A, B, C, DeepCon
Guida alfabetica, parziale e personale della convention di Fiuggi
di
Marianna Fanti

Andy al banchetto del CCC

A - Amicizie. Le nuove amicizie e le nuove conoscenze sono state l'aspetto umanamente piú rilevante di tutta la 4-giorni. Forse ai frequentatori assidui delle conventions, questo incontro di Fiuggi non avrà portato nulla di nuovo in questo senso - ho notato che moltissimi si conoscevano a memoria-, ma per me è stata un'occasione magnifica. L'abbondanza di luoghi dedicati allo svacco (leggi divani e poltrone sparsi) favoriva gli incontri ed il numero tutto sommato ridotto di partecipanti dava l'opportunità di approfondire la conoscenza con le persone preferite. Ho veramente conosciuto molta gente, parlato e scambiato opinioni con tanti, stretto anche relazioni che vanno oltre la semplice convivialità e che potrebbero sfociare in amicizia buona. Se alla Sticcon XIV si odorava nell'aria un certo aroma di appartenenza comune, alla DeepCon2 si sentiva il calore dell'affetto. Certe cose si ricordano anche a distanza di tempo.

B - Birra Romulana. Ringrazio il gruppo dei sardi per la copiosa fornitura di birra romulana. Il liquido bluastro è entrato nei nostri cuori, oltre che nei nostri stomaci, infondendoci un rinnovato senso di "pace e di vigore" (...altro che il pio bove...). Dopo gli incontri etilici, gli indici di gradimento della DeepCon aumentavano vertiginosamente. Una domanda mi sorge però spontanea: con quante valige sono venuti a Fiuggi per riuscire a trasportare tanto ben di Dio? Di quali fardelli si sono dovuti gravare, quali colpe dovevano espiare questi isolani, chi o cosa li ha spinti a fare quello che hanno fatto? Spingitori di 4 sardi, prossimamente alla DeepCon3.

C - Cibo. Forse una delle cose che mi sono piaciute di meno. Chiariamo subito: due primi, un secondo, il contorno, vino e acqua, il tutto in razioni abbondanti e ben cotte, non si possono chiamare "un cattivo pasto". L'italiano in trasferta interna però non si accontenta di poco sul versante culinario, è noto. Perse le speranze per una pajata (mi dicono che è fuori legge), una coda alla vaccinara e una trippa alla romana (mi dicono che non sono tipiche della zona), mi aspettavo una robusta cucina laziale che invece si è trasformata in un tripudio finto-milanese e generico-italiota. Non si dica che lo si è fatto per gli stranieri: sono sicura che a Stephen Furst, ad esempio, un bel hamburger medium-rare con un coleslaw, un'enorme coca con ghiaccio ed un mini-condizionatore che gli soffiasse direttamente sulle spalle, lo avrebbero soddisfatto in pieno. Ammetto di essere stata un pò dura nel giudicare la cucina, ma non sarò mai abbastanza dura nel giudicare i vini. Quello bianco riuscivano a berlo solo i due veneti che erano spesso seduti al tavolo con noi, cosí che non restava altro che ripiegare su un rosso anonimo.

C2 - CCC. Lo so che di C ce n'è già una, ma non posso saltare il Comando Centrale Cardassiano. Gloria al CCC!, altro che a Cardassia. Un bel gruppo di frullati in congedo temporaneo.
È gente strana, sinistra... se li vedete, cercate di girarci alla larga.... ^__^

D - Divertimento. Tanto. Dalle facce che vedevo in giro, non ero l'unica a divertirmi. Sono quattro giorni di immersione in un mondo diverso da quello della vita di tutti i giorni, diverso anche da quello delle vacanze, lontano dalla consuetudine e dai ritmi normali di vita (almeno dai miei). Mi sono divertita ad avere gente attorno, ad osservare in quell'ambiente confinato le abitudini e i comportamenti delle persone ed anche in che modo la fantascienza in generale - e Star Trek in particolare - possano influenzare il modo di parlare, di fare le battute. È bello vedere come e fino a che punto una passione possa innestarsi e fondersi ai binari della nostra esistenza, spesso in maniera positiva, a volte con effetti deleteri o con eccessi evidenti. Ho pensato che se ci si mettesse lo stesso spirito, lo stesso impegno, la stessa volontà ed entusiasmo anche nel lavoro, nella ricerca del meglio e nei rapporti con gli altri, il mondo sarebbe diverso. So che non si possono prendere quattro giorni anomali come riferimento, ma il vuoto che mi lascio dietro - o dentro - dopo questi incontri, probabilmente è solo la constatazione amara di quanto la vita si snodi, nel quotidiano, ben al di sotto della migliore espressione di noi stessi. È storia vecchia.
Le ultime riflessioni non hanno nulla a che fare col divertimento, ma fa lo stesso.

E - Esternazioni. Includo in esternazioni - parola di cossighiana memoria - tutte le conferenze della DeepCon ed escludo gli interventi degli attori. Giudico sufficientemente valide e variate le scelte dell'organizzazione, che hanno spaziato dalla TV alla letteratura, passando dal fumetto, dalla scienza e dall'archeologia. Per la letteratura c'era l'editrice Nord, che ha avuto il pregio di parlarci di due autori italiani, invece dei soliti scrittori seriali d'oltreoceano. Non ho intenzione di riassumere i vari interventi, ma l'impressione è stata positiva su tutti.
Non poteva mancare in questa categoria il racconto di Robinson dei "dietro le quinte" che hanno travagliato le settimane precedenti la sua venuta! In sintesi, qualcuno dall'Italia gli avrebbe telefonato, sconsigliandolo caldamente di partecipare alla DeepCon2 per una serie di motivi, la maggioranza dei quali avevano a che fare con la poca serietà dell'organizzazione. Questo qualcuno ha a che fare ovviamente col giro di Star Trek in Italia. Il racconto si è fermato qui, senza fare nomi e senza scendere in altri dettagli, ma nei corridoi, dopo l'uscita pubblica, la storia si è arricchita dei particolari mancanti. Il fatto che Andy abbia deciso di raccontare i retroscena e di mostrare tutta la sua indignazione per certi modi di comportarsi, la dice lunga su quanto dovesse essere alterato.
Uno con cui ho discusso questo fatto, mi ha risposto che in guerra ed in affari tutto è lecito, che è ora di smettere di fare l'ingenua e che forse, a trovarsi negli stessi panni del "cattivo" della nostra storia, ci si sarebbe comportati nello stesso modo. Io ho risposto che no, non penso che tutto sia lecito, né in guerra, né in affari, né in altri campi e che se una sana indignazione nei confronti di alcuni atteggiamenti deve essere chiamata ingenuità, ebbene così sia. Non so dire se mi sarei comportata allo stesso modo del "cattivo", credo diversamente, ma è impossibile dirlo con certezza. Ci ho pensato molto, però.

F - Furst Stephen. Interprete di Vir Cotto nella serie televisiva Babylon 5. Stephen Furst detto il Tortellone, il Pagnoccone, il Gigione, l'uomo-fisarmonica... se lo vedete in una foto di "Animal House" farete fatica a riconoscerlo: era tre volte adesso... inteso come chili. Quest'uomo è una sagoma, sembra la caricatura di sè stesso. Faccione tondo, scarpone da trekking, cappellino da baseball anche durante i pasti, testa in avanti, schiena ricurva ed andatura ciondolante ai lati: questo è Steve. Steve è un americano nel senso stereotipato del termine, è uno che mette allegria addosso quando lo si vede ridere e stimola istinti materni se lo si vede un pò triste. Insomma, sembra un bambinone. Il suo intervento è stato divertentissimo ed ha confermato di persona le impressioni che avevo, dichiarando esplicitamente di non essere mai cresciuto troppo, non si è capito se per "volontà" sua o per cause naturali. Mi dispiace di non aver potuto seguire il suo ultimo intervento, domenica pomeriggio, causa rientro alla base, ma gli assegno volentieri il premio simpatia istintiva(TM) della DeepCon2.

G - Giochi. Mi dichiaro ignorante. Solo un paio di volte ho fatto una puntata nella sala dei giochi e non l'ho mai vista affollata. Ho saputo da altri che l'anno prima si era giocato molto. Dipenderà dalle annate, come il vino.

H - Hotel. Bello ed accogliente. Attenti a non sbagliare rampa di scale quando si scende dai piani, perchè altrimenti si finisce nelle segrete dell'hotel. I due piani piú bassi sono pieni di stanze e stanzette che si prestano ottimamente ad ospitare congressi di piccole e medie dimensioni. In una nanostanza, i primi giorni della convention, c'era un meeting di americani anabolizzati sulla vendita multilivello. La sala conferenze principale è degna del suo nome e la sala da pranzo è enorme e luminosa. I corridoi, gli ambienti di passaggio e di sosta sono costellati di divani, sofà, poltrone e poltroncine, il tutto scrupolosamente imbottito di un materiale avvolgente che cerca di costringerti seduto anche quando ti vuoi alzare. Gli sforzi per riportarsi in posizione eretta sono da sfida all'evoluzione, ma ci si sta proprio bene!
Discorso a parte per il riscaldamento nelle camere. Appena entrati, una nube tossica a 100 gradi vi investe impedendovi il respiro. Dovete trascinarvi alla finestra e spalancarla, per poter riacquistare la lucidità necessaria ad individuare la sorgente termica. Il termosifone, appunto. Ne esiste uno solo, piccolo, ubicato in bagno: quattro elementi di metallo rovente che rifiutano di farsi avvicinare da ogni forma vivente. Non sperate poi di poter calare l'intensità del calore: o tutto chiuso, o anche il minimo spiraglio nella valvola vi riporta alla condizione iniziale. Piú che una valvola, è un interruttore. A proposito del caldo, dovete sapere che per tre volte ho incontrato Andy per i corridoi, in due giorni diversi, e per tre volte si è lamentato del caldo (non dell'hotel, ma della temperatura in genere). Alla terza volta non ce l'ho proprio fatta e gli ho risposto: "Senti, è inutile che ti vesti col triplo strato - maglietta + camicia + giacca di lana grossa 2 cm - e poi ti lamenti che fa caldo. Togliti la giacca e non lamentarti piú!" Sono stata troppo drastica?
L'unica vera pecca, attribuibile però al paese e non all'hotel, è che Fiuggi non è collegato col resto del mondo, soprattutto la domenica. O siete automuniti, o se volete andarci solo la domenica con mezzi piú o meno pubblici, non spostatevi nemmeno da casa. Come la tanto vituperata Bellaria della Sticcon, Fiuggi è un posto lontano dai principali nodi ferroviari e stradali.

I - Idiozia. Santo Dio, quante puttanate sono state sparate in così poco tempo. Una concentrazione da materia in un buco nero, una densità da singolarità quantica. Il giorno a più alta densità di idiozie è stato il sabato. Nella mattinata passata al banchetto in attesa di Robinson ed in compagnia dei mie antidolorifici, della cervicale di Forla e di The_Spy che volteggiava come un fantasma per la stanza, abbiamo raggiunto vette liriche di cretinismo. Robinson si farà vivo solo nel primo pomeriggio, dandoci l'opportunità di esprimerci al nostro meglio per piú tempo. Il processo tortuoso che ha portato a decidere cosa scrivere sul retro del regalo (veramente bello) non è stato da meno. La qualità di una parte almeno delle battute, la si può estrapolare dalle "XXX" che precedono la firma del Comando Centrale Cardassiano.... Taccio del resto, ma è stato un turbinìo. A chi prenderà il videotape degli incontri con Robinson, sappia che i tremori dell'immagine non sono solo dovuti alla stanchezza del braccio che impugnava la videocamera, ma anche ad alcuni moti di riso irrefrenabile.

J - Jimmy. Quello del canale. Lode a Jimmy e ai suoi fratelli, che ci portano serie e film di fantascienza altrimenti introvabili nelle programmazioni delle normali reti televisive. Includo anche Star Trek, ovviamente. La saletta delle proiezioni era piccola, ma gli appuntamenti erano tali e tanti, che poca gente ci si fermava. Il venerdí pomeriggio, in preda ai brividi della febbre, mi accoccolo su una sedia della saletta per guardarmi gli "evergreen" delle serie di fantascienza, come "UFO" e "Il Prigioniero". Più tardi ci dovevano essere due episodi di DS9 con Garak e subito prima andava in onda una puntata del cartone animato "Spawn", tanto ben disegnato ed animato quanto violento e volgare. Il divertente è stato quando una ragazza ha aperto la porta e messo il naso dentro la sala nel preciso istante in cui da "Spawn" partiva una serie di vituperi e parolacce a catena, senza soluzione di continuità. Alla timida domanda "Non è Star Trek, vero?", la sala è esplosa in una risata fragorosa. Qualcuno aveva suggerito che fosse Star Trek col nuovo doppiaggio...

K - Kung-fu. Il mio maestro di kung-fu è cinese, è un medico ed ha un centro di agopuntura. Ho pensato a lui quando vedevo Forla sofferente per la cervicale, nonostante gli antidolorifici. Probabilmente avrebbe potuto fare qualcosa, o con gli aghi, o con qualche calcio ben assestato....

L - Lolita Fatjo. Alcuni l'avevano ribattezzata "la Fajolita". In assenza del suo uomo (quello che interpretava Rom in DS9), era venuta accompagnata da un ippopotamo americano sotto false parvenze di donna. Entrambe erano utenti assidue dei due computer collegati ad internet: l'ippopotamo in particolare avrà spedito valanghe di messaggi (oppure era molto lenta). I due incontri con Lolita mi sono piaciuti, perchè si parlava di Star Trek in termini reali, di prodotto televisivo, di scelte degli studios, di indirizzi da seguire, di andamenti degli ascolti, reazione dei fans USA e così via. Si parlava di cose vere e non di personaggi fittizi. Non ha taciuto - pena la morte... - le novità sulla quinta serie, che ha commentato per esteso assieme a tutti noi. Le volte poi che le ho parlato nei corridoi, l'ho trovata una conversatrice piacevole. Se Furst andava in giro con gli scarponi da montagna e Robinson con la giacca da inverno siberiano, Lolita sfoggiava sempre braccia nude ed ampi decolleté: sembrava che non stessero tutti e tre nello stesso posto.
La Fatjo era la fan più fervente di tutto ciò che odorava di alcol, dalla grappa al vino (birra romulana inclusa), soprattutto nel dopocena. Di sera la si vedeva passare per i corridoi sempre col suo bicchiere di vino rosso semipieno e dopo una certa ora, con uno o due bicchieri di grappa che cullava amorosamente fra le mani. Il sabato notte, oltre l'una, l'ho vista incedere nella mia direzione, con passo malfermo ma presa sicura sulla grappa, e chiedermi una sigaretta ("no menthol"). Da lì è partita una conversazione talmente surreale che mi è impossibile ripetere.

M - Malattia. Perchè uno si deve ammalare proprio nei giorni in cui va via da casa? Mal di gola con febbre e il collo come quello dell'incredibile Hulk non sono precisamente il miglior accompagnamento a quattro giorni di svago. Il venerdí mattina cerco di andare in farmacia, ma l'unica farmacia era chiusa per ferie dal 4 all'11 marzo (!!!). Due vecchiette mi hanno detto che ne esisteva un'altra, ma che avrebbe aperto solo ad aprile (!!!!!). Unica soluzione: autostop fino a Fiuggi vecchia dove - si mormora - ne esiste una terza. Rinuncio ed elemosino fra i partecipanti qualche tachipirina e spray per la gola, essendo io già fornita di antinfiammatori. Forla non era da meno, comunque. Vuoi per l'attesa sotto la pioggia il giovedì, vuoi per raggiunti limiti di età :-), vuoi per l'emozione di (ri)vedere Robinson, la povera Forla è stata afflitta da cervicale battente.

N - Non-ti-scordar-di-me, ovvero la sessione autografi. Ogni convention che si rispetti ne ha almeno una e la DeepCon2, giustamente, non fa eccezione. Solita attesa della chiamata per file assegnate e tutto si svolge in ordine. Subito prima di me era passato uno dei sardi, che aveva omaggiato presenti ed assenti con litri di acquavite... evidentemente la birra romulana era già finita. Le uniche due vere sessioni autografi a cui ho partecipato sono state quelle della Sticcon XIV e della DeepCon2. Entrambe le volte, mentre ero in fila aspettando il mio turno e guardavo gli ospiti alle prese con quelli prima di me, mentre una parte del cervello è impegnata a fare l'inventario (ho preso tutto quello che voglio far firmare? e cosa gli dico? sto zitta? nemmeno due parole? e gli faccio firmare anche la cartina dello ST:CCG? O no? e se la penna non funziona, ce ne ho una?... e così via), un'altra parte del cervello riflette sul "politically correct". Per quali altre esigenze, altrimenti, gli ospiti verrebbero messi ordinatamente in fila? Loro sono tappe forzate intermedie nel binario unico che collega l'entrata con l'uscita. Alla DeepCon, per raggiungere il mio obiettivo, che era Robinson, dovevo passare prima per Furst, poi per la Fatjo. Del primo ignoravo perfino l'esistenza prima della convention, quindi figuriamoci se mi interessava averne l'autografo. Della seconda mi interessava solo quello che aveva da dire e che ha detto negli incontri pubblici. Nonostante questo, ci si ferma sempre di fronte a tutti, mostrando libretti aperti o fotografie su cui poi verranno vergati ghirigori incomprensibili. Perchè non si ignora spudoratamente chi non ci interessa? E' gentilezza, ipocrisia o sono entrambe le cose assieme?

O - Organizzazione. Complimenti vivissimi agli organizzatori tutti. Nessuno è perfetto e le pecche le ho commentate in varie voci, ma complimenti di cuore. Un grazie particolare a Flora e Gabriella, onnipresenti e sempre disponibili.

P - Puntualità. Un delirio. Il dizionario della DeepCon2 non prevede l'esistenza di questa parola. Già dal primo giorno, giovedí, gli incontri previsti per il pomeriggio vengono spostati a dopo cena. Di conseguenza, le proiezioni previste per la sera vengono cancellate o portate come opzione al giorno dopo. Al mattino, c'è sempre almeno un'ora di ritardo rispetto al tabellino di marcia e se l'avessi immaginato prima, avrei dormito un'ora in piú. Una convention di fantascienza non è una stazione ferroviaria, nè tantomeno un aeroporto, ma un minimo di puntualità avrebbe permesso a molti di organizzarsi meglio. Chi, come me, aveva in progetto di seguire qualche episodio di alcune serie, evadendo magari una conferenza che si teneva nella sala principale alla stessa ora, si è ritrovato tutti i piani saltati a causa dei ritardi. Gli unici punti fermi sono stati gli interventi dei due attori nella giornata di sabato, perchè già in quella di domenica gli orari segnati sulla carta avevano smesso perfino di essere vagamente indicativi.

Q - Qui pro quo. Dal giorno della partenza fino al ritorno, per qualche strano motivo, fra me, Forla, The_Spy e Marina sono fioccati i fraintendimenti linguistici, dai "quindici nani" alle "ascelle". Mi dispiace che non possiate capire, ma andava scritto.

R - Robinson Andrew J. Toglietevi il cappello, mettetevi una mano sul cuore, spalancate occhi, orecchie e cervello: si apre il sipario ed entra in scena Andy Robinson. Non potete incontrarlo, parlarci o ascoltarlo in una delle sue uscite pubbliche senza che vi rimanga in mente, che vi lasci una traccia. E' un affabulatore,un uomo di teatro a tutto tondo e un parlatore instancabile. E' persona di ampia cultura e profonda sensibilità; è intelligente e sa di esserlo e ciò lo porta, in rare ma chiare occasioni, all'autocompiacimento. Fategli una domanda, ed ogni parola detta diventa lo spunto per un discorso e tutti questi discorsi assieme, dopo aver toccato cento argomenti e preso vie in apparenza scollegate, si riuniscono e si completano a formare la risposta. Tranne una volta in cui, in una divagazione più spinta delle altre, era finito a parlare de "La repubblica" di Platone e si è autocensurato troncandosi in quel punto. L'unico intervento secco è stato il "no" deciso in replica alla domanda "ti piace Voyager?", però non eravamo "sul palco", ma al banchetto del CCC. Il signor Robinson sembra dotato di una notevole forza morale e non nasconde le proprie idee (metto la mano sul fuoco che non ha votato Bush...), di qualsiasi tipo esse siano.
Fuori dalle uscite pubbliche è una persona normalissima e molto disponibile. Ho notato che cammina con un'andatura un po' saltellante, sbilanciata in avanti, come se fosse molto più alto di quel che in effetti è. Gira quasi sempre accompagnato dalla moglie, una francesona della sua età, con la quale forma un sistema binario in orbita attorno al centro di massa comune. I due hanno festeggiato il trentesimo di matrimonio proprio alla DeepCon2. Auguri. Durante la sessione autografi, ho gorgogliato di gioia quando ha scritto "Thank you for your support!" sulla mia recensione al suo libro, stampata sul libretto della convention.
Mi fermo qui altrimenti diventa un panegirico. Alla fine di tutto, resta il rimpianto di non poterlo conoscere meglio e non potergli parlare più a lungo, perchè è un uomo veramente notevole.

S - Sponsor. Senza gli sponsor, ormai, non si va da nessuna parte. Da modo di dire che era tanto tempo fa, è diventato realtà concreta. Senza figure che siano disposte ad accollarsi parte almeno delle spese, non si riuscirebbero ad organizzare manifestazioni come questa. Il primo sponsor era Canal Jimmy, col suo carico di video da farci vedere. Poi, se non sbaglio, c'era uno striscione da stadio dell' "American Airlines", proprio sopra le imitazioni in cartapesta delle uova di "Alien", ed infine "Eptatrading". Un folto manipolo di persone è stato cooptato il venerdì sera, dopo cena, per andare ad ascoltare la presentazione pubblicitaria degli emissari di "Eptatrading", società di investimento on-line. Io ero febbricitante, ma quando il dovere chiama, cerco sempre di rispondere. Finita la presentazione vera e propria si è passati alle domande, che sono state veramente tante. Un tipo ha cercato di convincere un emissario ad abilitare il gioco in borsa anche con soldi virtuali, ma non c'è cascato. Io - che di investimenti ne capisco quanto di gastroenterologia - nel mio delirio semilucido pensavo che di strada ce n'era ancora tanta da fare, prima di arrivare a Star Trek. Ma poi ho pensato che anche in Star Trek non sono mica riusciti tanto bene a mantenere la coerenza sul tema soldi, anzi... e se non ci sono riusciti nemmeno in un mondo di fantasia, figuriamoci in quello vero.

T - Trekkers. Dopo la Sticcon XIV, la mia esplorazione del mondo trek organizzato è continuata con la DeepCon2. Ho scoperto un sacco di cose. Innanzitutto, il trekker ama moltissimo riunirsi coi suoi simili in agglomerati umani chiamati navi. Dove vadano con queste navi non so, anche se alcuni mi dicono che è solo una scusa per uscire a mangiare una pizza. Il vero trekker ama il carnevale e non perde occasione, se ne trova il coraggio, di vestirsi come i suoi beniamini televisivi. Chi ha meno coraggio, si limita a qualche gadget bene in vista, come una spilla o un tesserino di appartenenza a qualche club in tema. Il trekker, una volta calato nell'atmosfera giusta della convention, si trasforma: ride, parla e pensa trek almeno per metà del periodo di veglia giornaliera.. Non mangia trek però. Anche i klingon preferiscono le tagliatelle al gagh.
Parlando con la gente, ho scoperto le mille lodi e polemiche sullo STIC & affini. Me ne hanno raccontato la storia, la genesi e tante di quelle cose che mi sembrava di ascoltare la trama di uno di quei vecchi film intricatissimi di spionaggio con Michael Caine. Dopo un po' sono andata in tilt, esattamente come mi succedeva con i film.
Man mano che passa il tempo, mi convinco sempre di più che la TV, specie se in dosi massicce, è tossica. Anche nell'universo trek è presente la percentuale statistica naturale (per fortuna bassa) di flippati e una buona fetta del mucchio, a mio parere, è flippata per troppo video.

U - Upupa. Upupa, ilare uccello calunniato / dai poeti, che roti la tua cresta / sopra l'aereo stollo del pollaio / e come un finto gallo giri al vento; / nunzio primaverile, upupa, come / per te il tempo s'arresta, / non muore piú il Febbraio / come tutto di fuori si protende / al muover del tuo capo, / aligero folletto, e tu lo ignori. (E. Montale).
A Fiuggi era piena primavera.

V - Viaggio. Pendolino all'andata, pendolino al ritorno. Niente da segnalare per le lunghe tratte. Attesa estenuante invece per l'autobus gran turismo destinato a Fiuggi, perchè un treno da Torino con alcuni partecipanti alla convention era inciampato in un sasso, ritardando di un'ora. La pioggerella incessante non migliorava l'umore - e la salute - di noi in sosta forzata. Poi, finalmente, sette persone piú autista in super-autobus, direzione Fiuggi, attraversando il caos delle arterie esterne di Roma e la bellissima campagna laziale al tramonto. Le colline di Fiuggi ci hanno accolto a buio appena calato e la giornata pesante si è stemperata in un pasto caldo e nei primi saluti. Il ritorno a Roma nel primo pomeriggio di domenica, ci ha fatto perdere purtroppo gli ultimi interventi di Furst e Fatjo, ma era previsto. Qualche disguido per quelli che dovevano raggiungere Fiumicino e non la stazione Termini.

W - "Wa là che Robinson è un bell'omino!"© (soprattutto con la barba)...E non venitemi a tirare fuori che è vecchio... il mondo non continua a votare Sean Connery come attore piú sexy del mondo?

X - Xilomarimba. è uno strumento simile allo xilofono. Cosa pretendevate alla lettera X, qualcosa di senso compiuto? Per dare una parvenza di coerenza a questa voce, parlerò dei balli del venerdí sera. Sono stati bellissimi, scatenati e molto divertenti.... credo. Io non c'ero, perchè era la notte in cui mi sono arrotolata insonne, febbricitante e sudata nel letto per ore ed ore. Se fossi andata, sarei morta in pista. Forla e The_Spy invece si sono ritirati per viltà e millantato scarso fisico dalla kermesse danzante. Scorno e vergogna. Vi assicuro però che c'era molta gente al piano di sotto, a giudicare dal numero delle porte che si sono aperte e richiuse (con successivo scarico del water) dopo le tre di notte.

Y - Yoga. La mia difficoltà con le lettere straniere diventa vieppiú evidente. Cosa avreste messo alla Y? Avevo pensato a yogurt, poi ho ripiegato su yoga che si può collegare - a livello di metafora - allo jogging, essendo entrambe attività fisiche. Lo jogging è quella cosa mooooolto americana che tutte le mattine, ore 7 spaccate, il signor Andrew J. Robinson pratica con invidiabile zelo. Very typical.

Z - ZZZzzzz. Il meritato riposo dopo la sfacchinata. Dopo le fatiche delle montagne, vengono le fatiche delle pianure.