Intervista di
Marianna Fanti - Fiuggi 10/03/2001

CCC: Scriverai un altro libro? Non per forza riguardo a Garak, ma un libro nuovo.
Andy: Sí, ma potrebbe anche essere riguardo a Garak perché vedi... stanno spingendo molto perché lo scriva e a me è anche venuta un'idea. Sid e io abbiamo scritto un sceneggiatura teatrale su Garak e Bashir e da quella recita sta venendo fuori un'idea interessante per un libro.

CCC: Sarà identico o solo ispirato alla recita?
Andy: Basato sull'idea della recita perché.... è una cosa concettuale in cui Bashir e Garak si ritrovano in una stanza multidimensionale in cui presente, passato e futuro esistono contemporaneamente. È strano, ma interessante... mi tocca essere difficile... conoscete la teoria delle superstringhe?

CCC: [Cori vari di sì e no, poi io gli dico che lavoro in ambito scientifico]
Andy: Allora forse ne saprai molto più di me. Beh, insomma, da quando l'ho scoperta, sono rimasto affascinato da questa teoria.

CCC: Cosa ci puoi dire di altri libri, nuovi, in cui devi costruire tutto da zero? Voglio dire, in questo libro tu hai raccontato Garak e Garak è un argomento di cui avevi già una traccia, l'ossatura del personaggio era già definita. Hai intenzione di scrivere qualcosa di totalmente nuovo? Scrivere un libro da zero è diverso.
Andy: Questo era quello che volevo fare prima che la cosa della recita saltasse fuori, e non è escluso ancora che lo faccia....qualcosa di diverso da Garak.

CCC: Fantascienza?
Andy: Sí, fantascienza.

CCC: Eri un lettore o un fan della fantascienza prima di interpretare Garak?
Andy: Mmmm.. beh....sì....insomma...

CCC: Che so, tipo la fantascienza classica? Asimov e simili?
Andy: Sí, esattamente. È stato sempre un ottimo modo per imparare, per me. Non sono mai stato molto bravo nelle materie scientifiche a scuola, però mi era piú facile capire un concetto se lo leggevo nel contesto di un libro di fantascienza.

CCC: Ti piace Voyager?
Andy: No.

CCC: E Sette di Nove?
Andy: [Sguardo di ovvietà] Lei e' una "bimbo". Avete la parola "bimbo"?

CCC: [cori vari di traduzione. Bimbo si traduce con la biondona stupida, praticamente]
Andy: Robert Picardo la chiama fanale. Avete presente no? Come i fanali delle macchine.

CCC: .
Andy: Ok. Robert non sarebbe contento. Non mi ringrazierebbe per averlo detto...

CCC: So che sei in contatto col tuo fan club in USA. Ti danno qualche tipo di feedback, delle critiche, sulle tue prestazioni professionali o è un fan club osannante tipo "Sei stupendo!!"?
Andy: No, no. In verità a volte possono essere veramente duri con me, e non solo su Garak, ma anche su tutti gli altri miei lavori. E su questo pezzo di teatro che ho scritto con Sid ho ricevuto delle magnifiche critiche, anche alcune che considero importanti. L'altra cosa legata al club è che.. insomma, io sono coinvolto nel progetto "Save the children" ed il fan club mi aiuta a raccogliere un sacco di soldi. Questo è molto importante.

CCC: Perché il tuo teatro si chiama Matrix?
Andy: Ma sai che non lo so? Si chiamava Matrix prima ancora che diventasse mio. Che io sappia, si è sempre chiamato cosí.

CCC: Non fai molti soldi col teatro...
Andy: Esatto. Però appena sarò tornato dall'Italia, inizierò a dirigere uno spettacolo teatrale.

CCC: Come fai ad essere sempre così gentile alle conventions? Quanto tempo ci si mette ad imparare?
Andy: Nulla. [Per un attimo credo che mi voglia uccidere con lo sguardo. Poi capisce che si scherza e ride].

Marianna e Andy durante l'intervista

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