Lugano - Teatro Tenda - 21/03/98


PRIMA

Piacenza ore 15:00, il bel sole della mattina e' sparito lasciando il posto a nuvole e vento freddo... Forla ed io partiamo alla volta di Lugano (la legge di Murphy e' come sempre inesorabile). Il viaggio procede senza intoppi ma ecco che gia' alla frontiera c'e' il primo avvenimento della giornata... Rocko Tanica e' li' che parla con un doganiere e mentre attacchiamo il bollino (60 carte o 40 franchi! e ci fregano clamorosamente col cambio!) faccio per andarlo a salutare...... sparito! Pazienza, di nuovo in sella ci inoltriamo in territorio elvetico ed essendo le 16:30 la nostra intenzione e' di fermarci almeno un'oretta al centro commerciale che c'e' sulla strada... Neanche il tempo di comprare un CD ed ecco che alle 17 in punto ora svizzera il suddetto centro chiude inesorabilmente lasciandoci smarriti ma sopratutto con un sacco di tempo da buttare.... FA FREDDO!! Ci rifugiamo in un McDonald e ceniamo (alle 17!!). Il MacMenu' costa 10 franchi, a Piacenza ci facevamo una cenona! :-)
All'alba delle 18 arriviamo a Lugano e non con poche difficolta' troviamo il "teatro" tenda. Trattasi di tendone montato su uno spiazzo di terra neanche battuta molto bene, il backstage e' ridicolmente formato da dei divisori fatti con tendine da doccia, ma sopratutto FA FREDDO!!... Dentro il teatro non c'e' nessuno a parte un paio di tecnici, gli Elii non ci sono ancora e allora decidiamo di rifugiarci in un bar in centro a Lugano. Perdiamo venti minuti per trovare un parcheggio e c'incamminiamo per le vie del centro (fa freddo!!) ci fermiamo al Bar Tango, Forla ordina una cioccolata svizzera.... non la beve, fa troppo schifo!! Dentro il bar c'e' un gruppo di ragazzi... attirati dai nostri pass si presentano, tra di loro c'e' Patrik Meyer, il fratello del nostro Millefinestre, c'e' anche suo cuggino e la sua ragazza... scattiamo una bella foto di gruppo, poi loro se ne vanno a cena.
 
da sinistra: un amico, il cuggino, il fratello, la ragazza e The Spy
Torniamo al tendone verso le 20, il gruppo e' sul palco che fa le prove audio, Feiez si lamenta per il freddo, arriva Faso con il suo inseparabile basso a tracolla e provano un paio di pezzi senza voci, Mangoni cammina avanti e indietro sul palco senza motivo. Nel frattempo la gente comincia ad entrare e nonostante il gruppo stesse solo provando si trova in 5 minuti davanti ad un vero e proprio pubblico! Durante una gita in bagno (che e' fuori dal tendone) ci accorgiamo che il pullman del gruppo e' in procinto di partire, stanno andando tutti a cena... fermo Mangoni prima che salga e gli chiedo se posso fare una foto dentro al bus (la mania di avere materiale per la pagina e' cronica!) e mi promette di farmela fare alla fine del concerto... Arriva Schummy (Smerding) e ci ascoltiamo il gruppo di supporto svizzero. Rock/rap, niente di originale, abbastanza scarsi... Scopriamo che il concerto degli Elii e' nell'ambito della manifestazione per festeggiare i 10 anni di Rete3 della Radio Televisione Svizzera. Verso le 22 finalmente gli Elii ritornano, tutto e' pronto, Millefinestre e' il piu' nervoso di tutti, sbacchetta a piu' non posso contro un palchetto del backstage... manca solo Elio che arriva un po' piu' tardi.

DURANTE

Elio si presenta sul palco con un parrucchino orrendo e con una felpa con la scritta "Fonopoli" (la citta' della musica di Renato Zero), partono con "La Vendetta del Fantasma Formaggino" con Mangoni sul palco e proseguono senza interruzione con "Lo stato A, lo stato B". A questo punto Elio presenta i VIP della serata che sono un cartonato piccolo di Maria Callas e Christian Meyer che e' proprio delle parti di Lugano (Patrik ci aveva detto di abitare a Tesseralle), quindi lo spettacolo prosegue con "Born to be Abramo". Elio parla un po' dei 10 anni di Rete3 ("ma in fondo cosa ce ne importa ?") poi riprende con "Abbecedario". Io e Forla siamo piazzati esattamente sotto il palco, attaccati alla cassa dei bassi che ci straziera' la cassa toracica per tutto il concerto! Un paio di persone di fila scambiano Forla per una della security (quasi inesistente tra l'altro) e le chiedono in ordine dov'e' il bagno e se ha visto due bambine bionde smarrite... Lo show prosegue con "L'eterna lotta tra il bene e il male" nella quale Elio fa la parte della nasty sciura, quindi ecco la prima gag comica con quella che loro chiamano "La giungla della nostra fantasia" nella quale fanno svariati versi strani e tra una canzone e l'altra vengono presentati vari animaletti della fantasia tra i quali il Deutrocchio, il Villoso, l'Universitario e lo Spillatore. Dopo "Essere donna oggi" e' il momento di Christian Meyer che viene presentato come il miglior batterista svizzero ("Voi conoscete altri batteristi svizzeri ?") e il buon Millefinestre canta una canzoncina in tedesco (ricordi del collegio svizzero). Quindi viene invitata sul palco l'unica fava svizzera, anzi no, vengono invitate sul palco le uniche 2 fave svizzere. I picchi dell'inizio di "Ne' carne, ne' pesce" ci distruggono i timpani e tutto il resto... :-) Alla fine della canzone uno delle prime file dice qualcosa ad Elio che in risposta gli sputa addosso ("Voi non sapevate che eravamo la prima ed unica band punk svizzera!"). A ruota "Il vitello dai piedi di balsa" fatta tutta di seguito con la sua "Reprise". Seguono "El pube" e "La Saga di Addolorato" nella quale Elio parla tantissimo (tipo 10 minuti buoni). Intanto ci siamo spostati dall'altra parte del backstage dove Mangoni si sta cambiando e ci sono anche tutte le fidanzate del gruppo. Ecco la seconda gag comica nella quale ogni membro del gruppo viene presentato come "Il nuovo" di qualcun altro, ad esempio Feiez e' presentato come "Il nuovo Bud Spencer" e viene inscenata una tipica rissa alla Bud dalla quale il grosso tuttofare esce vincitore con un paio di cazzotti (finti). Dopo tanta ilarita' cantano "Uomini col borsello" e, di seguito, "John Holmes" durante la quale finalmente Elio si toglie quell'orrendo parrucchino che lo faceva assomigliare un po' a Liam Gallagher degli Oasis. Quindi e' la volta di "Supergiovane" con uno strepitoso Mangoni senza Vespa (che fine ha fatto la vespa nuova ?) e alcuni ragazzi delle prime file cercano invano di strappargli il matello :-) Alla fine della canzone tutti scendono dal palco e il pubblico pretende il bis. Prima della solita interminabile serie di bis Faso si propone in un assolo degno di lui. Elio si ripresenta sul palco con la maglietta numero 10 di Ronaldo e iniziano i bis con "Milza" e "Catalogna". Quindi e' la volta dell'intro di Servi della Gleba seguito pero' inspiegabilmente da "La Terra dei cachi"! Il concerto termina con "Tapparella" alla fine della quale vengono presentati i membri del gruppo; come a Cortemaggiore Elio non presenta Mangoni ma stavolta il pubblico sembra non accorgersene (o se ne frega :-) quindi ci mette tipo 5 minuti solo per Mangoni... Dopo il finalino con la ola il concerto finisce.

DOPO

La security svizzera e' un colabrodo e tutti i fans si precipitano addosso al gruppo che si rifugia sul pullman sul quale possono salire solo le 2 fave svizzere. Vengono comunque elargiti autografi a tutti, Rocko si attarda a parlare con noi e Mangoni non si vede... Elio se ne va a casa con la sua macchina e come a Cortemaggiore ci regala una massima, stavolta mettiamo in tasca un bellissimo "Vi ho visto" :-) Rompendo un po' le scatole all'energumeno riesco a fare la foto sul bus.  
Mangoni e lo splendido Iveco nuovo e comodissimo a disposizione del gruppo.
Salutato Schummy saliamo sulla nostra Micra e ci apprestiamo a tornare a Milano (non a Piacenza! :-) ... avendo ancora ben 10 franchi svizzeri decido di fermarmi all'autogrill di Coldrerio per comprare le sigarette e chi t'incontriamo ? Ebbene si', proprio Elio che faceva spesa per casa. Quasi convince Forla a comprare dei dadi svizzeri e sul suo "ho sete" risponde con un classicissimo "vai dal prete", al che ci salutiamo e ripartiamo. Al nostro arrivo a Milano sono le 2:30.

Testo: The Spy - Foto: Forla e The Spy



Inoltre:


Ho assistito al concerto del Complessino a Lugano la sera del 21 marzo: splendido e divertentissimo... I nostri hanno spaziato per quasi due ore e mezzo sul loro repertorio, da La leggenda del fantasma formaggino (con la quale hanno iniziato, forse che sia a causa della frase "e se uno svizzero ti dice: italiano pizza, spaghetti mandolino".....?) a El Pube, passando da John Holmes a La saga di Addolorato (la cui storia narrata da Elio nella parte centrale del brano è stata sicuramente improvvisata da Elio stesso al momento, a giudicare dal divertimento delle Storie Tese durante la narrazione), Essere donna oggi, La terra dei Cachi, Tapparella, Supergiovane, Il vitello dai piedi di balsa e tante altre ancora. Elio si è presentato con una folta capigliatura, quasi un tutt’uno col monociglione: ma dopo la metà dello spettacolo s’è rivelata una parrucca! Tutto il complessino s’è prodotto in una imitazione fantastica di alcuni delle "migliaia di animaletti che popolano il boschetto, anzi, la giungla della mia ed anche della vostra fantasia: in totale sono 5", scatenando sonorosissime risate di divertimento di tutti i presenti (e in qualche caso anche degli stessi musicisti): in particolare è da sottolineare l’imitazione di questi animaletti fatta da Fogliash. E che dire della scena del film (!?!), il cui copione non era ancora stato scritto, e che sopra il sottofondo di Cesareo gli altri quattro hanno recitato, mimando una scazzottata con Fogliash nei panni del nuovo Bud Spencer? Tutto splendido, quindi, e non poteva essere altrimenti, compresa la presenza in più canzoni di Mangoni, che con i più diversi costumi ha ballato, cantato, corso e persino saltato dal palco quando, nei panni di Supergiovane credo abbia toccato l’apice della presenza scenica. Un ringraziamento è doveroso anche agli organizzatori (la Rete 3 della Radio Svizzera RTSI) che oltre a festeggiare assai degnamente il loro decimo anno di vita radiofonica (Auguri!!) ci hanno permesso di godere di uno splendido spettacolo ad un prezzo estremamente contenuto (15.-!).

Testo: Tiberio Selva


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