Arringhe per l'imputazione #4 - Omicidio volontario
Che l’imputato, con intenzione criminosa e premeditazione, ed espressamente di sua propria volontà, ha attaccato Albus Silente con l’intento di causare, tramite mezzi magici, la morte o gravi danni corporei :

     a. usando la Maledizione che Uccide, o, alternativamente

     b. provocando la caduta del suddetto Albus Silente dalla Torre di Astronomia della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts

il tutto:

     • espressamente contro la volontà di Albus Silente

     • abusando della fiducia da quest'ultimo riposta nello stesso imputato

     • approfittando dell'incapacità della vittima di difendersi pienamente essendo Albus Silente privo della propria bacchetta e, quindi, disarmato.
 
Accusa
 
Arringa #106 fornita da Albus Percival Dumbledore (21/08/2006)
Onorevole signor Giudice, signori della giuria, SEVERUS PITON è UN ASSASINO. Nonostante le congetture (non mi sento di definirle prove) degli stimati colleghi della difesa provino, facendo breccia sulla nostra intima volontà di non ammettere la morte di un personaggio della grandezza di ALBUS SILENTE, a convincerci che la morte di SILENTE sia dovuta ad tacito accordo che Silente stesso avrebbe stretto con il suo assassino o addirittura che SILENTE non sia realmente morto, non possiamo permettere che queste illazioni mitighino la nostra sofferenza, sofferenza che deve essere invece un triste monito che ci ricorda quale atto malvagio abbia compiuto Piton e che deve ricordarvi il vostro dovere: RENDERE OMAGGIO ALLA MEMORIA DI ALBUS SILENTE PUNENDO IL SUO ASSASSINO.

Permettetemi innanzitutto di ricordarvi quale illustro personaggio era ALBUS SILENTE:
Insignito dell'Ordine di Merlino di Prima Classe, Silente è famoso per aver lavorato insieme al suo
collega Nicolas Flamel, creatore della pietra filosofale, per aver scoperto i dodici modi per usare il sangue di drago e per la capacità di evocare il "Fuoco Gubraitiano" (un fuoco magico che non si spegne mai). È anche l'inventore di un nuovo metodo di comunicazione via Patronus. Silente è un ottimo Legilimens e Occlumens. Sa parlare il linguaggio delle Sirene e apparentemente è in grado di comprendere il Serpentese. Silente è anche il presidente del Wizengamot, ovverosia il Tribunale Supremo dei Maghi. Inoltre ha avuto un ruolo di primo piano nella dura lotta contro Lord Voldemort sia nel passato che nel presente. Basti pensare alla scoperta degli Horcruxes.

Penso che una giuria debba giudicare i fatti e non le supposizioni o le teorie, allora è proprio dai fatti che voglio partire: la prova dell’uccisione di Silente da parte del prof. Piton ci viene fornita a pag 539 di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Vorrei ricordare che l’omicidio è stato commesso davanti a numerosi testimoni: Draco Malfoy, Amycus, Alecto, Fenhir Grayback, Harry Potter ed un quarto mangiamorte di cui ignoriamo il nome. Siamo inoltre a conoscenza di come si è svolto il tutto: ‘Abbiamo un problema, Piton,’ disse il goffo Amycus, senza distogliere da Silente lo sguardo e la bacchetta. ‘Il ragazzo non sembra in grado...‘. Ma qualcun’altro aveva pronunciato il nome di Piton, con dolcezza. ‘Severus...’. Quel suono atterrì Harry più di ogni altra cosa che aveva vissuto quella sera. Per la prima volta, Silente supplicava. Piton non rispose. Avanzò e spinse rudemente Malfoy di lato. I tre Mangiamorte si ritrassero senza una parola. Persino il lupo mannaro era intimorito. Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio. ‘Severus... ti prego...’ Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente. ‘Avada Kedavra!’. Uno zampillo di luce verde schizzò dalla punta della bacchetta di Piton e colpì Silente in pieno petto. L’urlo di orrore non uscì mai dalla bocca di Harry; silenzioso e immobile, fu costretto a guardare Silente scagliato in aria: per un istante parve restare sospeso sotto il teschio lucente, e poi cadde lentamente all’indietro, oltre le merlature, come una enormne bambola di pezza, e scomparve”. (prova 39, imputazione 4, Lettera A).
E siamo inoltre a conoscenza del luogo: la torre di ASTRONOMIA del Castello di HOGWARTS. Ricapitolando le prove che possediamo ci permettono di conoscere:
1. il nome della vittima
2. il nome dell’ assassino
3. il nome dei testimoni
4. il luogo dove è avvenuto l’assassinio
5. la dinamica dell accaduto
ABBIAMO BISOGNO DI ALTRE PROVE PER GIUDICARE COLPEVOLE SEVERUS PITON, L’ ASSASINO DI ALBUS SILENTE? CONVERRETE CON ME CHE LA RISPOSTA E’ NO.
Non penso servano le mie parole a convincere voi membri della giuria o lei onorevole giudice sulla colpevolezza dell’imputato a questo scopo bastano le prove, i fatti, l’evidenza.

Tuttavia mi sta a cuore cercare di convincere anche i miei stimatissimi colleghi della difesa, confutando una per una le loro ipotesi, rendendo chiara anche alle loro menti offuscate dal dolore per la perdita di ALBUS SILENTE la verità ,ovverosia il fato che Severus Piton è un assassino.
Ecco le più frequenti domande che la difesa ci pone per dimostrare l’ innocenza di Severus Piton

1) Severus Piton godeva della piena fiducia di Silente e quindi dobbiamo fidarci di lui perché Silente lo faceva.

Premetto che io mi fido di SILENTE ma comunque questo non vuol dire che Silente non può sbagliare anzi per sua stessa ammissione SILENTE ha commesso degli sbagli e siccome la sua intelligenza è superiore alla norma anche gli errori di conseguenza sono più vistosi.

2) Albus Silente ha chiesto a Piton di ucciderlo per rafforzare il ruolo di infiltrato del prof. Piton all’interno dell’Ordine della Fenice

Due cose:
credete davvero che silente non sapendo di essere fondamentale in questa battaglia si sia lasciato uccidere lasciando il “suo esercito” senza un re?

Ma soprattutto credete davvero che dopo aver visto Piton uccidere Silente i membri dell’Ordine (che già prima avevano seri dubbi sulla veridicità della conversione di Piton) permettano a Piton di fare ancora parte dell’Ordine?

Alla luce delle numerose e inconfutabili prove chiedo un verdetto di colpevolezza.
Rimettendomi al vostro senso del giudizio vi porgo i miei cordiali saluti.
 
Arringa #41 fornita da R.A.B. di Ravenna (08/02/2006)
Signore e Signori della Corte, credo si possa affermare senza ombra di dubbio la colpevolezza del Prof. Piton. Lo abbiamo visto uccidere coi nostri occhi la vittima, e nessuna prova convincente è stata data della sua innocenza.
Gli stimatissimi colleghi della difesa basano la sua presunta innocenza su alcune congetture, che però non sopravvivono a un esame appena approfondito. Sostanzialmente, la difesa basa le sue asserzioni su tre punti: 1) Silente non sarebbe morto, ma avrebbe inscenato la sua morte. Tale congettura, per quanto noi stessi vorremmo crederci, non regge: se Silente non fosse morto non solo il suo incantesimo pietrificante su Harry non avrebbe cessato diavere effetto, ma soprattutto sarebbe morto lo stesso Piton, per avere violato il voto infrangibile. Quando l'imputato ha stretto tale scellerato patto con Narcissa, si è posto nella stessa condizione che lega Harry a Voldemort: nessuno dei due (Piton e Silente) può vivere se l'altro sopravvive. Se Piton resta in vita è perchè ha adempiuto il suo giuramento, uccidendo Silente.
2) Piton uccide Silente su ordine di quest'ultimo, allo scopo di conservare il suo ruolo di spia a favore dell'Ordine. Ma Piton per l'Ordine è ormai un traditore, nessuno gli darà più ascolto, e men che meno Harry. Come spia è bruciato.
3) Piton era innamorato di Lily, e dopo la sua uccisione da parte di Lord Voldemort ha preso a odiare quest'ultimo. Questa affermazione è semplicemente incongrua: Piton abbandona Lord Voldemort "prima" della sua caduta (che è contemporanea alla morte di Lily), cioè dopo aver rivelato a Voldemort il contenuto della profezia ma prima che Codaliscia tradisca i Potter, rivelando il loro nascondiglio. Perchè lo fa? E' lui stesso a dircelo (nel capitolo Spinner's End): lo fa su ordine di Voldemort, che vuole che vada a Hogwarts a spiare Silente. Quando si reca, fintamente pentito, da Silente, Lily è ancora viva, nè lui sa che morirà a breve. E' sempre stato una spia al soldo di chi riteneva, in quel momento, più forte.
Perciò, nessuna prova valida a suo discarico essendo emersa, Piton è colpevole
 
Arringa #39 fornita da Silvia (08/02/2006)
Signori e signore della giuria, ho visto le difese a favore di Piton e devo purtroppo dire che non si fondano su veri fatti ma su supposizioni. Piton ha ucciso un uomo. Questo è un fatto! Però devo dire che non è un doppio giochista. Sta' dalla parte di Piton. Quando Voldemort era sconfitto era con i buoni, quando Voldemort è tornato (temendo che avrebbe ripreso i suoi totali poteri) ha pensato bene di ritornare dalla parte dei cattivi! Ma questo non cambia i fatti, ha ucciso un uomo. Per di più un uomo che gli ha sempre offerto un posto in cui vivere, l'ha accolto sotto le sue ali, difendedolo ogni volta occorresse. Un uomo che pur essendo il più grande mago di tutti i tempi ha commesso un errore enorme, fidarsi del proprio boia. Con questo l'accusa ha finito.
 
Arringa #35 fornita da )Scintilla( (04/02/2006)
Siamo qui, oggi, per fare luce in maniera definitiva sul mistero che da anni (almeno dalla data di pubblicazione del Calice di Fuoco) appassiona milioni di persone in tutto il mondo: Severus Piton è schierato dalla parte di ciò che è giusto, oppure dalla parte di ciò che è facile?

La posizione che occupa questa mia arringa, nella colonna di sinistra, dice chiaramente quale sia la mia convinzione: Severus Piton è sempre stato, è, e sarà per sempre dalla parte del Signore Oscuro; dalla parte di ciò che è "facile".

Devo, a malincuore, riconoscere questa realtà.
Le prove della sua colpevolezza sono numerose tanto quanto quelle della sua innocenza; tuttavia queste ultime, alla luce degli ultimi avvenimenti, non sembrano pesare più molto come un tempo.

Vorrei che ci soffermassimo per un attimo sull' intricata psicologia del soggetto, un quadro della quale, seppur sommario, può essere fatto osservando anche solo piccoli ma significativi particolari che lo riaguardano:

a) L' imputato, sin dalla sua prima apparizione, ci viene descritto come un uomo vestito con un lungo mantello nero: si tratta significativamente del mantello nero da Mangiamorte, indossato da tutti i seguaci di Voldemort.
Malfoy, Fenrir Greyback, Bellatrix e Narcissa Black, Peter Minus, ecc. ecc. ecc.
Una vera e propria uniforme da soldato del Signore Oscuro che Severus Piton non ha mai e poi mai tolto, rinunciando soltanto alla maschera, tanto che questo mantello nero è diventato uno dei suoi maggiori tratti distintivi.

b) Non c' è nessuno (tranne Albus Silente) che nutra un qualunque sentimento positivo nei confronti dell' imputato; il massimo a cui si possa arrivare è la stima da parte dei colleghi.
E' un fatto questo: nessuno ama Piton, nè egli stesso sembra dimostrare affetto per qualcuno, compreso Silente.
Nè, comunque, sembra desiderare che qualcuno gli voglia bene.
E' che questo personaggio provoca una subitanea impressione negativa (tra i personaggi dei libri) in coloro che incontra; è come se fosse affetto da una qualche deformità interiore, una vera e propria malformazione dell' anima che non pregiudica assolutamente l' acutezza del pensiero e la sua vasta intelligenza.
Non a caso Harry Potter, quando lo ha visto per la prima volta, ha sentito una subitanea fitta alla cicatrice.
E' anche questo un particolare che lo diversifica dagli altri Mangiamorte, che per la maggior parte sono vigliacchi, viscidi, stupidi, pazzi e violenti, bestie.
Piton no, Piton è eminentemente umano sotto ogni punto di vista, non è un vigliacco, è intelligente ed è assolutamente capace di intendere e di volere.
Non sembra essere al servizio di Voldemort per debolezza, nè per desiderio di potere: sembra essersi schierato dalla parte del Signore Oscuro più per passione che per utilità, più per amore delle Arti Oscure, della morte, del male.

c) Già dai tempi della scuola l' imputato faceva parte di una banda di Serpeverde che in seguito sono quasi tutti diventati Mangiamorte: è assai probabile che si tratti di uno dei Club delle Lumache che Lumacorno teneva nella scuola.
E' evidente che Severus Piton apprezzava la loro compagnia.

d) E' innegabile l' estremo sentimento individualista che anima questo personaggio: Piton se la cava da solo, Piton decide ed agisce da solo, ha infinite risorse, può operare autonomamente anche senza ricevere ordini.
E' uno straordinario Occlumante, esattamente come Voldemort è un eccellente Legilimens; e non è scluso che il Signore Oscuro non gli abbia insegnato qualche trucco.
Per queste proprietà il Signore Oscuro lo ha mandato in missione ad Hogwarts.

e) Severus Piton VOLONTARIAMENTE non si tira indietro davanti alla richiesta di Narcissa Black di stipulare il Giuramento Inscindibile: avrebbe potuto mettere fuori gioco entrambe le donne, Narcissa e Bellatrix, con un cenno della mano, avrebbe potuto modificare la loro memoria, avrebbe potuto fare mille cose.....invece ha accettato.

Per questi motivi ritengo che l' imputato sia colpevole.



 
Arringa #22 fornita da Maria B. di Torino (28/01/2006)
(il Principe Mezzosangue p.539)"Piton scrutò per un attimo Silente e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano il disgusto e l'odio. 'Severus... ti prego...' Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente" il resto purtroppo è storia. Così Piton ha ucciso Silente, l'uomo che lo aveva difeso sempre e comunque, che gli aveva dato un lavoro, un posto dove vivere. Così, senza nemmeno dargli la possibilità di difendersi mentre era lì, vecchio, debole, disarmato.
Ma nemmeno la condizione di debolezza estrema del suo avversario l'ha fermato, non gli ha nemmeno detto una parola prima di ammazzarlo.
Silente non doveva morire, aveva ancora molto da dire e da insegnare. Eppure forse egli aveva intuito che in Piton qualcosa era cambiato già da diverso tempo, quando avevano litigato vicino al bosco, ma probabilmente non poteva crederci, non Piton, l'uomo in cui nutriva tanta fiducia.
Vorremmo pensare (sarebbe più facile)che Piton non fosse conscio delle sue azioni, che fosse sotto la Maledizione Imperius, ma non possiamo, non un abile occlumante come lui.
E se fosse stato un piano di Silente? La possibilità è assurda per il semplice fatto che se così fosse, egli lo avrebbe ordito anche per salvare la fonte di informazioni che era Piton per l'Ordine, ciò è da escludere totalmente visto che dopo il suo gesto l'imputato non potrà mai più mettere piede a Grimmauld Place; e poi un piano del genere presupporrebbe che l'imputato fosse dalla parte di Silente e allora non gli avrebbe nemmeno detto del Voto Infrangibile (che in questo caso sarebbe stato fatto per salvarsi la copertura in una situazione altrimenti da gestire)per evitare un piano suicida da parte di Silente, che ha sempre messo gli interessi generali e le vite altrui di fronte alla sua.
In conclusione: Piton è innegabilmente un assassino avendo deliberatamente scagliato la maledizione che uccide su un mago, per altro molto debole e disarmato. Inoltre è accusabile di tradimento perchè non ha ucciso un uomo qualunque ma colui che l'aveva aiutato e difeso per sedici anni.
 
Arringa #21 fornita da Micia (28/01/2006)
La difesa afferma che Piton deve restare in vita per impedire a Voldemort di uccidere Harry Potter (deduzione 238) ma dubito che Piton abbia tutta questa influenza nei confronti di Voldemort e neanche che sia così potente da poter combattere contro di lui o contro tutti i suoi mangiamorte senza avere nessun sostenitore. Inoltre se lo scopo è di salvare la vita a Harry poteva farlo Silente con tutto l'Ordine come hanno sempre fatto... e non sarebbe poco come aiuto! Senza contare il fatto che non si spiega ancora perchè Piton abbia fatto il Voto Infrangibile, se non avesse accettato con la scusa che non era stato Voldemort ad ordinarglielo, non si sarebbe mai presentata la scelta di far morire Piton o Silente.
Come ultima precisazione vorrei dire che non c'è da stupirsi del fatto che Piton non voglia farsi chiamare vigliacco: lui ha portato a termine un lavoro molto difficile (uccidere il miglior mago del mondo) e per tutti questi anni ha fatto il doppio gioco rischiando in ogni momento di essere scoperto da Silente ma, cosa peggiore, di non essere creduto da Voldemort...il compito, dal suo punto di vista, deve aver richiesto molto coraggio. Per non parlare del fatto che a fargli l'accusa di vigliaccheria è stato il figlio della persona che ha sempre odiato e anche dopo aver appena ucciso Silente lo dice a Harry (da H.P.e il principe mezzosangue p.546 "...tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre? Non credo...no!") e questo sottolinea l'odio che nutre per i Potter e non accetta che Harry lo offenda. Questa frase detta in un momento così tremendo mette in luce ancora di più la crudeltà e il disprezzo dell'imputato nei confronti non solo di Harry ma di ciò che ha appena fatto...Silente non avrebbe apprezzato una frase del genere, soprattutto subito dopo la sua morte, non tanto per lui ma per il dolore e la rabbia che Harry poteva provare.
 
Arringa #18 fornita da Marco di Treviso (27/01/2006)
Signori e signore della Corte,vostro Onore, l'imputato Severus Piton, figlio di Tobias Piton, è colpevole di omicidio premeditato ai danni dell'ex preside e oramai defunto Albus Percival Wulfric Brian Silente, tramite la maledizione senza perdono Avada Kedavra (il cui uso è di per sé reato), l'anatema che uccide. L'imputato ha ucciso una persona totalmente disarmata e indifesa, che, per giunta, lo pregava di risparmiarla.
Non possiamo dire che l'assassinio sia stato volontà di Silente, in quanto, essendo l'unico mago di cui Colui-che-non-deve-essere-nominato abbia mai avuto timore, sarebbe stato sciocco da parte sua: avrebbe tolto consapevolmente una luce di speranza ai maghi di tutto il mondo, nonché privato il mago Harry Potter di un appoggio sicuro.
Si potrebbe dire che Severus Piton ha agito per ordine di Voi-sapete-chi, ma nulla lo obbligava ad uccidere Albus Silente: se non lo avesse fatto, avrebbe fornito una difesa a se stesso e alla famiglia Malfoy, cui è legato da un voto infrangibile. Tale voto prevede la protezione di Draco Malfoy e credo sia innegabile che essere al servizio del Signore Oscuro non sia una garanzia di sopravvivenza, dal momento che si è totalmente legati a lui e alla sua volontà; quindi per l'imputato sarebbe stato sicuramente più vantaggioso legarsi all'assassinato, cosa che non ha fatto. L'unico errore di Albus Silente è stato avere eccessiva fiducia.
Desidero ricordare che Severus Piton è un occlumante eccezionale, perciò non è da escludere che l'imputato abbia ingannato il deceduto, determinando i disdicevoli fatti di cui discutiamo oggi.
Per tutti questi motivi, io riconosco nella figura di Severus Piton un assassino e quindi un colpevole.
Difesa
 
Arringa #124 fornita da Niky (31/08/2006)
Cosa davvero è accaduto per far sì che Severus Piton uccidesse il suo mentore e amico, Albus Silente?

Io penso che Silente avesse già chiesto a Piton da mesi di ucciderlo (per salvare Piton e Draco e potenziare la credibilità di Piton come spia presso Voldemort, nonchè probabilmente per ragioni che ci verranno svelate solo nel 7° libro) e Piton non volesse saperne inizialmente di obbedire a Silente (vedi litigio nella foresta), ma che dentro di sè Piton sapesse bene che, in realtà, se si fossero verificate condizioni di una certa gravità, tali da mettere lui e Silente con le spalle al muro, uccidere Silente, anzi che lasciarsi morire a causa del Voto Infrangibile, fosse la cosa più "giusta" da fare.
Però, Piton si è tenuto la sua speranza che non sarebbe accaduto e che avrebbe potuto scegliere di sacrificar se stesso, anzi che Silente.
Infatti, la notte fatidica, Piton era nel suo laboratorio (anzichè a dormire o a pattugliare con gli altri la scuola) ad aspettare Silente, pronto a curarlo da qualunque danno avesse potuto ipoteticamente riportare cercando gli horcrux (e Silente questo lo sapeva, tanto che all'inizio lo cerca per esser curato, prima di venire a sapere del Marchio sulla scuola. Perchè Silente era disposto a morire, ma è logico che volesse anche campare il più a lungo possibile per esser certo di aver lasciato tutto a posto, prima della propria dipartita).
Ma Draco combinò l'inprevisto e irreparabile, portando a Hogwarts i Mangiamorte.
Da quel momento in poi, Silente, vuol vedere Severus non più per farsi curare, ma per convincerlo a obbedirgli e ucciderlo (perchè Silente non era uno stupido e per di più conosceva bene Piton, da una vita, quindi sapeva che Severus non voleva saperne di ammazzarlo e sarebbe stato capace di lasciarsi morire al suo posto).
Invece, già prima che arrivino i Mangiamorte e Draco, Silente aveva già deciso: limitare i danni, facendo vivere la sua spia, affidandole il compito di vegliare Draco e Harry e cercare gli horcrux, mentre lui si sarebbe sacrificato, morendo.

Tant'è vero che:

- per tutto l'anno Silente si è comportato come uno che, sapendo di star per morire sistema le sue cose. un pò come se facesse testamento.

- per quale altro motivo, se non per convincerlo a obbedirgli, a quel punto Silente avrebbe dovuto voler Piton con sè?
Per curarlo? No.
Per difenderlo? Nemmeno (al limite l'avrebbe spedito a dar man forte all'Ordine, cosa più logica e saggia, nonchè più nello stile di un uomo orgoglioso come Silente).
Allora per cosa?
Silente voleva lì Piton per convincerlo e non sapendo che stava arrivando Draco, sperava di poterlo fare con un briciolo di calma, invece, poi si trovò ridotto doversi limitare a quella supplica "Severus... ti prego... " (detta con dolcezza, come farebbe, appunto, chi sa quanto grande è il sacrificio che chiede. Se, invece, avesse pensato che Piton era già disposto a ucciderlo senza problemi quello di Silente sarebbe stato solo un ordine secco, perentorio, una cosa tipo "Severus..." e basta, tanto Piton avrebbe capito ugualmente).

E lì, solo lì, sulla Torre, in quel preciso momento, Severus Piton capì che sarebbe stato assai più felice, ma anche un pazzo incosciente se davvero si fosse sacrificato lui al posto di Silente.
Allora, fece quel che era giusto e con la morte nel cuore scelse, non ciò che lui (Piton) voleva, ma ciò che Silente desiderava, ciò che doveva per essere fatto per il bene di tutti e, con un coraggio che non si può nemmeno quantificare, Piton uccise il preside, contro la propria volontà, obbedendogli.
Ed è un dolore tanto devastante che quello che Piton deve aver porvato nel compiere quel gesto estrmo che gli ripugnava, che la Rowling ci dice (nel paragonare il suo dolore a quello di Thor, il cane di Hagrid, imprigionato tra le fiamme, quando Harry gli da del vigliacco) che lo rende addirittura folle.
Poteva soffrire così un uomo che ha scelto di salvare se stesso, alla leggera, come male minore rispetto alla morte di Silente, con la scusa che gliel'avevano ordinato e che era sempre stato disposto a farlo?
Può soffrire così un uomo che, fin dall'inizio ha detto "Va bene, Albus, nel caso che tu me lo ordinassi, perchè non scatti contro di me il Voto Infrangibile, ti ucciderò"?
No, non quadrerebbe per nulla, con quel dolore folle descritto dalla Rowling!
Quel tipo di reazione, durante la fuga, ha senso (a meno che Piton non sia un personaggio schizzofrenico) solo se si presume che, fino all'ultimo Piton ha creduto, sperato e lottato per salvare Silente, ripetendosi che male andando si sarebbe sacrificato per il Preside e che, invece, alla fine, è stato inchiodato dalle proprie responsabilità verso troppe cose e persone e ha dovuto piegarsi alla scelta più dolorosa.
Piton si è piegato anche per affetto verso Silente (e se gli voleva bene, ovviamente non era lieto di ucciderlo) e per l'affetto che provava Silente per lui.
Silente ci teneva a Piton e sapeva quanto Piton tenesse a lui.
Ecco perchè Piton lo guarda con odio e disgusto.
Sicuramente Piton, in quegli istanti, stava pensando che uccidere il Preside gli ripugna e stava odiando entrambi, sè e Silente.
Odiava se stesso per quel che era stato ed era ancora costretto ad essere, a causa del destino: un ex Mangiamorte, un assassino.
E odiava Silente perchè stava probabilmente pensando che Silente, nel pregarlo di ucciderlo era egoista, poichè sapeva bene (il Preside) che così condannava Piton a vivere e per di più a farlo con rimorsi atroci, sapeva che Piton avrebbe sofferto moltissimo a obbedirgli e ucciderlo.

In conclusione, su quella Torre non c'era una sola persona che si sacrificava (Silente) e poi un'altra persona che obbediva a un ordine che gli faceva comodo eseguire (Piton).
Sulla Torre di Astronomia, quella notte, c'erano due persone che si sono entrambe sacrificate per il bene dell'intero mondo magico, oltre ogni limite, anche se Piton l'ha fatto sopravvivendo e Silente l'ha fatto morendo.
 
Arringa #120 fornita da Selma di Palermo (31/08/2006)
Con questa mia brevissima arringa voglio ricordare ai giurati che non possiamo condannare Piton per l’omicidio di Silente.
Per spiegarmi userò l’esempio di un omicidio Babbano, a noi più familiare.
Supponiamo che io e un’altra persona in perfetta buona fede vedessimo Piton sparare con una pistola a Silente, Silente accasciarsi morto subito dopo e Piton fuggire via.
All’arrivo della polizia noi forniremmo la nostra testimonianza, basterebbe a far condannare Piton?
La risposta è no.
Per far condannare Piton sarebbe necessaria almeno un’altra prova e cioè l’autopsia che accerti la causa della morte e che confermi che Silente è morto a causa di un colpo di pistola.
Ma ancora potrebbe non essere sufficiente e sarebbe opportuno l’esame balistico del proiettile e il confronto con l’arma posseduta da Piton.
Esaminiamo quindi l’omicidio magico di Silente il cui presunto autore è Piton
Solo apparentemente le prove contro di lui sono schiaccianti, si tratta infatti della testimonianza di alcune persone (Harry Potter e i mangiamorte mandati ad aiutare Draco Malfoy) che lo hanno visto lanciare la maledizione Avada Kedavra contro Silente. Se ci trovassimo di fronte ad un omicidio babbano, tali prove non sarebbero prese in considerazione in assenza di un'altra prova essenziale: l’autopsia che accerti la causa della morte.
Sarebbe anche utile effettuare sulla bacchetta magica dell’imputato il “prior incantatio”, che consente di vedere quali incantesimi abbia lanciato una bacchetta, per accertarsi che abbia effettivamente, con tale bacchetta, ucciso Silente.
Molti colleghi del collegio di difesa hanno messo in luce le incongruenze risultanti dalle testimonianze oculari, quanto differisca tale morte rispetto ad altre morti avvenute in conseguenza di tale maledizione senza perdono; tali incongruenze, tali differenze portano a chiedersi se effettivamente Silente sia morto a causa della Avada Kedavra lanciatagli da Piton.
Non abbiamo risposta a questa domanda, perché non conosciamo la causa della morte di Silente.
E’ evidente che se Silente fosse morto per un’altra causa l’imputato sarebbe innocente.
L’ufficio indagini del ministero della magia si dimostra ancora una volta carente nelle indagini volte ad accertare l’effettiva dinamica di fatti di sangue.
Abbiamo l’esempio dell’ingiusta detenzione di Sirius Black, protrattasi per più di un decennio, sulla base di quanto riferito da testimoni oculari, in perfetta buona fede, ma che risultarono tratti in inganno dal vero assassino.
Tale esempio ci deve rendere prudenti e non ci deve far commettere gli stessi errori del passato.
Chiedo quindi ai giurati di non condannare l’imputato, in attesa di un supplemento di indagini e, preferibilmente, dopo avergli consentito di fornire la sua versione dei fatti.
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Arringa #117 fornita da Ida (31/08/2006)
Per leggere l'arringa clicca qui.
 
Arringa #115 fornita da Kiabell (30/08/2006)
Durante la prima lezione di Occlumanzia, Piton spiega a Harry che “solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto”. Questo è uno dei passi fondamentali grazie ai quali si può intuire l'innocenza dell'imputato; lo dice chiaro e tondo: per poter mentire tranquillamente a Lord Voldemort bisogna essere degli esperti in Occlumanzia. E che cosa ci ricorda Remus Lupin quando Harry sta per tornare a Hogwarts alla fine delle vacanze natalizie? Che Piton è un Occlumante eccezionale. Quindi ha la possibilità di dire quello che vuole all'Oscuro. E perchè mai dovrebbe mentirgli? Perchè sta dalla parte di Albus Silente e non può rivelare i piani dell'Ordine.
Ora qui si potrebbe obiettare che l'imputato avrebbe potuto fare lo stesso anche con il preside, che avrebbe potuto raccontargli un mucchio di bugie semplicemente modificando i suoi ricordi e i suoi pensieri.
Si, avrebbe potuto.
Però Silente era al corrente della capacità di Piton, e sapeva che, usando la Legilimanzia, non sarebbe riuscito a capire se fosse stato sincero oppure no. Perciò deve aver trovato un altro modo, un'altra ragione per fidarsi di Piton: l'eccezzionale abilità dell'imputato nella suddetta branca della magia si rivela quindi ad unico vantaggio dell'Ordine e di Silente.
Inoltre vorrei ricordare a voi membri della giuria ciò che Piton grida a Harry durante la lezione di Occlumanzia: “Allora sarai una facile preda per l'Oscuro Signore! Gli sciocchi che portano il proprio cuore con orgoglio sul bavero, che non riescono a controllare le emozioni, che si crogiolano nei ricordi tristi e si lasciano provocare così facilmente... gente debole, in altre parole... non hanno alcuna possibilità contro il suo potere! Entrerà nella tua mente con una facilità inverosimile, Potter!”
Per quale motivo ha perso la pazienza in quel modo e ha gridato quelle parole, lui che è così bravo a controllare le proprie emozioni?
La risposta è semplice: la leggerezza con cui Harry ha affrontato le lezioni in questione (praticamente non si è mai esercitato, e pensava di più all'odio che prova per il professore che non a liberare la mente) e il suo poco impegno rischiavano di rendere vani tutti gli sforzi dell'Ordine della Fenice e, soprattutto, di Severus Piton; l'Oscuro Signore avrebbe scoperto cose che non avrebbe dovuto, e in particolare che lui, uno dei Mangiamorte più abili e a lui più fedeli, stava insegnando a Harry Potter come difendersi, così che non avrebbe potuto attuare il suo piano. Voldemort non si sarebbe più fidato di lui e le possibilità per l' Ordine di avere la meglio sul nemico si sarebbero ridotte al minimo. E tutto quello solo perchè Potter non si impegnava? Inaccettabile! Per questo motivo ha perso il controllo.
Per finire, c'è una cosa che ancora, malgrado le insistenze di Harry e degli altri, Silente non ha mai rivelato: il motivo per il quale si è sempre fidato di Severus Piton, a tal punto da affidargli centinaia di alunni, la direzione di una casa, il ruolo di spia per l'Ordine e addirittuira la propria vita. E secondo voi qual'è la ragione? Se l'avesse raccontato, a Harry o a qualcun altro, l'imputato avrebbe rischiato di essere scoperto; così, né Silente né Piton hanno mai dato una spiegazione più che valida a tale fiducia, anche se, in questo modo, nessun altro ha avuto le prove per credere in lui.
Sicuramente il preside, da uomo saggio e potente qual'è, ha coservato da qualche parte la prova dell'innocenza dell'imputato, per scagionarlo quando ne sarebbe venuto il tempo.
 
Arringa #112 fornita da Linda di Pisa (27/08/2006)
La morte di Silente è stata uno shock per tutto il mondo magico. Chiunque avesse un barlume di speranza che Voldemort fosse sconfitto è rimasto attonito di fronte alla perdita di un così grande mago. E' perfettamente comprensibile. Ma è necessario valutare attentamente i fatti, prima di giungere a un verdetto sommario, per soddisfare semplicmente un fantomatico "bisogno di giustizia".
E' innegabile che Severus Piton abbia puntato la sua bacchetta contro Albus Silente.
E' innegabile che abbia pronunciato le parole "Avada Kedavra" e che un getto verde sia uscito dalla sua bacchetta.
E' innegabile che Albus Silente sia morto.
Sembrerebbe tutto cristallino come l'acqua. Ma non è così.
In primo luogo, consideriamo la dinamica dei fatti.
Silente si è trovato davanti Draco Malfoy, e si è limitato a bloccare Harry Potter, senza tentare alcuna resistenza. Ricordiamo che appena un anno prima si era liberato con molta facilità di più maghi adulti - e, possiamo presumere, esperti. Se fosse stato solo debilitato per l'assunzione della bevanda contenuta nel bacile della grotta, si può supporre che, comunque, avrebbe tentato di fare qualcosa e che, al massimo, non sarebbe stato in grado di farlo. Invece, Silente non ha fatto assolutamente nulla, a parte rendere chiaro a Malfoy che tutta la sua operazione era nota da tempo, e che aveva la possibilità di salvare sè e la sua famiglia.
Veniamo all'apparizione di Piton, e alla presunta "supplica".
Da quanto risulta dai ricordi di Harry Potter su quella sera, vorrei far notare che Silente non si era mai mostrato turbato. Era sicuramente stanco, ma non ha mai perso la sua freddezza e la sua tranquillità. Ora, come potrete ricordare, Silente era solito avere una precisa reazione quando si rendeva conto di aver sbagliato qualcosa. Aveva questa reazione quando parlava del suo fallimento con Tom Riddle, e l’aveva avuta un anno prima, quando si era reso conto di essersi preoccupato così tanto che Potter soffrisse da comportarsi nel modo sbagliato, e provocare, in modo indiretto, la morte di Sirius Black. Era deluso di sè.
Mi chiedo, come mai Silente non lo è stato affatto quando si è trovato di fronte Severus Piton, sulla Torre di Astronomia? Si potrà dire che non ne ha avuto il tempo. Ma se fosse stato così sicuro della fedeltà di Piton non lo avrebbe implorato di risparmiarlo. Non ne avrebbe avuto bisogno. Dal momento che lo ha implorato, a giudizio dell’accusa, perché lo aiutasse, possibile che non sia rimasto affatto deluso per aver riposto così tanta fiducia in Severus Piton? Lo aveva salvato da Azkaban, lo aveva accolto a Hogwarts, si fidava tanto da considerarlo una spia dell’Ordine, e da avergli dato l’incarico, un anno prima, di insegnare ad Harry Potter l’Occlumanzia. Se anche solo per un istante avesse dubitato di lui, tanto da arrivare ad implorarlo, non avrebbe dovuto dimostrarsi deluso? Io penso di sì.
Quella di Silente, forse, non era una supplica. Era un invito. Un invito a portare avanti il piano del Preside. Sappiamo per certo che quest’ultimo aveva discusso con Piton riguardo ad un incarico che questi non voleva più svolgere. L’accusa potrà ribattere che, da quanto sappiamo, i due avrebbero potuto discutere di qualsiasi cosa. Ma il Professor Silente avrebbe avuto le sue ragioni per fare un tale accordo col Professor Piton.
Prima di tutto, Silente sapeva che nella vita ci sono cose peggiori della morte - e questo aveva ricordato allo stesso Voldemort. Secondariamente, se lui non fosse stato ucciso quella notte sarebbero morte sicuramente due persone: Draco Malfoy e lo stesso Severus Piton. Molto probabilmente, visto che lo studente dei Serpeverde era stato costretto sotto minaccia a portare avanti il suo piano, anche i genitori - o almeno la madre - del ragazzo avrebbero perso la vita. Draco Malfoy è stato marchiato come un mangiamorte ma non ha ancora fatto del male a nessuno. Ha tentato due volte di uccidere Silente, rischiando di eliminare due studenti, ma non ha ucciso nessuno. Per il Preside era un'altra persona da salvare - per questo gli ha proposto l’aiuto dell’Ordine che il ragazzo, abbassando la bacchetta e non uccidendo il Preside davanti agli altri mangiamorte, è sembrato accettare.
Severus Piton sarebbe morto a causa del Voto Infrangibile stretto con Narcissa Malfoy. Se questo fosse accaduto, l’Ordine avrebbe perso la sua spia. Si potrebbe obiettare che, dopo la morte di Silente, nessuno dell’Ordine potrebbe più fidarsi di Piton. Ma non dubito che il Preside abbia lasciato informazioni in merito.
Veniamo, infine, all’Avada Kedavra. Che io mi ricordi, quando una persona è colpita da Avada Kedavra, si accascia a terra immediatamente. Nessun segno fisico della sua morte - se ricordate, quando i Riddle erano stati ritrovati morti, nessun babbano era stato in grado di capire quale fosse la ragione dei decessi, perché non c’era alcun segno. Ora, il Professor Silente non solo viene gettato giù dalla torre, ma il suo corpo a terra ha una posizione poco naturale, e gli esce un rivolo di sangue dalla bocca. Questa non è una morte da Avada Kedavra: ha tutto l’aspetto di una morte dovuta a una caduta da una grande altezza.
Evidentemente, Severus Piton ha pronunciato le parole “Avada Kedavra” ma il suo incantesimo si è limitato a gettare Silente giù dalla torre. Perché, se fosse stato un fedele Mangiamorte, avrebbe dovuto mascherare il suo omicidio? Avrebbe avuto tutta la cattiveria per lanciare un vero Avada Kedavra contro il Preside.
Ultimo dato, la rabbia con cui si allontana dalla scuola. Perché un mangiamorte, dopo aver ucciso uno de nemici più pericolosi del suo Signore, avrebbe dovuto arrabbiarsi tanto se uno studente come Harry Potter gli dava del vigliacco? E stiamo parlando di Severus Piton, abituato lasciare da parte ogni sentimento, ogni reazione oltre le righe. Avrebbe dovuto solo essere soddisfatto di poter combattere l’Ordine allo scoperto.
In definitiva, Severus Piton ha causato la morte di Albus Silente, ma lo ha fatto su preciso ordine del Preside, in vista del possibile vantaggio che ne avrebbero avuto Harry Potter e l’Ordine della fenice.
Per questo, ritengo che l’imputato non sia colpevole per questo capo d’accusa
 
Arringa #111 fornita da Ida59 (27/08/2006)
Chi può affermare con assoluta certezza che Piton abbia realmente ucciso Silente?
Solo perché dei testimoni lo hanno visto lanciare un Avada Kedavra su di lui?
Solo perché il corpo di Silente sembrava inanimato?


Signori della Giuria ricordatevi che ci troviamo in un mondo magico dove tutto e il contrario di tutto è possibile, dove molto spesso l’apparenza NON coincide con la sostanza, dove l’illusione la fa da padrone con l’Incantesimo Confundus, la gente legge facilmente nella mente altrui e per cancellare o modificare tutti i ricordi basta l’istante necessario per pronunciare un semplice Oblivion, l’invisibilità è resa possibile da un semplice mantello e senza neppure muovere le labbra si possono fare tutti gli incantesimi che volete.

Ma siamo proprio sicuri che Silente sia veramente morto? Ne abbiamo le prove certe e inoppugnabili?

E se Silente non fosse affatto morto?

Non è un po’ troppo strano quel corpo portato da Hagrid, ma coperto da un drappo cosicché nessuno lo veda, che poi prende fuoco DA SOLO, mentre ad Harry sembra che una Fenice si levi in volo dal fumo? (Lettera C Prova 87).
Ricordiamoci che la Fenice ha quella bizzarra abitudine di rinascere dalle proprie ceneri: l'animaletto di Silente è una Fenice ed il suo Patronus anche. Avete notato quella strana cosa che accade a pagina 328-9 di HP6, quando la commozione di Silente viene condivisa e, soprattutto, espressa da Fanny? (« Mi ha accusato di essere 'l'uomo di Silente, sempre e comunque' ». « Molto maleducato da parte sua». « Gli ho risposto che è vero». Silente aprì la bocca per parlare e poi la richiuse. Alle spalle di Harry, Fanny la Fenice levò un basso, dolce grido musicale. Con enorme imbarazzo, Harry all'improvviso si accorse che i vividi occhi azzurri di Silente erano umidi, e si affrettò ad abbassare lo sguardo sulle proprie ginocchia. Quando Silente parlò, tuttavia, la sua voce era ferma.
«Sono molto commosso, Harry ».)

Per non parlare del fatto che la dimostrazione di lealtà di Harry verso Silente, alla fine del 2° libro, fa “magicamente” comparire Fanny in suo aiuto. Tutte queste singolari coincidenze sembrano suggerire che tra Silente e le fenici, Fanny in particolare, ci sia un legame molto preciso. Siamo in un mondo magico, tutto può essere, Silente è definito (HP1 pag 100) “il più grande mago dell'era moderna” : perché non pensare a qualche forma di “comunione magica” tra il mago e Fanny?
Tutti voi ricordate bene che Silente ha una mano bruciata che non ne vuol sapere di guarire, vero? Chissà, forse da quella feriTa non si poteva proprio guarire (lo dice Hermione che ci sono antiche maledizioni che procurano ferite inguaribili – Lettera O Prova 51).
E se l’unico modo di Silente per sopravvivere a quella maledizione fosse dare l’avvio al processo degenerativo della fenice che è in lui? Una bruciatura della mano che si diffonde all’interno del suo corpo (Silente è stanco e dolorante per tutto il 6° libro) per arrivare al culmine dell’autocombustione con Silente che può finalmente rinascere dalle proprie ceneri, vivo e vegeto, ma sotto forma di Fenice? Se tutto fosse stato preordinato tra Silente e Piton per ingannare anche il Voto Infrangibile? Silente sarebbe morto (ma solo al momento della sua autocombustione) così Piton non avrebbe infranto il Voto, ma entrambi avrebbero saputo benissimo che quella non era una vera morte ma solo l’unico modo di cui Silente disponeva per poter vincere la maledizione mortale che lo aveva colpito quando aveva distrutto l’anello-Horcrux.
Tra l’altro, se Silente ha già pianificato la sua “rinascita”, si spiegherebbe anche l’assoluta tranquillità con la quale si beve tutta la pozione nella caverna (lettera D Prova 18): un veleno mortale, però con la particolarità di non agire immediatamente, ma solo dopo un po’ di tempo, cioè proprio quello che serve a Silente per salvarsi morendo e rinascendo dalle proprie ceneri come fanno le fenici, completamente guarito sia dalla maledizione dell’anello dei Gaunt sia dal veleno della caverna.
Inoltre, è evidente, dalle varie lettere inserite nelle Prove 18 e 19 e relative Deduzioni a difesa, che Silente non teme affatto la morte.
Del resto, Silente è decisamente vecchio, molto più della maggioranza dei maghi, eppure sembra sempre arzillo, in forze e molto potente. Chissà, magari ogni tanto si dava una piccola ringiovanita rinascendo dalle proprie ceneri. Certo, di solito lo faceva in privato, ma questa volta ha messo in scena un bello spettacolo per ingannare il Voto Infrangibile e Voldemort.
Già, perché ora, con Silente presunto morto, Voldemort deve essere molto tranquillo e certamente sicuro della fedeltà di Piton: chissà mai che nell’ebbrezza della vittoria di essersi liberato dal suo più potente avversario (l’unico di cui avesse realmente timore!) si lasci andare a qualche confidenza sugli Horcrux proprio con il fedele (sì, ma a Silente, però!) Piton! (Infatti, non è che Voldemort di Piton si fidasse poi tanto, almeno all’inizio del 6° libro, visto che gli appioppa Codaliscia per spiarlo a Spinner’s End!)

Che dire, poi, di quello strano Avada Kedavra di Piton?

Tutti sappiamo che Piton è bravissimo negli incantesimi non verbali: chissà, magari ha detto una cosa (Avada) e ne ha pensata un'altra (Levicorpus) e, dato il potere della sua mente (è anche un bravissimo occlumante) e della sua volontà reale, ha avuto efficacia l’incantesimo pensato e non quello pronunciato.
Del resto, l’Avada Kedavra di Piton è diverso da tutti quelli che conosciamo
(che fanno semplicemente afflosciare a terra il corpo della vittima – sugli effetti dell’Avada “normale” si vedano le deduzioni 39, 335 e 394 della Prova 39 e le deduzioni 351 e 353 della prova 87), addirittura lancia Silente fuori dalla Torre, proprio come l'Expelliarmus di Draco, poco prima, aveva lanciato fuori dalla torre la bacchetta di Silente.
A proposito: dov'è finita la bacchetta di Silente? Chi ne parla più? Non dovrebbe essere spezzata e seppellita con lui nel corso della cerimonia funebre (c'è una canzone nel 6° libro a pagina 444, che - ma guarda quanto è strana anche quest’altra coincidenza! - racconta proprio questa cosa particolare!).
E se Fanny, dopo aver inizialmente disturbato Draco sulla torre fosse rimasta in attesa, avesse afferrato al volo la bacchetta di Silente e, poi, Silente stesso? Nel secondo libro viene spiegato che tra i fantastici poteri delle Fenici c’è anche quello di poter trasportare velocemente grandi pesi (infatti nel 2° libro Fanny trasporta velocemente fuori dalla Camera dei Segreti Harry, Ron, Ginny e Allock e nel 5° libro trasporta anche Silente fuori da Hogwarts in un lampo di fuoco – Lettera D Prova 76).
Ai piedi della Torre viene trovato il corpo di Silente? E che fatica faceva, uno dei maghi più potenti del mondo, a trasfigurare un paio di sassi nel suo supposto cadavere? Guarda che altra curiosa coincidenza troviamo: Silente era proprio Professore di Trasfigurazione prima di diventare Preside (lo sappiamo dal 2° libro quando Tom Riddle lo dice a Harry – pag. 280).

Ma torniamo allo strano Avada Kedavra che Piton avrebbe lanciato.
Quando Silente viene ritrovato sotto la torre, i suoi occhi sono CHIUSI. Cosa ne pensate? Abbiamo imparato a conoscere questa maledizione imperdonabile attraverso cinque libri. Sappiamo tutti che l'Avada è una maledizione così rapida nei suoi effetti, da lasciare chi ne è colpito privo di vita all'istante, e, soprattutto, con gli occhi APERTI.
Al di là dello zampillo verde - e non del solito lampo accompagnato da forte rumore - scaturito dalla bacchetta di Piton e del singolare "volteggio" in aria compiuto da Silente, questo non vi sembra un’ulteriore stranezza, indizio di una morte solo apparente?
"Silente aveva gli occhi chiusi; a parte la strana angolatura di gambe e braccia, sembrava addormentato". (Lettera
 
Arringa #108 fornita da Niky (13/08/2006)
Per leggere l'arringa clicca qui.
 
Arringa #102 fornita da CRISTINA (27/08/2006)
"NON CHIAMARMI CODARDO"
Questa è l'unica cosa importante da chiarire, l'unica accusa che fa apparire su un volto solitamente apatico una smorfia di dolore, un dolore che lo rende folle, disumano: un dolore paragonabile a quello di un cane che ulula, intrappolato in una casa avvolta dalle fiamme.
Perchè?
Su questo siete chiamati a riflettere signori della giuria: perchè un uomo, inseguito dalla persona che probabilmente lo odia di più al mondo, e che ha tutte le intenzioni di ucciderlo, si preoccupa che questi non lo creda un vigliacco?
In fondo sarebbe solo l'opinione di un ragazzino,che quest'uomo non ha mai apprezzato: perchè, perchè allora prendersela così tanto?
La risposta è semplice signori: questa volta non erano il suo naso aquilino o il suo "giocare con le provette" ad essere messi in discussione ma il suo onore, l'onore di un uomo che ha appena compiuto il gesto più eroico che gli si potesse chiedere: sporcare la propria anima con un omicidio, un omicidio che è solo la prima parte di un piano ideato dalla vittima stessa, IL PIU' GRANDE MAGO DI TUTTI I TEMPI, ALBUS SILENTE.
Un grandissimo mago la cui intelligenza e capacità di giudizio sono invece messe in discussione dai rappresentanti dell'accusa. Silente infatti si fidava di Piton, da sempre, senza incertezza e senza dubbi: dubitare dell'innocenza di Piton equivale dunque a dubitare di quella supremazia intellettiva che Silente ha sempre dimostrato. Dovremmo quindi cominciare a chiederci se le altre persone a cui è stata data fiducia siano davvero innocue: Hagrid, per esempio, potrebbe a questo punto essere considerato pericoloso per l'incolumità degli alunni; lo stesso ORDINE DELLA FENICE non avrebbe più senso, in fondo i membri sono tutte persone di cui Silente si fidava...
No, è evidente che questa visione dei fatti è artificiosa ed offensiva.
Offensiva perchè l'accusa, forse senza rendersene conto, sta svilendo enormenmente ALBUS SILENTE: se, infatti, Severus Piton avesse veramente ucciso il preside di Hogwars, per propria volontà e seguendo gli ordini del SIGNORE OSCURO, allora sarebbe altrettanto vero che in punto di morte il più grande mago di tutti i tempi si sarebbe addirutura ridotto a supplicare (cfr.HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZO SANGUE, pg 539)
No, queste sono infamie che devono essere respinte, e questo è un compito che spetta a voi signori della giuria: avete l'incarico di scagionare un uomo, Severus Piton, che ha compiuto una missione che sapeva essere senza gloria e che, di fronte a ciò che era facile, ha invece coraggiosamente scelto quello che era GIUSTO.
 
Arringa #99 fornita da Daniele (25/07/2006)
Ci sono molti elementi che fanno capire l'innocenza di Piton. Inanzitutto sarebbe fin troppo ovvio: Piton è sempre stato un personaggio sospetto e sarebbe troppo scontato che si riveli effettivamenete al servizio di Lord Voldemort.
Nel quarto libro Voldemort fa riferimento a tutti i Mangiamorte che non hanno risposto all'appello dopo l'evocazione del marchio nero. Lui dice: "Uno è a Hogwarts ed è merito suo se Harry è qui stasera". Tutti gli altri sono scappati, lo hanno tradito,sono ad Azkaban oppure sono morti. Quindi Piton a quel punto rientrava nei traditori e per riguadagnare la fiducia di Voldemort, Piton ha dovuto compiere un gesto tale come il voto per non dare sospetto della sua fedeltà a Silente.
Un elemento a favore di Severus è anche un altro: Silente si fida ciecamente di lui pur sapendo che in passato è stato un Mangiamorte. Questo vuol dire che Piton deve aver detto qualcosa di davvero molto importante per guadagnarsi la fiducia di Silente che di certo non è un mago qualsiasi.
Al momento della morte di Silente non vi è alcuna parola il che è molto sospetto, mentre Silente che supplica Severus è un'altra cosa molto strana.
L'Avada Kedavra presenta analogie con il fiotto di luce verde che spedì Sirius oltre il velo ma non lo uccise! Ad ucciderlo fu il passaggio dall'altra parte del velo.
Ultima cosa: il fatto che Fanny non sia intervenuta conferma la mia tesi. La morte di Silente è molto sospetta ma sull'innocenza di Piton non vi sono dubbi.
 
Arringa #80 fornita da Benny di Teramo (06/06/2006)
Signori della Corte, SEVERUS PITON E' INNOCENTE. Il motivo è molto semplice. Per 6 anni l'apparenza è sempre stata diversa da com'è veramente la realtà. E questo lo sappiamo tutti.
1° libro, tutti credevano che a volere la Pietra Filosofale fosse Piton, mentre in realtà era Raptor;
2°libro, L'erde di Serpeverde, o meglio che apriva la Camera dei Segreti secondo alcuni era Malfoy o perfino Harry, mentre in realtà era Ginny Weasley;
3°libro, tutti pensavano che Sirius Black fosse il traditore dei Potter, in realtà era Peter Minus;
4°libro, la fiducia viene di nuovo riposta nella persona sbagliata: Alastor "Malocchio" Moody che è in realtà Barty Crouch Jr;
5°libro, di nuovo Potter, Weasly e Granger pensano che Piton con le sue lezioni di Occlumanzia stia indebolendo "volontariamente" Harry, sbagliato di nuovo.
6° libro, Piton viene ucciso da Silente. Ma è proprio così?!? Questa è la realtà o è solo l'apparenza?!? E se così fossi realmente allora dove sarebbe il magnifico e inaspettato colpo di scena che J.K. Rowling ha così spesso usato nei libri precedenti?!?
 
Arringa #76 fornita da Rocco di Vietri di Potenza (01/05/2006)
Signori e Signore della Giuria, con il vostro permesso vorrei esporre le mie considerazioni sull'Imputato Severus Piton, insegnante di Pozioni (e nell'ultimo anno di Difesa contro le arti Oscure) nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts!
Dopo i tragici avvenimenti dell'ultimo anno (libro) si sono creati due fronti opposti riguardo la posizione di Severus Piton: da un lato coloro che ritengono l'imputato unico e principale responsabile della morte dell'illustrissimo Preside Albus Silente, dall'altro coloro che ritengono il professor Piton come uno dei più fedeli aiutanti del preside, tanto fedele da eseguire l'ordine di uccidere la persona che forse più di tutti aveva contato qualcosa nella vita "oscura" del Professore.
Dopo l'attenta analisi dei fatti e delle semplici intuizioni dei miei colleghi, non posso far altro che schierarmi in difesa del Professor Piton.
Prima di esporre le adeguate giustificazioni che spieghino la mia scelta, vorrei premettere il seguente dato di fatto: non bisogna farci influenzare dai rapporti che il professor Piton ha con il sig. Harry Potter e con il mondo magico (intendo quello strettamente legato all'Ordine della Fenice).
Fin dal primo anno scolastico del signor Harry Potter, si è subito manifestata palesemente l'antipatia (o forse l'odio) che l'ex mangiamorte Piton provava per il ragazzo (basta pensare alla prima lezione di Pozioni) . Nonostante ciò, il prof. Piton ha tentato in tutti i modi di tener il signor Potter fuori dai guai, riusciendo in almeno un'occasione addirittura a salvargli la vita (basti pensare alla partita di Quidditch). Al terzo anno il prof. Piton, dopo il convulso episodio della Stranberga Strillante, non ha esitato a riportare in salvo il sig. Potter e il sig.Black nel Castello, nonostante poco prima il ragazzo lo avesse colpito con l'incantesimo disarmante. Alla fine del quarto anno Piton è ritornato dalla parte del Signor Oscuro solo su ordine del preside Albus Silente e da allora ha cominciato a fare la spia per l'Ordine della Fenice. So perfettamente i dubbi che sorgono su questo argomento, ma gli avvenimenti che accaddero successivamente sono molto utili per spiegare da che parte sta realmente il prof Piton. Alla fine del quinto anno il prof. Piton è riuscito ad interpretare il criptico avvertimento del sig. Potter e si è premurato di verificare se il sig. Sirius Black fosse al sicuro. Dopo di che ha anche avvertito l'Ordine ed ha permesso al sig. Potter e alla suoi prodi compagni di mettersi in salvo e soprattutto di mandare all'aria il piano di Lord Voldermord di recuperare la profezia. Mi domando: se l'imputato è dalla parte di Lord Voldemort perchè avvisa l'Ordine. Silente non si sarebbe certamente sognato di dare a lui la colpa dell'eventuale dipartita del sig. Potter, in quanto l'avvertimento dello stesso era, a dir poco, criptico. Infine, il fatto che più di tutti dimostra la vera fedeltà del prof. Piton accade nell'ultimo anno scolastico. Prima dell'inizio dell'anno scolastico, l'imputato, sfruttando la sua abilità in occlumanzia, mente alla mangiamorte Bellatrix Lastrange (rischiando quasi di farsi scoprire) e addirittura stringe il Voto Infrangibile con Narcissa Malfoy, ben sapendo, a milincuore, le conseguenze di questo gesto (perchè ha la tentazione di sfilare la mano durante il terzo giuramento? ). Con questi attegiamenti, il prof. Piton ottiene la fiducia della sig. Bellatrix e pone le basi per salvare da un triste destino il sig. Draco Malfoy. A chi afferma che questi fatti non fanno altro che confermare che l'imputato stia dalla parte di Lord Voldemort, io rispondo dicendo che allora non si spiega in alcun modo il perchè il sig. Piton salvi la vita al preside Albus Silente, dopo che quest'ultimo ritorna con un braccio distrutto nel tentativo, poi vittorioso, di eliminare l'Horcrux di Lord Voldemort: avrebbe potuto facilmente sfruttare la debolezza del preside e preparare una qualche pozione velenosa che sarebbe stata fatale al preside. Inoltre, per un abile occlumante come lui, sarebbe stato uno scherzo spiegare le conseguenze della morte di Silente senza che venisse in alcun modo sospettato. Successivamente, durante l'anno scalastico, cerca in tutti i modi di scoprire quali sono le intenzioni di Draco Malfoy, e riferisce sempre dettagliatamente tutto ciò che scopre al preside, tanto è vero che quest'ultimo non appare affatto sorpreso o turbato quando il sig. Potter gli riferisce del dialogo tra l'imputato e il sig. Malfoy.
Infine, il punto saliente: agli occhi di tutti la prima impressione sembra essere quella di un uomo (il sig. Piton) che uccide a sangue freddo un altro uomo (Albus Silente) per giunta disarmato e gravemente indebolito a causa della pozione che poco prima aveva ingerito. Beh, non ci sarebbe niente di strano, se si escludono due fatti: l'espressione del sig. Piton e la supplica amichevole del preside nei suoi confronti. In primo luogo un uomo che finge per quindici anni di essere fedele ad una persona, sopportando il peso di tutte le sua decisioni che dal punto di vista personale gli sono quasi sempre contrarie, quando ha la possibilità di svelare la sua vera natura e i suoi veri intenti, non mostra odio e asprezza. Sarebbe stato più logico in questo senso un sig. Piton felice e sollevato per quello che sta per fare. Invece avviene l'esatto contrario: il sig. Piton esegue ancora una volta un preciso ordine (ancora una volta contro la sua volontà) che lui stesso odia: non avrebbe mai voluto uccidere colui che più di tutti aveva creduto nel suo sincero pentimento. In secondo luogo, in tutte le occasioni, il preside Silente ha sempre dimostrato di non temere in alcun modo la morte, anzi di considerarla una nuova avventura. In questo contesto non avrebbe senso una sua supplica. Appare invece molto più logica una sua supplica nel tentativo di esortare il sig. Piton ad eseguire quel difficilissimo compito. D'altronde, solo poche ore prima il preside aveva pregato il sig. Potter di eseguire l'ordine di fargli bere la pozione qualunque cosa succedesse.
A suggellare tutto ciò c'è il fatto che l'imputato, nel successivo confronto con il sig. Potter avrebbe potuto in qualsiasi modo disarmarlo e catturarlo, invece si è limitato e respingere gli incantesi che riceveva e addirittura a dare dei preziosi suggerimenti, nell'ambito della legilmazia, al sig. Potter. Si spiega così l'unica occasione un cui l'imputato quasi perde le staffe: quando viene accusato di essere un vigliacco. Ciò che ha fatto il sig. Piton ha dell'eroico e quindi è comprensibile la sua reazione a quell'assurda accusa.
Prima di concludere vorrei anche farvi notare un ultimo particolare. Se il preside Albus Silente è da tutti considerato come il mago più potente, come si spiega il fatto che si sia fatto disarmare da un ragazzo inesperto ed impaurito (Draco Malfoy), che abbia volontariamente immobilizzato il sig. Potter. e che successivamente abbia tentato di tutti i modi di far ragionare il sig. Malfoy anzichè disarmalo? Beh, io credo che ci sia un solo modo per spiegare tutto ciò: era tutto un piano del sig. Albus Silente.Dalla mia esposizione si evince che l'imputato è innocente per quanto riguarda le accusa a suo carico in quanto si è semplicemente limitato ad eseguire un ordine del suo preside. Tutto ciò in attesa di utleriori sviluppi che solo l'ultimo anno scolastico ci potrà dare.
Grazie dell'attenzione.
 
Arringa #74 fornita da mary snape di cosenza (20/04/2006)
Ascoltando le arringhe dei miei colleghi ho notato che tutti sono certi della colpevolezza dell’imputato Severus Piton perché questi odia Harry Potter e quindi sarebbe incapace di essere fedele a Silente e all’Ordine della Fenice proprio perché il disprezzo che prova per Harry glielo impedirebbe. Per questo è un mangiamorte e quindi il volontario carnefice di Silente.
Ora io non vedo il legame fra le due cose: l'assassinio di Silente e l'odio che egli prova per Harry. Piton potrebbe anche odiare Harry, ma il rispetto e l'affetto che prova per Silente restano immutati. Perchè sicuramente Piton prova un affetto sincero nei confronti del preside Albus Silente. Egli deve tantissimo al preside, la possibilità di essersi rifatto una nuova vita rispettabile, gli deve la libertà, una casa, un lavoro, ma soprattutto Silente incarna per Piton un pò quel padre tenero che non ha mai avuto. Affermo tutto ciò con sicurezza, l'affetto e la devozione che Piton ha per silente sono dimostrabili. E’ per amor di Silente che Piton mette a rischio la sua vita spiando le mosse di Voldemort. Per Silente cerca di insegnare al tanto detestato Harry Potter la difficile arte dell'occlumanzia, ma Harry non si dimostra un allievo volenteroso, non si applicherà mai seriamente nonostante Piton lo sproni.
ma parliamo di quest'odio di Piton per Harry, a mio avviso si esagera un pò. Piton vede sicuramente Harry come un moccioso viziato e insopportabile, ma probabilmente rivede nel ragazzo il padre James Potter. Che i due non andassero d'accordo non è un mistero per nessuno, probabilmente passavano il tempo libero a farsi dispetti, ne abbiamo una spiacevole dimostrazione nel quinto libro. Piton e James erano rivali in tutto, le due case cui appartengono sono storicamente in contrasto, James era molto arrogante e anche se, sicuramente Piton non era il tipo che non rispondeva ad un'ingiuria, sicuramente James quando lo mette gambe all'aria e minaccia di fargli volar via le mutande non dà il meglio di se.
Ma se Piton e James non fossero solo rivali dal punto di vista scolastico, ma fossero anche rivali in amore. Lily era molto bella e dolce, e abbiamo visto come si prodiga a difendere l'indifeso Piton dall'arroganza di James e dei suoi compagni. Non sarebbe difficile pensare che il giovane Piton fosse segretamente innamorato di lei. Probabilmente non sopporta neanche lui l'idea di provare un sentimento per una mezzosangue, e per questo la insulta.
Quando Lily e James si mettono insieme lui non può fare altro che odiare sempre di più il suo rivale, odio che trasferisce su Harry che tanto somiglia al padre ma che ha gli occhi identici a quelli della madre, occhi che Piton non sopporta guardare, perchè gli ricordano il passato e le sue colpe, la colpa di aver riferito a Voldemort della profezia e quindi di aver contribuito all'uccisione della sua amata.
proprio perchè Harry è il figlio di Lily lui non può odiarlo, e per questo lo protegge, non gli fa mai del male, anche nella fuga finale lo protegge dagli altri mangiamorte, non lo attacca mai. I suoi unici attacchi sono verbali, è vero, Piton non si sforza mai di essere un po’ carino nei confronti di Harry, l’antipatia che prova verso di lui è palese, ma non è odio, solo antipatia per un ragazzo nato dall’amore di Lily e James, la persona che lui più detestava.
Concludo quindi dicendo che il fatto che Piton provi un’antipatia per Harry Potter non fa di lui automaticamente l’assassino di Silente. Non è per odio verso Harry che uccide il preside e si unisce a Voldemort. L’assassinio di Silente nasce da qualcosa di più profondo, è evidente che il preside lo implori ad ucciderlo, il perché non è ancora chiaro, ma Piton è un fedele membro dell’Ordine della Fenice e tutto ciò che fa lo fa per ordine del suo mentore Albus Silente.
 
Arringa #73 fornita da maria teresa di Pisa (16/04/2006)
Il professor Severus Piton resta, a mio parere, un fedele membro dell'Ordine della Fenice.
Anche l'atroce delitto che ha commesso lo conferma. Sì signori, perchè è evidente che Piton è stato costretto dallo stesso Silente a portare a termine una certa missione che comportava l'eliminazione dell'anziano preside. Ovviamente non conosco la ragione per cui Silente ha costretto Piton ad ucciderlo, ma un motivo deve esserci, fatto sta che sicuramente Piton compie questo delitto costretto ad agire dal preside.
A favore di questa tesi voglio ricordare l'aspra discussione nata fra i due a proposito di un qualcosa che Silente chiedeva a Piton di fare e il rifiuto di questi a farla. Hagrid è testimone di questa discussione, e la riferisce a Harry che come al solito la interpreta a suo modo, ma se noi proviamo ad allontanarci dal punto di vista di Harry, e ci chiediamo: cos'è che Silente chiedeva a Piton? Gli aveva già chiesto l'impossibile: fingere, a suo rischio e pericolo, di essere un mangiamorte e spiare le mosse di Voldemort. Piton deve confrontarsi quotidianamente con il più grande mago oscuro di tutti i tempi, questo è un immenso sacrificio, la sua vita è a rischio ogni volta che incrocia lo sguardo di Voldemort. Ma, nonostante ciò, Piton non si tira indietro e per l'Ordine e per Silente continua a portare avanti questo difficile compito.
Una persona che mette così ad alto rischio la propria vita cos'altro avrebbe da rifiutare a Silente? C'è solo una cosa che Piton vorrebbe non fare, c'è solo una cosa che gli fa venir voglia di disubbidire a Silente, e questo qualcosa è l'ordine di Silente di ucciderlo, ad un dato momento, per un dato motivo, ancora sconosciuto. Per questo motivo i due litigano. Silente gli chiede di fare una cosa orrenda, che il prof. Piton non vorrebbe proprio fare, ma alla fine è costretto.
Anche negli ultimi attimi della sua vita, Silente continua ad implorarlo affinchè porti a compimento la sua missione. Quel "Per favore Severus." non è la richiesta del preside di essere risparmiato, ma piuttosto il contrario, lo prega di fare ciò che gli è stato chiesto di fare, Silente non implorerebbe mai il suo carnefice di risparmiarlo. Chi pensa questo non ha capito nulla di Silente.
E l'odio che stravolge i lineamenti di Piton nasce non per un odio da tempo celato verso Silente, ma piuttosto è un odio verso se stesso. Si odia perchè non può fare altro che compiere ciò che Silente gli chiede. Non può più tirarsi indietro.
 
Arringa #62 fornita da Elena (08/03/2006)
Purtroppo ogni singolo elemento a nostra disposizione supporta sia la tesi dell’accusa sia quella dei colleghi della difesa; tuttavia, a mio parere, nell’insieme è più coerente la visione dei fatti che porta all’innocenza dell’imputato. Io credo che Silente e Piton si fossero accordati precedentemente sull’omicidio. C’è chi si chiede perché; non abbiamo gli elementi per esserne certi, però ci sono dei punti importanti da prendere in considerazione: Silente ha raggiunto una certa età ed è irrimediabilmente ferito, non ha paura della morte e spesso ripete quanto Harry sia più importante di lui, sappiamo per certo che nell’ultimo anno ad Hogwarts si è spesso assentato perché diceva di essere sulle tracce di un horcrux, quello che poi è andato a cercare con Harry (non l’avrebbe portato in un ignoto pericolo e c’è la strana coincidenza che senza Harry non avrebbe potuto portare a termine il lavoro); Silente non si mostra né stupito, né spaventato quando dice ad Harry che il solo modo per svuotare il bacile è bere la pozione che contiene, dice anche che Voldemort non poteva voler uccidere chi fosse arrivato a quel punto, NON SUBITO almeno, può essere che questa ragione sia, una di quelle, che possono essere usate come risposta alla domanda sul perché Silente ha deciso di morire: conosceva già gli effetti della pozione (letali? In grado di piegare la volontà? Noi non lo sappiamo, lui probabilmente sì) e sapeva di doverla bere lui e non Harry, visto che quest’ultimo è più importante, forse non aveva previsto (Piton non sapeva quando Draco avrebbe agito) quando sarebbe arrivato il suo momento, ma sapeva che era quasi giunta l’ora e ha ritenuto di essere più utile da morto che da vivo. Secondo questa visione dei fatti, il preside non avrebbe avuto tempo di avvisare nessuno dell’innocenza dell’imputato, tuttavia dal mio punto di vista, per adempiere al meglio il ruolo di spia per l’ordine, Piton deve agire nella segretezza.
Voldemort si renderebbe conto del doppio gioco del suo mangiamorte (magari grazie alla legilimanzia, o estorcendo i ricordi con la forza o sa lui come visto che al momento è il più potente mago del mondo) annullando tutti gli sforzi fatti da Silente (che ha dato la sua vita) per avere una spia molto vicina al mago oscuro. Probabilmente al momento giusto salteranno fuori ricordi o testamenti o patronus ignoti con le indicazioni che servono ad Harry.
Con queste congetture non intendo dare una risposta univoca e certa alla domanda di partenza, voglio solo far capire come non sia inverosimile l’idea di un accordo precedente fondato su ragioni non ignote. Le ragioni ci sono, noi possiamo solo avanzare ipotesi, non abbiamo gli elementi per sapere quali siano realmente.
Vorrei aggiungere che a sostegno della tesi che mi porta a pensare a Piton come fedele al preside ci sono moltissimi fatti, peraltro esposti molto bene dalla difesa, in ogni caso vorrei portare la vostra attenzione su questi: Piton non esige che Harry gli restituisca il libro del principe, io credo che volesse che il ragazzo lo studiasse, che diventasse più forte.
L’accusa dice che l’imputato non voleva esporsi con Silente, io invece credo che il libro sia stato fatto finire fra le mani di Harry di proposito. Cosa ci faceva questo prezioso libro pieno di incantesimi e molto altro in un armadietto della classe di pozioni? Si potrebbe pensare che Lumacorno, avvisato dalla McGranitt, ne abbia presi un paio dalla biblioteca per i suoi studenti.
Ma è possibile che il libro fosse, in giro per la scuola, da quasi vent’anni? Io non credo. Visto il contenuto del libro, l’imputato poteva metterselo sotto il mantello e portarselo via. Anche pensare che l’avesse perso e poi è saltato fuori al momento giusto, non mi sembra che abbia molto senso.
E poi come spiegare il fatto che ha salvato la vita a Silente quando ha trovato l’anello nero di Marvolo? Se fosse stato al servizio del nemico, tanto valeva lasciarlo morire subito. Ma il preside aveva ancora qualcosa da fare, ovvero istruire Harry e trovare il presunto Horcrux. O forse è perché l’accordo doveva ancora essere formulato fra i due visto che l’oscuro signore doveva ancora dare l’incarico a Draco, questo potrebbe portare a pensare che a prescindere dal Voto Infrangibile, Silente e Piton avevano già organizzato tutto, ma su questo non mi esprimo.
Per concludere, vorrei sottolineare la presenza di innumerevoli fatti che possono essere usati sia dall’accusa che dalla difesa, tuttavia le argomentazioni di quest’ultima mi sembrano fondate su basi più solide.

 
Arringa #50 fornita da Francesca (18/02/2006)
Secondo me in realtà Piton è buono ed è dalla parte di Silente per due motivi:

Prima di tutto, penso che Silente non sia tanto scemo da non accorgersene se Piton in realtà ha mentito per anni...è vero che Piton è un ottimo occlumante,ma Silente è più abile di lui; fatto sta che Voldemort teme Silente più di chiumque altro...quindi penso(e spero)che Silente e Piton si siano messi d'accordo,e che quindi la morte di Albus sia stata programmata!
In più sono dell'idea che, magari, Silente non sia morto, ma che in realtà abbia riposto la sua anima in vari horcrux,proprio come ha fatto Voldemort.

Come secondo motivo: c'è da ricordare che Piton ha aiutato Harry in varie occasioni,la più esemplare è accaduta al primo anno.
Durane la partita di Quiddich...il bellissimo prof Raptor aveva fatto una maledizione a Harry,ma Piton è stato così gentile da fare una contro maledizione,anche se i risultati non sono stati quelli sperati, ma in realtà è il pensiero che conta,no?
 
Arringa #37 fornita da SKINNER SG1 di Prato (05/02/2006)
Piton è arrabbiato, furioso direi. E come non esserlo? In fondo ha seguito gli ordini di Silente fino in fondo. Silente lo ha supplicato, ma non di salvargli la vita, no! Ma di togliergliela! Questo gesto infatti ha salvato molte più vite di quante Silente stesso avrebbe potuto fare! Ha salvato Draco e la sua famiglia, ha salvato Harry ed ha salvato Piton, costretto al giuramento da Narcissa. Ora Piton è arrabbiato. Chi non lo sarebbe?
Chi nell'Ordine della Fenice, potrà prendere le sue difese? Silente non potrà spiegare il significato profondo di tale gesto. E proprio ora che Piton si rivela il più grande servitore dell'Ordine, proprio ora, sarà tacciato di alto tradimento ed il suo compito diverrà ancora più arduo, poiché non potrà più contare sull'appoggio di nessun seguace di Silente. Harry dal canto suo, non migliora le cose, anzi il suo odio verso Piton costringe quest'ulitmo a scappare come un codardo, senza neppure provare a discolparsi in qualche modo. Caro giudice, voglio ricordare che Piton ha il compito più arduo fra i membri dell'Ordine: è una spia, un doppiogiochista. Purtroppo si sa che per arrivare alla vittoria finale dobbiamo sacrificare molte pedine e molto probabilmente Silente sapeva che ormai toccava a lui essere sacrificato affinché tutto il lavoro svolto in questi ultimi anni non andasse perso.
 
Arringa #23 fornita da annalisa di milano (28/01/2006)
L'imputato Severus Piton deve essere giudicato innocente.
Il professor Silente dichiara che un horcrux di Voldemort vale ben il sacrificio di una mano. Silente cerca gli altri horcrux da un anno, ma non riesce a trovarli. Si prospetta la possibilità che Piton sia d’aiuto in questo, in quanto infiltrato tra i Mangiamorte. Bellatrix, infatti, dice: "Il signore oscuro mi ha confidato i suoi più preziosi...". Preziosi? Tesori? O forse, potremmo pensare, quali sono gli altri 4 horcrux? Se così fosse Piton sarebbe costretto a stringere il voto infrangibile per non far scoprire la sua copertura e poter così accedere ai “tesori” di Voldemort.
Col passare dei mesi Piton dice di non voler proseguire, a costo di morire lui stesso, perché non è disposto ad uccidere l'unica persona che ha creduto in lui; ma per Silente è più importante trovare gli altri horcrux, anche a costo della sua vita.
Vorrei aggiungere che non credo che Silente sparirà del tutto nell'ultimo episodio. Come potete ricordare, nel suo studio, dopo la sua morte, è apparso un quadro con Silente che dormiva. E si sveglierà, presumibilmente, per continuare a consigliare Harry e forse per scagionare lo stesso Piton.
Personalmente penso che Severus Piton sia stato innamorato della madre di Harry. Ha sempre parlato male di James senza mai accennare a Lily, che - a quanto risulta dal ricordo che Harry Potter ha visto nel pensatoio (Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pp. 598 e seg.) - lo difendeva ed era brava come lui in pozioni. Inoltre la scrittrice si sofferma molto sulla pietà di Silente nei confronti di Draco: "E' la mia pietà che conta Draco, non la tua" . Se un attimo prima Silente non intendeva chiedere pietà a Draco, di certo non l'avrebbe fatto con Piton; anzi, deve averlo pregato di fare una cosa per la quale lo stesso Piton provava odio e disgusto: sacrificare l'uomo che gli aveva dato tutto per una nobile causa. Era nei piani e il Preside deve averlo pregato di portarli a compimento.
Proprio per questo penso che Piton dovrebbe essere considerato un eroe e Silente un martire per la causa; se al momento non sembra è perché siamo influenzati dal pensiero di Harry, che è ancora un ragazzo e vede solo “o bianco o nero”, senza rendersi conto che nella vita esistono svariate tonalità di grigio. Vorrei ricordare che più volte Potter ha sbagliato credendo alcuni personaggi (in primis Sirius Black) colpevoli solo grazie alle apparenze; fortunatamente Harry ha la capacità di ascoltare e ritornare sui propri passi se ha sbagliato. Per concludere, perché Silente, che ha portato con sé Harry alla ricerca dell'horcrux, decide di non difendersi da Draco e di immobilizzare Harry? A mio avviso, perché voleva portare avanti quel gioco da solo con Piton, davanti a un testimone eccellente: in questo modo Harry odia Piton tanto quanto Voldemort. Riddle, in quanto legilimens, avvertirà l'odio di Potter per Piton e finalmente crederà in lui fino in fondo.
La mia opinione è che alla fine di questa terribile vicenda Draco si unirà ad Harry e ai suoi amici e riusciranno ad uccidere Voldemort grazie all'aiuto inaspettato di Piton, che sarà così riabilitato davanti a tutta la comunità magica.
 
Arringa #8 fornita da -gigaal (23/01/2006)
Tutto il processo verte su questa imputazione: il Professor Severus Piton ha o non ha ucisso il Professor Albus Silente? Se lo ha fatto, cosa di cui sembra (almeno dal testo, vedi Deduzione #177, da me prodotta) non esserci dubbio questo prova la sua devozione a Voldemort? (Pronuncerò oggi qui apertamente il suo nome in rispetto ad Albus Silente che cosi voleva e si auspicava).
L'accusa di Associazione sovversiva reiterata, ha infatti nell'omicidio del Preside la sua più grande prova. La cattiva luce che investe l'imputato da questa azione, lo renderebbe, ai nostri occhi, colpevole delle altre imputazioni; ma se egli non l'ha fatto, o se le sue intenzioni nel farlo fossero tutt'altro che quelle di porgere un servigio a Voldemort, il personaggio è posto sotto ben altra luce, ricevendo il giusto merito delle sue azioni durante gli anni ad Hogwarts.
E come le deduzioni prodotte in merito alla prova #39 (assassinio di Silente) testimoniano, questa non è soltanto una ipotesi, ma la più attendibile e verosimile delle interpretazioni dei fatti, come è concisamente espressa in Deduzione #99 (fornita da Laura di Foggia, in difesa per accusa di omicidio, su prova assassinio di Silente) e ampiamente approfondita da altri (tra cui Niky); lasciando in vero da definire dettagli sulle quali solo congetture possono essere fatte e che solo il settimo libro chiariranno. E' vero d'altra parte che questo libro è quello meno chiuso tra un'inizio e una fine, che più sa di incompiuto, di non detto (proprio perché alla fine era Silente a spiegare a Harry molte cose, ma non solo per questo) e se dobbiamo credere, come l'autrice ha sostenuto, e dimostrato nelle precedenti opere, che non le piacciono le storie che non si spiegano, di cose da dire c'è ne sono ancora (compresa la storia della mano nera di Silente alla quale egli stesso dice di voler riservare più attenzione: "Non ho tempo di spiegartelo adesso" rispose Silente. "E' una storia appassionante, e vorrei renderle giustizia", 6° Libro, Cap.4, Pag. 63). E questa a parer mio è una ulteriore prova della tesi di cui su.
D'altronde l'accusa di Abuso di Autorità, non regge di per se. Come Salvatore ci ha infatti ampiamente dimostrato con le sue osservazioni in merito all'accusa rivolta al Profesor Piton, ogni sua azione può essere interpretata in maniera a lui favorevole. E anche se così non fosse esse spesso rientrano nell' "umanità" che la Rowling, giustamente, non risparmia ad alcun personaggio. Ricordo un episodio per me particolarmente sgradevole: Grifondoro vince contro Tassorosso in una partita di cui Piton è l'arbitro, "Piton sputò per terra, carico di rancore." (1° Libro, Cap. 13, pag. 214); ecco, questa, secondo me, volgarità immotivata, a cosa altro può essere imputata. E poi non scordiamoci signori che il nostro punto di vista non è del tutto imparziale vedendo noi gli eventi per lo più attraverso gli occhi di Harry.
Cosa altro abbiamo per dubitare di Severus Piton, per dubitare di ciò che Silente pensava di lui. Niente!! Dunque riformulo la domanda: credete in un Piton, devoto al male, incarnato nella figura di Voldemort, o in un Piton devoto, molto più semplicemente, a Silente?
Niente è cambiato nei confronti di Piton, eppure niente è più lo stesso per la perdita di Silente. Questa morte lascia un posto vuoto in tutti, i personaggi che contavano su di lui e vi si appoggiavano come ad un pilastro, in tutto, quel mondo magico, con lui più grande e affascinante. Non potrò più guardare a quel mondo a quei personaggi, a Harry e a lui medesimo, nello stesso modo d'ora in poi. E anche se non mi piace la versione dell'inganno, continuo a fidarmi di Severus Piton e a sperare nelle risorse di Albus Silente!!