Imputazione #2 - Prova #16 : "Il ritorno di voldemort"
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“Ma quando lui è tornato tu non sei venuto, non sei volato da lui subito quando hai sentito il Marchio Nero bruciare…“
“Esatto. Sono tornato due ore più tardi. Sono tornato su ordine di Silente.”

“Di Silente..?” cominciò Bellatrix, indignata.
“Rifletti!” Esclamò Piton di nuovo impaziente. “Rifletti! Aspettando due ore, solo due ore, ho fatto in modo di poter rimanere ad Hogwarts come spia! Da allora, lasciando credere a Silente che tornavo dalla parte del Signore Oscuro solo perché mi era stato ordinato, ho potuto passare informazioni su Silente e sull’Ordine della Fenice! Pensaci, Bellatrix: il Marchio Nero si stava rafforzando da mesi, sapevo che lui stava per tornare, tutti i Mangiamorte lo sapevano! Ho avuto un sacco di tempo per pensare a cosa volevo fare, per progettare la mia mossa successiva, per scappare come Karkaroff, no?”
“L'iniziale disappunto del Signore Oscuro per il mio ritardo è del tutto svanito, te lo assicuro, quando ho spiegato che gli ero rimasto fedele, anche se Silente ero convinto del contrario. Sì, il Signore Oscuro credeva che io lo avessi abbandonato per sempre, ma si sbagliava".
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 34) Inserita da Ufficio Gip-Gup(B) LETTERA A



‘Vi vedo tutti, sani e immutati, con i vostri poteri intatti - che apparizione tempestiva, la vostra! - e mi chiedo... perché questa banda di maghi non è mai venuta in aiuto del suo padrone, al quale
aveva giurato eterna lealtà?’
Nessuno parlò. Nessuno si mosse tranne Codaliscia, che era a terra e continuava a singhiozzare sul braccio sanguinante.
‘E mi rispondo’ sussurrò Voldemort ‘che devono avermi creduto sconfitto, hanno pensato che fossi perduto. Sono tornati nelle file dei miei nemici, e si sono dichiarati innocenti, e ignoranti, e
stregati...
‘E poi mi chiedo: ma come hanno potuto credere che non sarei risorto? Loro, che conoscevano le misure che ho preso, tempo fa, per proteggermi dalla morte dei mortali? Loro, che avevano visto le prove dell'immensità del mio potere, ai tempi in cui ero più grande di ogni altro mago vivente?
(Harry Potter e il Calice di fuoco pag. 551) Inserita da Ida 59 LETTERA B




Fui strappato via dal mio corpo, diventai meno che spirito, meno del più miserabile fantasma... eppure ero vivo. Che cosa fossi, nemmeno io lo so... Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all'immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. E allora fui messo alla prova, e a quanto pare uno o più dei miei esperimenti funzionarono... perché non ero morto, anche se il maleficio avrebbe dovuto uccidermi.
(Harry Potter e il Calice di fuoco pag. 555) Inserita da Ida 59 LETTERA C
 
Deduzione #128 fornita da Astry di Teramo (15/01/2006)
Questa è la confessione dell’imputato che dice a Bella di aver raggiunto il Signore Oscuro appositamente con 2 ore di ritardo. In questo modo, dice, egli si è dimostrato fedele a Silente, e gli ha fatto credere di essere tornato solamente dietro suo ordine, in qualità di sua spia (di Silente) mentre, invece, è fedele a Voldemort .
Difesa
 
Deduzione #376 fornita da letizia (07/02/2006)
In riferimento alla deduzionedell' accusa n° 89, dove dice: "e capacità di legilimens di Voldemort sono più volte lodate il HP6 e HP5 mentre su quelle di Silente (pur essendo egli un grande mago) nulla si dice." Questo non è esatto. Infatti anche Silente ci dice di essere un abile leggilimes:
Libro 5 Cap 37:
"«E Kreacher le ha detto tutto questo... ridendo?» chiese con voce roca.
«Non voleva dirmelo» precisò Silente. «Ma sono un Legilimens abbastanza esperto da riconoscere una bugia e l'ho... persuaso a raccontarmi tutta la storia prima di andare all'Ufficio Misteri»."

 
Deduzione #137 fornita da Astry di Teramo (15/01/2006)
Quando chiama i suoi adepti al cimitero, Voldemort non è affatto sicuro della fedeltà di Piton anzi è intenzionato ad ucciderlo.
(Libro IV pag. 549) "Quanti avranno il coraggio di tornare quando lo sentiranno?" Sussurrò, i lucenti occhi rossi fissi alle stelle. "E quanti saranno così sciocchi da rimanere lontani?".
(Libro IV pag. 554)"E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti...tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno...la pagherà. Uno che credo mi abbia lasciato per sempre... verrà ucciso, naturalmente... e uno, il mio servo più fedele, che è già rientrato al mio servizio".
Piton quindi rischia la vita non presentandosi e lo sa perfettamente. Se fosse stato un mangiamorte, non potendo prevedere che Silente gli avrebbe chiesto di andare da Voldemort, perchè rischiare inutilmente?
Nel dubbio, avendo avuto tutto il tempo per organizzarsi come dice lui stesso a Bellatrix
(Libro VI cap 2) Io ho avuto moltissimo tempo per pensare a quel che volevo fare, per pianificare le mie mosse, per scappare come Karkaroff, non è vero?”(Karkaroff era fuggito quella notte stessa), Piton poteva benissimo allontanarsi approfittando della confusione del torneo e rispondere alla chiamata del suo padrone senza dare nell'occhio e poi tornare, il tutto senza perdere comunque il lavoro da spia a Hogwarts.
 
Deduzione #135 fornita da Astry di Teramo (15/01/2006)
Solo quando Potter torna dal labirinto, Silente e i presenti, compreso Piton, vengono a sapere che Voldemort è tornato in carne ed ossa,
(Libro IV pag. 571) Alzò la mano libera e afferrò Silente per un polso, mentre il volto del mago fluttuava, un attimo nitido, l'attimo dopo sfuocato. "E' tornato" sussurrò. "E' tornato. Voldemort"
Solo in quel momento, quindi, Silente può aver deciso di mandare Piton da Voldemort.
 
Deduzione #134 fornita da Astry di Teramo (15/01/2006)
Piton sapeva da tempo che Voldemort stava tornando, come tutti quelli che possedevano il marchio.
(Libro IV pag. 603) “E' dall’inizio dell'anno che questo Marchio ha cominciato a diventare più evidente, Anche quello di Karkaroff. Perche' crede che Karkaroff sia fuggito stanotte? Abbiamo sentito entrambi il marchio bruciare. Abbiamo capito entrambi che era tornato”.
Nonostante sapessero del suo ritorno, i mangiamorte accorsi al cimitero, non credono ai loro occhi quando vedono Voldemort in carne ed ossa.
(Libro IV pag. 550) L'aria si riempì all'improvviso del fruscio dei mantelli. Tra le tombe, dietro il tasso, in ogni angolo in ombra, si Materializzavano maghi. Erano tutti incappucciati e mascherati. E uno a uno si fecero avanti... lenti, cauti, come se non credessero ai loro occhi.
Quindi nessuno poteva immaginare realmente quello che stava succedendo
 
Deduzione #133 fornita da Astry di Teramo (15/01/2006)
Piton mente a Bellatrix quando giustifica il suo ritardo alla chiamata dicendo di aver appositamente aspettato che fosse Silente a chiedergli di andare da Voldemort. Infatti, quando sente il richiamo di Voldemort, Piton non poteva sapere quello che stava succedendo al cimitero, che Voldemort aveva riavuto il suo corpo e che in seguito Potter sarebbe tornato "vivo" a riferire a Silente del suo ritorno. In quel momento Piton non poteva sapere, quindi, che Silente due ore dopo (cioè dopo aver saputo da Potter quello che era successo al cimitero) gli avrebbe chiesto di tornare a fare la spia per lui.
Piton non risponde alla chiamata di Voldemort semplicemente perché non è più un suo Mangiamorte.