“Ma quando lui è tornato tu non sei venuto, non sei volato da lui subito quando hai sentito il Marchio Nero bruciare…“
“Esatto. Sono tornato due ore più tardi. Sono tornato su ordine di Silente.”
“Di Silente..?” cominciò Bellatrix, indignata.
“Rifletti!” Esclamò Piton di nuovo impaziente. “Rifletti! Aspettando due ore, solo due ore, ho fatto in modo di poter rimanere ad Hogwarts come spia! Da allora, lasciando credere a Silente che tornavo dalla parte del Signore Oscuro solo perché mi era stato ordinato, ho potuto passare informazioni su Silente e sull’Ordine della Fenice! Pensaci, Bellatrix: il Marchio Nero si stava rafforzando da mesi, sapevo che lui stava per tornare, tutti i Mangiamorte lo sapevano! Ho avuto un sacco di tempo per pensare a cosa volevo fare, per progettare la mia mossa successiva, per scappare come Karkaroff, no?”
“L'iniziale disappunto del Signore Oscuro per il mio ritardo è del tutto svanito, te lo assicuro, quando ho spiegato che gli ero rimasto fedele, anche se Silente ero convinto del contrario. Sì, il Signore Oscuro credeva che io lo avessi abbandonato per sempre, ma si sbagliava".
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 34) Inserita da Ufficio Gip-Gup(B) LETTERA A
‘Vi vedo tutti, sani e immutati, con i vostri poteri intatti - che apparizione tempestiva, la vostra! - e mi chiedo... perché questa banda di maghi non è mai venuta in aiuto del suo padrone, al quale
aveva giurato eterna lealtà?’
Nessuno parlò. Nessuno si mosse tranne Codaliscia, che era a terra e continuava a singhiozzare sul braccio sanguinante.
‘E mi rispondo’ sussurrò Voldemort ‘che devono avermi creduto sconfitto, hanno pensato che fossi perduto. Sono tornati nelle file dei miei nemici, e si sono dichiarati innocenti, e ignoranti, e
stregati...
‘E poi mi chiedo: ma come hanno potuto credere che non sarei risorto? Loro, che conoscevano le misure che ho preso, tempo fa, per proteggermi dalla morte dei mortali? Loro, che avevano visto le prove dell'immensità del mio potere, ai tempi in cui ero più grande di ogni altro mago vivente?
(Harry Potter e il Calice di fuoco pag. 551) Inserita da Ida 59 LETTERA B
Fui strappato via dal mio corpo, diventai meno che spirito, meno del più miserabile fantasma... eppure ero vivo. Che cosa fossi, nemmeno io lo so... Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all'immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. E allora fui messo alla prova, e a quanto pare uno o più dei miei esperimenti funzionarono... perché non ero morto, anche se il maleficio avrebbe dovuto uccidermi.
(Harry Potter e il Calice di fuoco pag. 555) Inserita da Ida 59 LETTERA C |