Imputazione #2 - Prova #48 : "Rapporti di piton con voldemort"
Prova fornita da Giovanni Remus Astry Jeysi Letizia Severus e altri
"Ero convinta che tu lo sapessi!" rispose Narcissa, respirando più liberamente "Si fida tanto di te, Severus..."
Da HP 6; pag. 38. Fornita da Giovanni. LETTERA A

"Mi dice una cosa,signore?' domandò Harry,accalorandosi di nuovo.' Perchè chiama Voldemort l'Oscuro Signore? Ho sempre sentito solo i Mangiamorte chiamarlo così'"
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag. 556) - fornita da Remus LETTERA B

..."Ti ho detto di non pronunciare il nome dell'Oscuro Signore!" Si guardarono storto. La cicatrice diede un'altra fitta, ma Harry non vi badò.........
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice pag.507) - fornita da Astry LETTERA C

Ci fu una pausa e poi Piton mormorò: “Ah… zia Bellatrix ti insegna Occlumanzia, vedo. Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo signore, Draco?”
"Non sto cercando di nascondere niente a lui, e lei che non voglio che si intrometta"
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag.297) - fornita da Niky LETTERA D

"Bugiardo" disse di nuovo la prima voce, ancor più intrisa di crudele divertimento. "Comunque non nego che le sue informazioni si sono rivelate di un valore incalcolabile. Senza di esse non avrei mai potuto architettare il nostro piano, e per questo avrai la tua ricompensa, Codaliscia. Ti permetterò di svolgere un compito che molti dei miei seguaci darebbero la mano destra per eseguire... "
"D-davvero , mio signore? Che cosa...?" Codaliscia era di nuovo terrorizzato.
"Ah, Codaliscia, non vorrai che ti sciupi la sorpresa? La tua parte verrà proprio alla fine... ma ti prometto che avrai l'onore di renderti utile come Berta Jorkins".
"Voi... voi... " la voce di Codaliscia si fece all'improvviso roca, come se gli si fosse seccata la gola. "Voi... volete... uccidere anche me?"
"Codaliscia, Codaliscia" disse la voce fredda in tono suadente, "perchè dovrei ucciderti? Ho ucciso Bertha perchè ho dovuto farlo. Non serviva più a niente dopo il mio interrogatorio, era praticamente inutile. E comunque, sarebbero circolate strane domande se fosse tornata al Ministero con la notizia che ti aveva incontrato durante le vacanze. I maghi ritenuti morti farebbero bene a non incrociare le streghe del Ministero della Magia in locande lontane... "
[CUT]
ma la voce fredda aveva ripreso a parlare, e Frank rimase dov'era, paralizzato, ad ascoltare con tutto se stesso.
"Un altro incantesimo... Il mio fedele servo ad Hogwarts... Harry Potter è praticamente già mio, Codaliscia. E' deciso. Non ci saranno altre discussioni."
(Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 15-16) - fornita da Jeysi (Integrato dall'Ufficio GIP-GUP) LETTERA E

"…E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti... tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno... la pagherà. Uno che credo mi abbia lasciato per sempre... verrà ucciso, naturalmente... e uno, il mio servo più fedele, che è già rientrato al mio sevizio..".
...CUT...
"…Si trova a Hogwarts, quel servo fedele, ed è stato grazie ai suoi sforzi che il nostro giovane amico è arrivato stasera..."
Da HP 4, pag. 554. Fornita da Letizia. LETTERA F

Piton alzò una mano per interromperla, poi puntò di nuovo la bacchetta contro la porta nascosta che dava sulle scale. Si udirono una forte esplosione ed uno squittio, seguiti dal rumore di Codaliscia che trotterellava su per le scale.
"Le mie scuse" disse Piton. "Negli ultimi tempi ha preso l'abitudine di origliare alle porte. Non so che intenzioni abbia ... Stavi dicendo, Narcissa?"
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag.31) - fornita da Severus di Brescia LETTERA G

…Sotto di lui, in una radura già immersa nell'ombra, c'era Piton ritto in piedi, ma non da solo. C'era anche Raptor. Harry non distingueva l'espressione sul suo viso, ma balbettava peggio che mai. Dovette fare uno sforzo per sentire quello che i due si stavano dicendo.
"...N-non ca-capisco pe-pe-perché hai vo-voluto che ci ve-vedessimo qui, Se-severus, con ta-tanti altri po-posti che ci sono..."
"Oh, be', non volevo farlo sapere in giro" rispose Piton in tono gelido. "In fin dei conti, è bene che gli studenti non sappiano della Pietra Filosofale".
Harry si piegò in avanti. Raptor stava borbottando qualcosa, quando Piton lo interruppe.
"Hai scoperto come si fa a mettere fuori combattimento quella bestiaccia che Hagrid ha piazzato lì dentro?"
"M-ma Severus, io..."
"Guarda che non ti conviene avermi per nemico, Raptor" disse Piton facendo un passo verso di lui.
“ Faremo presto un'altra bella chiacchierata, quando avrai avuto il tempo di pensarci su e di decidere da che parte stai".
"No-non ca-capisco che-che cosa inte…
"Lo sai benissimo, quel che intendo dire".
In quella, un gufo lanciò un forte ululato e Harry quasi cadde dall'albero. Si riprese in tempo per udire Piton che diceva:
"... quei tuoi abracadabra da quattro soldi. Io resterò ad aspettare".
"M-ma i-io n-non so..."
"Benissimo" tagliò corto Piton. "Faremo presto un'altra bella chiacchierata, quando avrai avuto il tempo di pensarci su e di decidere da che parte stai".
E così dicendo, si gettò il mantello sul capo e si allontanò a gran passi dalla radura. Ormai era quasi buio, ma Harry riuscì a scorgere Raptor, che era rimasto lì, come pietrificato.
(Harry Potter e la Pietra Filosofale pag. 215) - fornita da Linda LETTERA H
 
Deduzione #334 fornita da Silvia (06/02/2006)
Lord Voldemort è il Legilimens più abile che il mondo abbia mai conosciuto. L'ha ammesso Piton stesso nel capitolo 2 del Principe Mezzo Sangue. Questo significa che le cose che le "giustificazioni" fornite da Piton a Voldemort sul suo compartamento degli ultimi tempi devono essere veritiere. Codaliscia si sarebbe ancora di più insospettito del fatto che Piton lo cacciasse dalla stanza per poter parlare con Narcissa in privato, se fosse lì per spiarlo. Avrebbe riferito tutto a Voldemort, sappiamo benissimo tutti, che quando vuole sapere qualcosa usa ogni mezzo a sua disposizione per farlo.
 
Deduzione #312 fornita da Camille (10/02/2006)
Lettera F
Ora, dalle parole di Lord Voldemort possiamo riconoscere con semplicità che questi afferma "il mio fedele servo a Hogwarts". Non può pertanto riferirsi a Barty Crouch Jr.: si tratta di un fedele servo. Uno che è a Hogwarts da molto.
 
Deduzione #301 fornita da Filippo (29/01/2006)
Come riferito da Piton stesso in quel capitolo, Voldemort non si fida di nessuno. E' quantomeno logico che metta Codalisca alle spalle di Piton, figura centrale nella guerra quale spia sospettato di essere un doppiogiochista. Inoltre la "sfiducia" generica di Voldemort si è accentuata dalla conferma avuta dopo la sua "apparente morte", quando ha visto i suoi fedelissimi seguaci rinnegarlo, dunque nulla di strano che faccia controllare la sua spia.
 
Deduzione #277 fornita da Lunastorta di Milano (25/01/2006)
Ritengo che la prova non sia da considerarsi valida, in quanto prova semplicemente che Voi-sapete-chi aveva un servo fedele ad Hogwarts e che questo non era Severus Piton ma, come tutti sappiamo, Barty Crouch Jr. Ciò prova semplicemente che Voi-sapete-chi non era a conoscenza della fedeltà dell'imputato ma non lo scagiona dalle accuse di essere ritornato, o addirittura non aver mai abbandonato, l'organizzazione criminale dei "Mangiamorte".
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Deduzione #271 fornita da Jeysi (10/02/2006)
Lettera D

AL TUO SIGNORE.
L'imputato si riferisce forse all'oscuro signore? La difesa (#163) ha colto un particolare interessante nell'aggettivo possessivo: "TUO".
Questo sembra indicare il fatto che l'Oscuro Signore è signore solo di Draco Malfoy.
Eppure non posso non farvi notare l'aggettivo che si da l'imputato: "PRINCIPE MEZZOSANGUE", e voglio sottolineare PRINCIPE, che non può essere dovuto solo al fatto che il ramo purosangue della ua famiglia fossero i Prince. È doveroso notare quale collegamento abbia tale "grado" che Severus Piton si è autoassegnato, con la vicinanze che egli ha con Lord Voldemort, probabilmente una vicinanza così grande e forte (entrambi mezzosangue che rinnegano le origini babbane e particolarmente dotati nella magia) da potersi affiancare a Lord Voldemort (egli sembra essere il suo "braccio destro"), e permettersi di considerarsi parte di esso.
Tale espressione era anche usata dagli "amici" più fidati nelle corti dei re, che potevano permettersi di rivolgersi alle persone di "rango" inferiore usando una frase che ricorda molto quella usata dall'imputato:
"Osi forse voltare le spalle al tuo sovrano?"
Con questo concludo e lascio a voi le riflessioni.
 
Deduzione #269 fornita da Jeysi (25/01/2006)
La deduzione fornita dalla difesa, non prende atto di un piccolo particolare:
Malocchio Moody viene catturato DOPO la finale della coppa del mondo di Quidditch, quindi si presume che Lord Voldemort non sia ancora certo dell'entrata di Barty Crouch Junior a Hogwarts.
Egli è appena riapparso (seppur in un "quasi" corpo), e sembra sollevato dal fatto di avere un servitore in una posizione favorevole, ad Hogwarts.
Come può egli esprimere sollievo, senza nemmeno avere la certezza che Barty Crouch riuscirà a prendere le sembianze di Malocchio Moody ed introdursi nella sorvegliatissima scuola?
Appare chiaro il fatto che c'è già qualcuno sul luogo: l'imputato, Severus Piton, che gode della più completa fiducia di Albus Silente.
 
Deduzione #247 fornita da Vykos di Pisa (10/02/2006)
Lettera D
La prova non è utile nè all'accusa nè alla difesa.
L'imputato utilizza un modo di esprimersi comune: tra due colleghi, se uno dei due ha sgarrato, l'altro può tranquillamente dire "Hai commesso un atto scorretto verso il tuo principale", anche se il principale è nella stessa posizione per entrambi.
 
Deduzione #139 fornita da Astry di Teramo (16/01/2006)
La cicatrice di Harry brucia e da fitte sempre quando sta per succedere qualcosa che ha a che fare con Voldemort, è come un campanello d’allarme che lo avverte del pericolo.
La presenza di Piton sembra risvegliarla in più di un’occasione. Come se Piton e Voldemort fossero legati e questo legame fosse riconosciuto dalla cicatrice.
In questo caso, reagisce allo scatto di rabbia di Piton.
Il dolore, infatti, non può essere legato al fatto che Potter chiama per nome Voldemort, perché lo fa spesso e la cicatrice non gli da fitte quando lo fa.
Harry la sente bruciare quando vede Piton per la prima volta al banchetto inaugurale (Accadde all'improvviso. L'insegnante dal naso adunco guardò dritto
negli occhi di Harry, oltre il turbante di Raptor, e un dolore acuto attraversò la cicatrice sulla fronte del ragazzo.
- Libro I , pag. 122)
Il dolore coglie Harry all’improvviso appena incrocia lo sguardo di Piton.
Anche se in quel momento è presente il professor Raptor e con lui Voldemort, non si può collegare il dolore alla loro presenza, in quanto, Harry ha gia incontrato Raptor al Paiolo Magico e non ha provato nessun fastidio in quell’occasione.
Il dolore diviene più insistente durante le lezioni di Occlumanzia, i suoi amici Ron ed Hermione sospettano che siano addirittura le lezioni la causa
(“Hermione mi ha detto di seguirti” Mormorò Ron, aiutandolo a rialzarsi. “Dice che le tue difese sono deboli in questo momento, Dopo che Piton ha giocato con la tua mente... - Libro V, pag. 511)
e anche Harry ne è convinto.
(“Sono le lezioni di Piton che la fanno peggiorare” Rispose Harry. “Non ne posso più di questo dolore alla cicatrice” - Libro V, pag. 521)
Infatti non gli aveva fatto così male prima, nonostante Voldemort fosse tornato in carne ed ossa.
(Gli incontri con Piton, che già erano cominciati male, non miglioravano. Al contrario, Harry avvertiva di peggiorare ad ogni lezione. Prima di iniziare Occlumanzia, la sua cicatrice pizzicava ogni tanto, di solito di notte, o durante uno di quegli strani picchi dell’umore di Voldemort. Invece ora non la smetteva di Bruciare. - Libro V, pag. 521)
Lo scopo di Voldemort, sappiamo essere quello di entrare nella mente di Potter per poterla controllare. Mentre la cicatrice continua ad avvertire Harry del pericolo, Piton, che dovrebbe aiutarlo a chiudere la sua mente, invece la sta indebolendo permettendo a Voldemort di portare a termine il suo piano e condurlo alla profezia.

 
Deduzione #373 fornita da dario (Integrata dall'Ufficio GIP-GUP) (07/02/2006)
Cari e illustri colleghi Codaliscia ha preso la brutta abitudine di origliare alle porte stando a casa di Piton.
Ma, del resto già una volta aveva fatto la spia per Lord Voldemort, quando era il custode segreto dei Potter (Suoi amici).
Ormai odiato dai suoi vecchi amici per il suo tradimento, Codaliscia è ora un servitore del Signore Oscuro che lo manda, quale suo servo fedele (al punto tale da aver offerto anche la sua carne a Voldemort per mostragli la sua lealtà) a spiare Piton.
Evidentemente, a differenza di Silente, Voldemort non si fida di Piton.
 
Deduzione #372 fornita da Francesca di Milano (09/02/2006)
A proposito della Deduzione #269 fornita da Jeysi per l'accusa.
Voldermort sa già da Bertha Jorkins che ci sarebbe stata la coppa del mondo e che Barty Crouch JR non vede l'ora di far vedere la suo padrone quanto gli sia fedele. Ricordo che per fare la pozione polisucco ci vuole un mese ("Bertha jorkins è sparita da più di un mese, Calice di Fuoco, pg 58) e quindi Voldermort ha tutto il tempo per mettere a punto il suo piano.
Aggiungerei una considerazione personale: data l'età di Moody egli è l'obiettivo più facile da soprendere.
Inoltre Voldemort alla fine del Calice di Fuopco elenca i Mangiamorte assenti: "uno troppo vile per fare ritorno...(la pagherà). uno che credo mi abbia lasciato per sempre..verrà ucciso, naturlamente (è Piton - Voldemort non sa che egli è passato dalla parte del bene, ma non vedendolo pensa che non sia più un Mangiamorte) e uno, il mio servo più fedele, che è già rientrato al mio servizio (noi sappiamo che Piton tornerà da Voldemort per ordine di Silente solo DOPO che Voldemort ha riacquistato il suo corpo, e che dovrà faticare un bel po', perciò con questa frase Voldemort NON si riferisce a Piton, ma a Crouch Jr.
Piton richia la morte tornando da Voldemort, ricordiamo le parole di Silente: "Severus, sai cosa devo chiederti di fare. Se sei pronto...se sei in grado..." "allora buona fortuna, disse Silente, e con una traccia di preoccupazione sul viso guardò Piton scomparire silenziosamente."(Calice di fuoco pg. 606)
 
Deduzione #331 fornita da letizia di milano (10/02/2006)
Lettera D

Con la presente si andrà a dimostrare come “il fedele servo” presente ad Hogwarts cui fa riferimento più volte Voldemort sia da identificarsi assolutamente con Barthy Crouch e quindi, di conseguenza, ad invalidare questi riferimenti come prova d’ accusa per l’ imputato Severus Piton.

LIBRO IV Cap 1
‘ “…Quanto alla protezione di cui gode, sono convinto che il mio piano funzionerà….”
“…‘Per tutto il viaggio ci ho pensato e ripensato... Mio signore, la scomparsa di Bertha Jorkins non passerà a lungo inosservata, e se andiamo avanti, se faccio un incantesimo...’
Se? Se seguirai il piano, Codaliscia, il Ministero non dovrà mai sapere che qualcun altro è scomparso
(qui si riferisce chiaramente all' intenzione di rapire Moody).Lo farai con calma, senza creare scompiglio… “.
A questo punto quindi, è vero che Moody non è ancora stato rapito, ma Voldemort ha già escogitato il piano che prevede di rapirlo e di sostituirlo con il suo “fedele servo”, Barthy Crouch ; per questo dice:
‘ “ .. Non ti sto chiedendo di farlo da solo. Per allora, il mio fedele servo ci avrà raggiunto…”.

e ancora:
LIBRO IV Cap 33
‘ “…’Allora, come fare per catturarlo?Be'... ma usando le informazioni di Bertha Jorkins, naturalmente. Usando il mio fedele Mangiamorte, di stanza a Hogwarts, per assicurarmi che il nome del ragazzo venisse inserito nel Calice di Fuco…”.
Da quest’ ultima citazione poi, si capisce chiaramente, perché è Voldemort stesso a dircelo, che il “fedele mangiamorte” a cui fa riferimento è colui a cui era stato affidato il compito di inserire il nome di Harry nel Calice di Fuoco e noi sappiamo, per sua stessa ammissione, che tale persona è Barthy Crouch
“ …Chi ha messo il tuo nome nel Calice di Fuoco, sotto il nome di una scuola diversa? Io...”(LIBRO IV Cap 35)

A conferma di ciò altre due citazioni:
LIBRO IV Cap 35
‘1. “…‘Nessuno ha mai scoperto che eri ancora vivo?’ chiese piano Silente. ‘Nessuno lo sapeva tranne tuo padre e l' elfa domestica?’
‘Sì’ rispose Crouch, sbattendo di nuovo le palpebre. ‘Una strega dell 'ufficio di mio padre. Bertha Jorkins. …”.

LIBRO IV Cap 33
‘2. “…E Bertha Jorkins, che avrebbe potuto rovinare tutto, si rivelò invece un dono superiore ai miei più folli sogni...
‘Mi disse che il Torneo Tremaghi si sarebbe tenuto a Hogwarts quest' anno. Mi disse che sapeva di un Mangiamorte fedele che avrebbe avuto una gran voglia di aiutarmi (vd. Cit.1- sapeva di Barthy), se solo fossi riuscito a mettermi in contatto con lui….”


Bertha aveva scoperto che Barthy Jr era ancora vivo: poi viene catturata da Codaliscia ed il Signore Oscuro, lavorando sulla sua memoria, riesce a sapere sia di Barthy che del torneo Tre Maghi. A questo punto incomincia a progettare il piano che prevede il rapimento di Moody e l' inserimento del suo fedele servo ad Hogwarts

 
Deduzione #263 fornita da Fabrizio, modificata da Ufficio Gip-Gup (S) (31/01/2006)
Il professor Piton utilizza l'aggettivo possessivo tuo riferito a Draco, non nostro.
Nel rinnegare apertamente Voldemort come padrone, dimostra chiaramente di volersi allontanare dai Mangiamorte e da ciò che rappresentano. E' evidente che non vi aderisca pienamente ed incondizionatamente come da giovane. Tuttavia il suo passato da Mangiamorte non deve portarci ad evere pregiudizi nei suoi confronti e dobbiamo analizzare il suo comportamento con più razionalità, valutando tutti gli elementi a carico e a difesa, liberi da pregiudizi.
 
Deduzione #260 fornita da Cristina di Milano (24/01/2006)
Alla luce dei fatti sopravvenuti dopo tale conversazione, ritengo che il "Servo a Hogwards"possa essere identificato con Barty Crouch Jr., all'epoca presente nella scuola di magia e stregonmeria sotto le sembianze di Alastor "Malocchio" Moody.
Di conseguenza è mia personale convinzione ritenere Severus Piton innocente.
 
Deduzione #188 fornita da Niky (19/01/2006)
Le parole di Piton possono essere riferite solo a Voldemort.
Non è sostenibile la tesi dell'accusa, secondo la quale Piton nel dire "Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo signore, Draco?”, intenda parlare di se stesso.
E' indubbio che il professor Piton pretenda che tutti i suoi allievi, indipendentemente dalla Casa di appartenenza, lo chiamino "signore".
"Signore", infatti è un appellativo che gli studenti di Hogwarts utilizzano con i propri professori quando vogliono mostrare loro particolare deferenza o rivolgersi loro in tono particolarmente formale.
Il professor Piton pretende di essere chiamato "signore" dagli alunni,proprio perchè tiene molto al rispetto della forma e delle regole, durante le sue lezioni.
Per lo stesso motivo, come sappiamo, si rivolge spesso a loro usando il medesimo termine (ad esempio, chiama Hermione "signorina Granger").
Ciò accade in tutti e sei i libri.
Ma, mai, in nessun libro, Piton pretende che uno dei suoi studenti,nemmeno tra i Serpeverde, lo chiami "mio signore", nè mai un allievo lo chiama così.
Se proprio Piton desiderasse essere chiamato con un appellativo particolare dai Serpeverde, allora si farebbe chiamare direttore, essendo a capo della loro Casa.
Non è poi affatto vero che Draco, per il solo fatto di essere a conoscenza del Voto, consideri Piton come un "comandante in carica" o sia disposto a considerarlo tale in futuro.
Lungi dall'obbedire a Piton, Draco fa di tutto per nascondergli i propri piani e gli intima di non immischiarsi.
In tale occasione, anzi, Draco per la prima volta in sei anni, tratta il professore in modo irrispettoso ( Harry premette l'orecchio contro la serratura... Che cosa era successo perchè Malfoy si rivolgesse a Piton in quel modo... Piton verso il quale aveva sempre mostrato rispetto e perfino ammirazione? HP 6; pag. 297-298).
E' impensabile che, in una situazione simile, Piton intenda indicare se stesso dicendo "al tuo signore".
Se tutto ciò non bastasse, è Draco in persona a dirci che Piton sta parlando di Voldemort.Il giovane Malfoy, infatti, risponde alla domanda del professore con le seguenti parole: "Non sto cercando di nascondere niente a lui, e lei che non voglio che si intrometta" (HP 6; pag.297).
Chiarito ogni dubbio a questo riguardo, rimane quanto meno curioso che Piton utilizzi "tuo" al posto di "nostro".

 
Deduzione #169 fornita da Bia (17/01/2006)
(contro deduzione 139)
E' falso che la reazione di Harry, durante il banchetto in sala grande, sia da imputare a Piton piuttosto che a Raptor. E', anzi, vero il contrario: la cicatrice fa male per la vicinanza di Voldemort (nel corpo di Raptor) e non per lo sguardo di Piton. Durante l'incontro al Paiolo Magico, avvenuto lo stesso giorno in cui Harry è andato alla Gringott, non c'è stata alcuna manifestazione perchè il Professor Raptor, all'epoca, non era ancora posseduto. Voldemort ha posseduto Raptor dopo il fallimento della rapina alla Gringott e, quindi, almeno un giorno dopo l'incontro con Harry ("Quando ho fallito il colpo alla Gringott lui ne è stato molto dispiaciuto. Mi ha punito... Ha deciso di tenermi sotto più stretta sorveglianza..."
La voce di Raptor si spense. A Harry tornò in mente la gita a Diagon Alley... Come aveva potuto essere tanto stupido? Era proprio lì che quel giorno aveva visto Raptor e scambiato una stretta di mano con lui al Paiolo magico.
CUT
La voce stridula parlò di nuovo.
"Fammi parlare con lui... faccia a faccia..."
"Padrone, ma voi non ne avete la forza!"
"Certo che sono abbastanza forte... per questo".
Harry provò la stessa sensazione di quando il Tranello del Diavolo lo aveva inchiodato dove si trovava. Non riusciva a muovere
un muscolo. Pietrificato, guardò Raptor che gli si avvicinava e incominciava a svolgersi il turbante. Che cosa voleva fare? Il turbante cadde a terra. Senza quel copricapo, la testa di Raptor sembrava stranamente piccola. Poi lentamente, Raptor fece dietro-front.
Harry avrebbe voluto urlare ma non riuscì a emettere alcun suono.
Nel punto dove normalmente avrebbe dovuto trovarsi la nuca del professore, c'era un volto, il volto più orrendo che Harry avesse mai visto.
Libro 1, pag. 276-278)

 
Deduzione #163 fornita da Niky (17/01/2006)
Il professor Piton sta discutendo con Draco Malfoy, quando si accorge che il ragazzo sta usando l’occlumanzia per nascondergli i propri pensieri e pronuncia questa frase. Si noti che l’imputato non dice: “al Padrone”, o “al nostro Padrone”, o semplicemente “a Lui”, oppure “al Signore Oscuro”. Tutti modi di dire volti ad includere egli stesso tra gli attuali i seguaci fedeli a Voldemort, indicando che quest’ultimo è anche il suo padrone.
No! L’imputato dice: “al TUO signore”, intendendo con tutta evidenza che Voldemort è il signore di Draco e solo di Draco.
 
Deduzione #150 fornita da kim riddle (integrato da ufficio GIP-GUP) di montalto dora (17/01/2006)
Il bruciore della cicatrice non è necessariamente dovuto alla presenza di Severus Piton (Snape in inglese). Più volte è affermato che la cicatrice è un contatto con Voldemort e, in particolare, brucia quando quest'ultimo prova delle forti emozioni. Infatti Harry Potter è stato afflitto da tale reazione più volte e, in buona parte dei casi, in assenza dell'imputato. Che la cicatrice abbia reagito in contesti in cui era presente anche Piton, deve ritenersi una mera casualità