“Dunque, l’Occlumanzia. Come ti ho detto nella cucina del tuo caro padrino, questa branca della magia chiude la mente alle intrusioni e alle influenze esterne”.
“ E perché il professor Silente crede che ne abbia bisogno, signore?” domandò Harry, guardando Piton dritto negli occhi e chiedendosi se avrebbe risposto.
Piton ricambiò lo sguardo per un momento, poi disse, sprezzante: “Dovresti esserci arrivato anche tu, a questo punto, Potter. L’Oscuro Signore è molto abile nella Legilimanzia…”
“Che cos’è? Signore?”
“E’ la capacità di estrarre e mozioni e ricordi dalla mente di un’altra persona…”
“Sa leggere il pensiero?” chiese in fretta Harry, sentendo confermare le sue peggiori paure
“Tu non hai acume, Potter” rispose Piton, con i neri occhi che scintillavano. “Non capisci le sfumature. E’ uno dei difetti che ti rende un pozionista così scadente”.
Piton fece una pausa prima di continuare, a quel che pareva per assaporare il gusto di insultare Harry.
“Solo i Babbani parlano di ‘lettura del pensiero’ I pensieri non sono un libro che si possa aprire ed esaminare a piacimento. Non sono incisi all’interno del cranio in modo che qualunque intruso possa leggerli. La mente è qualcosa di complesso e stratificato, Potter… o perlomeno, la maggior parte delle menti lo sono”. Sorrise, beffardo. “E’ comunque vero che chi padroneggia la Legilimanzia è in grado, in condizioni particolari, di scavare nella mente delle sue vittime e interpretare correttamente ciò che vi trova. L’Oscuro Signore, per esempio, sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo. Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto”.
Checchè ne dicesse Piton, a Harry la Legilimanzia sembrava proprio la lettura del pensiero, e non gli piaceva affatto.
“Quindi lui potrebbe sapere che cosa stiamo pensando ora? Signore?”
“L’Oscuro Signore si trova ad una considerevole distanza e le mura e i terreni di Hogwarts sono protetti da molti incantesimi antichi che garantiscono l’incolumità fisica e mentale di coloro che vi abitano” rispose Piton. “Il tempo e lo spazio sono importanti nella magia, Potter. Il contatto visivo è spesso essenziale per la Legilimanzia”.
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pagg.500-501) Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA A
« È vero » ammise Silente in tono di scusa. « Ma vedi... è necessario cominciare dalla tua cicatrice. Perché quando ti riunisti al mondo magico fu subito chiaro che la mia intuizione era giusta, e che la cicatrice ti avvertiva dell'avvicinarsi di Voldemort e dello scatenarsi delle sue emozioni».
«Lo so» mormorò Harry stancamente.
«E la tua capacità di individuare la presenza di Voldemort anche quando si nasconde, e di conoscerne le emozioni più violente, è aumentata da quando Voldemort è tornato nel suo corpo e ha riacquistato in pieno i suoi poteri».
Harry non si prese nemmeno la briga di annuire. Sapeva già tutto.
«Negli ultimi tempi» proseguì Silente, «ho cominciato a temere che Voldemort potesse rendersi conto di questo legame. Infatti, com'era inevitabile, a un certo punto sei entrato così a fondo nei suoi pensieri che lui ha avvertito la tua presenza. Mi riferisco, è ovvio, alla notte dell'attacco contro il signor Weasley».
"Sì, Piton me l'ha detto" borbottò Harry.
«Il professor Piton» lo corresse pacato Silente. «Non ti sei chiesto perché non sono stato io a spiegartelo? Perché non sono stato io a insegnarti Occlumanzia? Perché per mesi non ti ho quasi degnato di uno sguardo? »
Hany alzò gli occhi. Si accorse che Silente era triste e stanco. "Sì" mormorò. «Sì, me lo sono chiesto ».
«Vedi» riprese Silente, «ero convinto che ben presto Voldemort avrebbe tentato di penetrare nella tua mente per manipolare i tuoi pensieri, e non intendevo offrirgli altri incentivi. Di sicuro, se si fosse reso conto che il nostro rapporto era - o era stato - più stretto di quello fra preside e studente, avrebbe cercato di servirsi di te per spiarmi. Temevo che ti usasse, Harry, che si impadronisse di te. E credo di aver avuto ragione, perché le rare volte che io e te ci siamo trovati in stretto contatto mi è parso di scorgere la sua ombra fremere dietro i tuoi occhi... »
Harry ricordò la sensazione che un serpente assopito si risvegliasse in lui ogni volta che incrociava lo sguardo di Silente.
«E come ha dimostrato stanotte, lo scopo di Voldemort non era la mia distruzione, ma la tua. Quando ti ha posseduto per un attimo, poco fa, sperava che ti avrei sacrificato nella speranza di ucciderlo. Per questo, vedi, ho tentato di tenerti a distanza: per proteggerti. L'errore di un vecchio... »
Trasse un profondo sospiro. Harry sentiva le sue parole scorrergli addosso. Fino a pochi mesi prima avrebbe dato qualunque cosa per sapere tutto, ma ormai non aveva senso, davanti alla voragine che la perdita di Sirius aveva spalancato dentro di lui: più niente aveva importanza...
« Sirius mi ha detto che la notte dell'attacco ad Arthur Weasley avevi sentito Voldemort risvegliarsi dentro di te, e ho capito subito che i miei peggiori timori erano giustificati: Voldemort si era reso conto di poterti usare. Così, nel tentativo di armarti contro i suoi assalti mentali, ho chiesto al professor Piton di darti lezioni di Occlumanzia ».
Da HP5, cap. 37; pag. 765-766. Inserita da Niky.> LETTERA B
«Allora sarai una facile preda per l'Oscuro Signore! » gridò Piton. « Gli sciocchi che portano il proprio cuore con orgoglio sul bavero, che non riescono a controllare le emozioni, che si crogiolano nei ricordi tristi e si lasciano provocare così facilmente … gente debole, in altre parole ... non hanno alcuna possibilità contro il suo potere! Entrerà nella tua mente con una facilità inverosimile Potter! »
« Io non sono debole » disse Harry a voce bassa, mentre la furia montava così rapida che avrebbe potuto aggredire Piton da un momento all'altro.
«Allora dimostralo! Controllati! » sbottò Piton. « Misura la rabbia, disciplina la mente! Proviamo di nuovo! Preparati! Legilimens! »
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag 507) Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA C
«Devi sgombrare la tua mente da ogni emozione tutte le notti prima di dormire; svuotala, rendila piatta e calma. Hai capito? »
«Si» rispose Harry, che ascoltava appena.
« E ti avverto, Potter... lo capirò, se non ti sei esercitato... »
(Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag 556) Inserita da Ida59 di Vigevano LETTERA D
« Legilimens! »
Stava correndo lungo il corridoio dell'Ufficio Misteri, davanti alle pareti di pietra, alle torce accese... la porta nera si faceva sem¬pre più grande; lui correva così forte che ci avrebbe sbattuto contro, era a pochi metri e vedeva la striscia di debole luce azzurra...
La porta si era aperta! Era entrato, finalmente, in una stanza circolare con pareti e pavimento neri, illuminata da candele con la fiamma azzurra, e c'erano molte altre porte intorno... ma qual era quella giusta...?
«POTTER!»Harry aprì gli occhi. Era di nuovo disteso sulla schiena, senza alcun ricordo di come ci era finito; stava ansimando, come se avesse davvero corso lungo il corridoio dell'Ufficio Misteri, avesse davvero oltrepassato la porta nera e trovato la stanza circolare.
« Spiegati! » esclamò Piton, torreggiando su di lui, furioso.« Io... non so che cos'è successo » disse sinceramente Harry, alzandosi. Aveva un bozzo sulla nuca, dove aveva sbattuto, e si sentiva febbricitante. « Non l'avevo mai visto prima. Gliel'ho detto, ho sognato la porta... ma non si era mai aperta... »
« Non ti impegni abbastanza! »
Per qualche motivo Piton sembrava più arrabbiato adesso che due minuti prima, quando Harry aveva visto i suoi ricordi.
« Sei |
Accusa |
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Deduzione #516 fornita da Rasputin (02/06/2006) |
Appurato che l'occlumanzia è più forte della legilimanzia, come potrebbe questo fatto scagionare l'imputato dall'essere un Mangiamorte?
Severus Piton è uno studioso che conosce bene la magia, compresa l'arte dell'occlumanzia.
Ma per quanto ne sappiamo è probabile che Piton sfrutti la sua conoscenza della materia per far credere a Silente di essere in grado di nascondere i propri pensieri a Voldemort, quando in realtà non ne ha nessun bisogno.
D'altra parte se Piton non avesse trovato la scusa dell'occlumanzia, Silente non gli avrebbe confidato i segreti dell'Ordine, per paura che Voldemort potesse scoprirli. Così invece, vantando doti da "super occlumante", ha accesso ad ogni mossa dei nemici.
Silente dimostra ancora una volta superficialità nei propri giudizi. Essendo infatti Voldemort il più grande Legilimante esistente, nessuno tranne lui può sapere fino a che punto può spingersi la sua abilità! Però Silente si fida ciecamente delle capacità come occlumante di un mago come Piton, che pur essendo preparato, è comunque giovane e molto meno esperto di tanti altri. Al punto che persino Harry Potter riesce a infrangerne le barriere durante una lezione di occlumanzia!
Sappiamo inoltre che esistono molti altri metodi per estorcere informazioni, non ultima la pozione Veritaserum (e la più babbana tortura...).
Credete davvero che dopo aver detto e pensato: “E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti… tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno… la pagherà. Uno credo mi abbia abbandonato per sempre… verrà ucciso naturalmente…” (HP4 pag. 554), Voldemort si sia limitato a frugare un po' nella mente di Piton senza fargli un terzo grado di tutto rispetto, magari con l'ausilio del Veritaserum?
Piton non lo dice esplicitamente ma dice a Bellatrix: “Credi davvero che il Signore Oscuro non mi abbia rivolto tutte queste domande una per una? E credi davvero che se non fossi riuscito a dargli delle risposte soddisfacenti sarei qui seduto a parlare con te?” (HP6 pag 32).
L'accusa ritiene molto improbabile che un mago astuto e crudele come Voldemort si lasci infinocchiare per anni da un novellino come Piton. La verità, molto più banale delle fantasiose teorie della difesa, è che Piton è un Mangiamorte e la sua mente è un libro aperto per l'Oscuro Signore.
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Difesa |
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Deduzione #544 fornita da Niky (28/06/2006) |
In relazione alla lettera B.
E' interessante notare che Silente spiega chiaramente di non aver voluto dare personalmente lezioni di Occlumanzia a Harry perchè temeva che Voldemort, attraverso il ragazzo, potesse spiare nella sua mente.
Però il Preside non ha problemi nel farlo fare a Piton.
Segno evidente che Silente si fida ciecamente delle grandi capacità di occlumante dell'imputato e confida in lui come propria spia.
Oltre a mostraci fino a che punto Silente si fidi di Piton, poi, questa prova ci deve far ulteriormente riflettere sul fatto che Piton mente spudoratamente quando dice a Bellatrix: "Pensi che si sbagli? (si riferisce a Voldemort n.d.Niky) O che in qualche modo io l’abbia ingannato? Che mi sia preso gioco del Signore Oscuro, il mago più grande, il Legilimens più abile che il mondo abbia mai conosciuto?" (Prova n. 37, lettera A, imputazione 2).
E' del tutto evidente che Piton è capace di ingannare Voldemort (si veda anche le deduzioni n. 522 e 294, rispettivamente di Snappyfan e Ida59, in relazione a questa stessa prova, lettera A).
Ma perchè mentire a Bellatrix e addirittura a Voldemort se è un Mangiamorte?
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Deduzione #519 fornita da Ida59 (03/06/2006) |
CONTRO LA DEDUZIONE 516 DI RASPUTIN
In merito alle torture babbane
Al posto delle torture babbane i maghi usano la più efficace Cruciatus.
Perchè mai Piton non dovrebbe essere in grado di resistere a lungo alla Cruciatus?
I genitori di Neville, quando erano probabilmente molto più giovani e "pivellini" di Piton, hanno saputo resistere alla Cruciatus così a lungo da subire la nefasta conseguenza della pazzia.
Perché non dovrebbe poter resistere anche Piton che è un mago nella sua piena maturità e chiaramente molto potente (si vedano anche tutti gli incantesimi inventati quando ancora era un ragazzo, il Principe Mezzosangue). Non credo che, nel dubbio sulla fedeltà o meno di Piton, Voldemort voglia veramente correre il rischio di portare alla pazzia quello che potrebbe anche essere un fedele mangiamorte ed utile spia.
Certo, Voldemort avrà torturato a lungo Piton quando è tornato da lui, ma nessuno può escludere che Piton abbia resistito alle torture e sia riuscito a mantenere pienamente efficace lo schermo dell’occlumanzia (come già precedentemente spiegato nella mia deduzione 294).
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Deduzione #294 fornita da Ida59 di Vigevano (02/02/2006) |
Previo approfondimento dei concetti di Legilimanzia e Occlumanzia, intendo dimostrare che Piton utilizza l’Occlumanzia esclusivamente contro Voldemort perché Silente non gli da’ alcuna possibilità di farlo contro se stesso .
Definizione di Legilimanzia
L'arte magica tramite la quale è possibile estrarre emozioni e ricordi dalla mente di un'altra persona (HP5 pag 500)
Definizione Occlumanzia.
Occlumanzia di base: l'arte magica con la quale ci si può opporre alla Legilimanzia, impedendo al legilimante di "leggere" nella propria mente. In questo caso il Legilimante, però, si accorge che l'altra persona gli si oppone, e può quindi anche legittimamente sospettare che l'altro stia mentendo.
Occlumanzia di livello elevato: un ottimo occlumante è in grado di mentire davanti ad un ottimo legilimante perché "è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto." (HP5 pag 501).
Ciò significa che in questo caso il Legilimante non si accorge che l'altra persona gli si oppone, anzi crede di "leggere" liberamente nella sua mente e, conseguentemente, è sicuro che l'altro stia dicendo la verità proprio perché ne riceve conferma controllandogli nella mente.
E' questo che fa Piton con Voldemort se è una spia dell’Ordine (oppure che potrebbe fare con Silente se Piton fosse ancora un Mangiamorte): dice la menzogna e permette a Voldemort di verificare nella sua mente, dove Voldemort troverà conferma che la "bugia" corrisponde alla "verità", nel senso che è correttamente supportata dai giusti ricordi ed appropriate emozioni.
Dimostrazione che l’occlumanzia è un’arte magica più forte della Legilimanzia
All’interno del mondo dei maghi è lecito supporre che l’occlumanzia sia un’arte magica più potente della Legilimanzia. Se fosse vero il contrario, infatti, la convivenza civile sarebbe resa molto difficile dalla possibilità di leggere sempre e comunque nella mente altrui e solo gli occlumanti più bravi potrebbe mantenere una certa privacy.
La dimostrazione che basta poco per occludere la mente ed opporsi addirittura a Voldemort è data dal fatto che a Harry viene insegnata l’Occlumanzia: se fosse inutile contro Voldemort non avrebbero cercato di insegnargliela. Ma se l’Occlumanzia che Harry avrebbe potuto imparare, se solo si fosse data pena di farlo, poteva proteggerlo da Voldemort, questa è la lampante dimostrazione che un Occlumante, anche scarso, può sempre opporsi ad un Legilimante anche molto bravo. Certo, il Legilimante si renderà perfettamente conto che l’Occlumante gli si sta opponendo.
Questo potrebbe essere il motivo per cui Silente non ha letto nella mente del falso Malocchio nel 4° libro: Moody gli ha occluso la mente e questa era una reazione assolutamente normale per il vecchio Auror e Silente non ha ritenuto opportuno insistere.
Ecco alcune ulteriori dimostrazioni tratte direttamente dai libri.
Piton non può leggere i pensieri di Draco, ma si accorge perfettamente che lui gli occlude la mente.“… Non mi guardi così! Lo so cosa sta cercando di fare, non sono stupido, ma non funzionerà… io la posso fermare!”
Ci fu una pausa e poi Piton mormorò: “Ah… zia Bellatrix ti insegna Occlumanzia, vedo. Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo signore, Draco?” (HP6 pag 297)
Silente non può leggere dentro a Lumacorno se questo gli si oppone. Forse potrebbe farlo con la violenza, ma non lo reputa utile.
“Ma, signore” obiettò, mantenendo il tono più rispettoso possibile, “lei non ha bisogno di me… potrebbe ricorrere alla Legilimanzia… o al Veritaserum…”
“Il professor Lumacorno è un mago estremamente capace, e si aspetta entrambe le cose” rispose Silente. “E’ molto più abile in Occlumanzia del povero Orfin Gaunt, e mi stupirei se non avesse portato con sé un antidoto al Veritaserum fin da quando l’ho costretto a consegnarmi questa parodia di un ricordo.
“No, credo che sarebbe sciocco cercare di estrarre con la forza la verità dal professor Lumacorno, e potrebbe rivelarsi più dannoso che utile; io non desidero che se ne vada da Hogwarts.” (HP6 pag 341).
Voldemort legge dentro Berta ma le rovina irrimediabilmente la mente:
‘Codaliscia, Codaliscia’ disse la voce fredda in tono suadente, ‘perché dovrei ucciderti? Ho ucciso Bertha perché ho dovuto farlo. Non serviva più a niente dopo il mio interrogatorio, era praticamente inutile
CUT
Codaliscia borbottò qualcosa così piano che Frank non riuscì ad afferrarlo, ma sentì che il secondo uomo rideva: una risata del tutto priva di allegria, fredda come le sue parole.
‘Avremmo potuto modificarle la memoria? Ma gli Incantesimi di Memoria possono essere infranti da un mago potente, come ho dimostrato quando l'ho interrogata. Sarebbe stato un insulto alla sua memoria non usare le informazioni che le ho estorto, Codaliscia’(HP 4 – pag. 16)
E Bertha Jorkins, che avrebbe potuto rovinare tutto, si rivelò invece un dono superiore ai miei più folli sogni... perché - certo, fu necessario esercitare un po' di persuasione - divenne un'autentica miniera di informazioni. ‘Mi disse che il Torneo Tremaghi si sarebbe tenuto a Hogwarts quest'anno. Mi disse che sapeva di un Mangiamorte fedele che avrebbe avuto una gran voglia di aiutarmi, se solo fossi riuscito a mettermi in contatto con lui. Disse molte cose... ma gli strumenti che usai per esercitare l'Incantesimo della Memoria su di lei erano potenti, e quando le ebbi strappato tutte le informazioni utili, la sua mente e il suo corpo erano entrambi irreparabilmente rovinati. Ormai era servita al suo scopo. Non potevo possederla. Me ne liberai’ (HP 4 – pag. 557)
Aveva catturato Bertha Jorkins in Albania. L'aveva torturata. E lei gli aveva detto molte cose. Gli aveva detto del Torneo Tremaghi. Gli aveva detto che Moody, l'anziano Auror, avrebbe insegnato a Hogwarts. La torturò finché non spezzò l'Incantesimo della Memoria che mio padre aveva scagliato su di lei. (HP 4 – pag. 584)
Piton è indubbiamente un ottimo Occlumante, probabilmente anche superiore a Silente.
Infatti il Preside lo delega a insegnare Occlumanzia a Harry perché teme che Voldemort, tramite Harry stesso, possa spiare nella propria mente (di Silente). Ma sembra non temere che Voldemort possa fare lo stesso con Piton, probabilmente perché sa che Piton, superiore a lui come Occlumante, è perfettamente in grado di mentire a Voldemort, il migliore Legilimante del mondo.
HP5 pag 497 (parla Lupin) “So che non ti piace Piton, ma è un Occlumante straordinario e tutti noi, compreso Sirius, vogliamo che impari a proteggerti, quindi lavora sodo, d'accordo?”
HP6 pag 556 “Piton è un occlumante molto abile” osservò Lupin con voce stranamente aspra. “L’abbiamo sempre saputo”
"L’Oscuro Signore, per esempio, sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo. Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto”. HP5 pag 501
Il tono che invece Piton usa con Bellatrix, quando gli dice di non essere in grado di prendere in giro Voldemort ha infatti un’aria estremamente canzonatoria, come è in generale tutta la conversazione con la Mangiamorte.
Silente è un buon legilimante, ma non è il migliore del mondo che è, invece, Voldemort
HP5 pag 769 “Non voleva dirmelo” precisò Silente. “Ma sono un Legilimens abbastanza esperto da riconoscere una bugia e l'ho... persuaso a raccontarmi tutta la storia prima di andare all'Ufficio Misteri”.
HP6 pag 337 “Sì, ma ci è voluta una bella dose di abile Legilimanzia per estorceglielo” ribattè Silente, “e perché qualcuno avrebbe dovuto scavare più a fondo nella mente di Orfin quando aveva già confessato il delitto? ...CUT… “Gli estrassi questo ricordo |
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