Imputazione #3 : Abuso di autorità
Che l’imputato, nella sua veste di insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, in diverse occasioni e sotto l’apparenza di legittime punizioni scolastiche, ha aggredito e percosso minori verso i quali egli era in loco parentis (faceva le veci dei genitori), con l’utilizzo di vari mezzi magici e/o materiali e/o psicologici, provocando rilevanti danni fisici e/o psicologici ai suddetti minori.
 
Prova #172 : Metodi di insegnamento di piton - fornita da Ida (tratta da: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pag: varie)

"Come potete vedere, stiamo tenendo le bacchette nella posizione regolamentare di combattimento" commentava Allock per la folla che assisteva in silenzio. "Al tre, ci lanceremo i primi incantesimi.
Nessuno dei due mirerà a uccidere, naturalmente".
"Non ne sarei tanto sicuro" mormorò Harry vedendo Piton digrignare i denti.
"Uno... due... tre..."
Entrambi sollevarono la bacchetta in alto puntandola poi sulla spalla dell'altro.
Piton gridò: "Expelliarmus!" Ci fu un accecante bagliore di luce scarlatta e Allock fu scaraventato a gambe all'aria: volò all'indietro giù dal palco e sbatté contro la parete, su cui si accasciò, finendo a terra.

CUT

"Ecco fatto!" disse mentre tornava sul palco barcollando. "Questo era un Incantesimo di Disarmo... come potete vedere, ho perso la bacchetta magica... ah, grazie signorina Brown. Sì, ottima idea davvero, mostrargli questo, professor Piton, ma non se la prenda se le dico che le sue intenzioni erano molto evidenti. Avrei potuto fermarla in qualsiasi momento. Ma ho pensato che fosse più istruttivo che i ragazzi vedessero..."
Harry Potter e la camera dei segreti - pag. 172

« Bene» disse Harry quando Hermione si fu seduta di nuovo, «cominciamo? Pensavo che la prima cosa da fare sia l'Expelliarmus, l'Incantesimo di Disarmo. So che è una cosa abbastanza elementare, ma io l'ho trovato molto utile... »
« Oh, per favore» disse Zacharias Smith, alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia. «Non credo che l'Expelliarmus ci aiuterà contro Tu-Sai-Chi, non ti pare? »
« lo l'ho usato contro di lui» rispose Harry pacato. «Mi ha salvato la vita, in giugno ».
Harry Potter e l’Ordine della Fenice - pag 375 - fornita da Ida59. LETTERA A




(Parla Allock) "Basta con le dimostrazioni! Ora io passo in mezzo a voi e formerò delle coppie. Professor Piton, se vuole aiutarmi..."
Così fecero. Allock abbinò Neville con Justin Finch-Fletchley, ma Piton si diresse immediatamente verso Harry e Ron.
"Credo sia ora di separare la squadra del cuore" disse con tono maligno. "Weasley, tu starai con Finnigan. Quanto a Potter..."
Harry si mosse automaticamente verso Hermione.
"No, non penso proprio!" disse Piton con un sorriso glaciale.
"Venga qui, signor Malfoy. Vediamo cosa è capace di fare del famoso Potter. E lei, signorina Granger... lei può andare con la signorina Bulstrode".
Harry Potter e la camera dei segreti - pag. 172-3- fornita da Ida59. LETTERA B



"Per tua norma e regola, Potter, asfodelo e artemisia insieme fanno una pozione soporifera talmente potente da andare sotto il nome di Distillato della Morte Vivente. Un bezoar è una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da molti veleni. Per quanto riguarda l'Aconitum napellus e l'Aconitum lycoctonum, sono la stessa pianta, nota anche con il semplice nome di aconito.
Harry Potter e la Pietra Filosofale – pag. 131

Per evitare quello spettacolo irritante, Harry si chinò sul libro del Principe Mezzosangue e voltò alcune pagine con inutile energia.
Ed ecco la lì, scarabocchiata attraverso una lunga lista di antidoti.'Ficcagli un bezoar in gola'.
Harry fissò le parole per un istante. Una volta, molto tempo prima, non aveva sentito parlare di bezoar? Piton non l'aveva nominato nella primissima lezione di Pozioni? 'Una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da molti veleni'.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue – pag. 346 - fornita da Ida59. LETTERA C





…Qualche paiolo più in là, Neville era nei guai. Le lezioni di Pozioni gettavano sempre Neville nel panico; era la materia in cui andava peggio, e il terrore che gli incuteva il professor Piton non faceva che peggiorare le cose. La sua pozione, che sarebbe dovuta essere di uno splendente verde acido, era diventata...
"Arancione, Paciock" disse Piton, pescandone un po' con il mestolo e facendola colare di nuovo nel calderone, in modo che tutti vedessero. "Arancione. Dimmi, ragazzo, non ti entra proprio niente in quel testone? Non mi hai sentito quando ho detto che bastava una sola milza di gatto? Non ho detto che bastava una spruzzata di succo di sanguisuga? Che cosa devo fare perché tu capisca, Paciock?"
Neville era rosso e tremava tutto. Sembrava sul punto di piangere."La prego, professore" disse Hermione, "per favore, mi permetta di aiutare Neville a sistemare le cose..."
"Non ricordo di averti chiesto di esibirti, signorina Granger" disse Piton gelido, e Hermione diventò rossa come Neville. "Paciock, alla fine della lezione daremo un po' della pozione al tuo rospo e staremo a vedere che cosa succede. Forse così imparerai a fare le cose per bene".
Piton si allontanò, lasciando Neville senza fiato per la paura.
"Aiutami!" gemette il ragazzo, rivolto a Hermione.
[CUT]
Ma in quel momento Piton disse:
"Ormai dovreste aver finito di mescolare gli ingredienti. Questa pozione ha bisogno di cuocere prima che sia possibile berla. Mettete via tutto mentre bolle e poi proveremo quella di Paciock..."
Tiger e Goyle scoppiarono a ridere alla vista di Neville che sudava mescolando febbrilmente la sua pozione. Hermione gli suggeriva cosa fare a mezza voce, cercando di non farsi vedere né sentire da Piton.
[CUT]
Ormai la lezione era quasi finita. Piton si avvicinò a Neville, rannicchiato accanto al suo paiolo.
"Tutti qui" ordinò Piton, con gli occhi neri che scintillavano, "e guardate che cosa succede al rospo di Paciock. Se è riuscito a preparare una Pozione Restringente, diventerà un girino. Se ha sbagliato, e non ho alcun dubbio in proposito, è probabile che il suo rospo finisca avvelenato".
I Grifondoro osservarono la scena intimoriti. I Serpeverde avevano l'aria eccitata. Piton prese il rospo e lo sistemò nella mano sinistra, immerse un cucchiaino nella pozione di Neville, che ora era verde, e ne fece colare alcune gocce nella gola di Oscar. Ci fu un attimo di silenzio, e Oscar deglutì. Poi si udì un piccolo pop, e Oscar il girino si contorse nella mano di Piton. I Grifondoro applaudirono. Piton, irritato, prese una bottiglietta dalla tasca del mantello e versò qualche goccia sul rospo, che ritornò della sua taglia adulta.
"Cinque punti in meno per i Grifondoro" disse Piton, cancellando in un attimo i sorrisi dalle facce dei ragazzi. "Ti avevo detto di non aiutarlo, signorina Granger... La lezione è finita".
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 107/109 – fornita da Ida59. LETTERA D



Piton prese a fare il giro della stanza, parlando a voce molto più bassa; i ragazzi tesero il collo per riuscire a vederlo.
« Le Arti Oscure» continuò, «sono molte, varie, mutevoli ed eterne. Combatterle è come combattere un mostro con molte teste, il quale ogni volta che una testa viene mozzata ne fa ricrescere una ancora più feroce e astuta. Voi combatterete ciò che è indeterminato, cangiante, indistruttibile ».
Harry fissò Piton. Una cosa era rispettare le Arti Oscure come un nemico pericoloso, un'altra parlarne con un'amorevole carezza nella voce, come stava facendo lui. O no?
«Le vostre difese» Piton alzò un po' la voce, «devono dunque essere flessibili e fantasiose quanto le Arti che cercate di neutralizzare.

CUT

(parla Harry riferendosi a Piton) “Ma l’avete sentito quando parlava delle Arti Oscure? Le adora! Tutta quella roba sull’indeterminato e indistruttibile… “
“Bè” rispose Hermione, “io ho pensato che assomigliava un po’ a te”.
“A me?”

“Sì, quando ci hai raccontato com’è stato affrontare Voldemort. Hai detto che non era solo imparare a memoria un mucchio di formule, hai detto che eri solo tu con il tuo cervello e la pancia… Bè, non è lo stesso che ha detto Piton? Che in fondo si tratta solo di essere coraggiosi e mentalmente pronti?”.
Harry Potter

Deduzioni accusa: 0 (Clicca qui per leggere le deduzioni) Deduzioni difesa: 1 (Clicca qui per leggere le deduzioni)
 
Prova #22 : Harry ed altri infrangono le regole - fornita da Aurora 92, Linda e altri (tratta da: "Harry Potter e la Camera dei Segreti" - pag: Cap. 10, pagg. 148 ed altre)

Si avvicinò alla cattedra, tenendo stretto in mano un pezzo di carta. Harry e Ron la seguirono.‘Ehm... professor Allock?’ balbettò Hermione. ‘Volevo... prendere questo libro dalla biblioteca. Solo per una lettura propedeutica’. Gli porse il pezzo di carta con la mano che le tremava leggermente.
‘Ma il fatto è che il libro si trova nel Reparto Proibito della biblioteca e quindi serve che un insegnante mi firmi l'autorizzazione... Sono sicura che mi aiuterà a capire quel che lei dice nel suo A spasso con gli spiriti a proposito dei veleni ad azione ritardata...’
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag.148 - Ufficio Gip - Gup S LETTERA A

‘Davvero lei non pensa che sia stato io, professore?’ ripeté Harry col cuore che gli si riapriva alla speranza, mentre Silente toglieva penne di galletto sparse dappertutto sulla scrivania.‘No, Harry, non lo penso’ disse Silente. Ma sul volto gli era riapparsa quell'espressione cupa. ‘Però voglio chiederti qualcosa’.Harry attese nervoso, mentre Silente lo squadrava, accostando le punte delle sue lunghe dita.'Devo chiederti, Harry, se c'è qualcosa di cui desideri parlarmi’disse con voce gentile. ‘Di qualsiasi cosa si tratti’.Harry non sapeva cosa dire. Pensò a Malfoy che aveva gridato: La prossima volta toccherà a voi, mezzosangue! e alla Pozione Polisucco che bolliva pian piano nel bagno di Mirtilla Malcontenta. Poi pensò alle due volte che aveva udito la voce disincarnata e ricordò le parole di Ron: "Udire voci che nessun altro sente non è un buon segno, neanche tra i maghi".Pensò anche a tutte le dicerie che giravano su di lui e alla sua crescente paura di avere in qualche modo a che fare con Salazar Serpeverde...‘No, professore’ disse. ‘Non ho niente da dire’.
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag 189 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA B

Harry continuava a scrutare l'affollato tavolo dei Grifondoro, chiedendosi se per caso il nuovo proprietario del diario di Riddle non si trovasse proprio di fronte a lui. Hermione aveva insistito perché denunciasse il furto, ma a lui l'idea non piaceva. Avrebbe dovuto raccontare tutto a un insegnante; ma quanti sapevano il motivo per cui Hagrid era stato espulso, cinquant'anni prima? Non voleva certo essere lui a riportare a galla quella storia.
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag 229 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA C

‘Ma la Mcgranitt ha detto che quando non siamo in classe dobbiamo restare nelle nostre torri...’‘Io dico’ fece Harry abbassando ancora di più la voce, ‘che è ora di ritirare fuori il vecchio mantello di mio padre’.Harry aveva ereditato una cosa sola da suo padre: un lungo e argenteo Mantello dell'Invisibilità. Per loro era l'unica possibilità di sgattaiolare fuori della scuola e andare da Hagrid senza che nessuno se ne accorgesse. Si coricarono alla solita ora, aspettarono che Neville, Dean e Seamus avessero finito di fare congetture sulla Camera dei Segreti e si fossero addormentati, quindi si alzarono, si rivestirono e si gettarono addosso il mantello.
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag 233 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA D

‘Grazie, Harry’ disse Allock affabilmente mentre aspettavano che passasse una lunga fila di Tassorosso. ‘Voglio dire, noi insegnanti abbiamo già abbastanza da fare senza dover accompagnare gli studenti in classe e montare la guardia tutta la notte’. ‘Giusto’ commentò Ron che stavolta aveva capito. ‘Perché non ci lascia qui, signore? Ci è rimasto un solo corridoio da percorrere’.‘Lo sai, Weasley? Credo proprio che farò così’ disse Allock. ‘Devo andare a preparare la mia prossima lezione’.E si allontanò in tutta fretta
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag 259 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA E

In quei giorni, dato che dalle sei di sera in poi gli studenti non potevano andare da nessun'altra parte, la sala comune dei Grifondoro era sempre molto affollata. E poi avevano molto di che parlare, con il risultato che spesso la sala non si svuotava fino a dopo mezzanotte.Harry andò a prendere il Mantello dell'Invisibilità nel suo baule e trascorse la serata seduto sopra, in attesa che tutti se ne andassero. Fred e George sfidarono Harry e Ron a qualche partita di Spara Schiocco e Ginny si sedette a guardarli, molto abbattuta, sulla sedia occupata di solito da Hermione. Harry e Ron cominciarono a perdere di proposito, cercando di finire rapidamente le partite, ma anche così quando Fred, George e Ginny si decisero ad andare a letto, la mezzanotte era passata da un pezzo.Prima di prendere il mantello, gettarselo addosso e passare nel buco del ritratto, Harry e Ron aspettarono di sentire chiudersi in lontananza le porte dei dormitori. Attraversare il castello evitando gli insegnanti di ronda, fu ancora una volta un'impresa ardua. Ma alla fine raggiunsero la Sala d'Ingresso, tirarono il chiavistello del portone di quercia, lo socchiusero e, cercando di evitare il minimo scricchiolio, sgattaiolarono fuori, sui campi illuminati dalla luna.
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag 243 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA F

Madama Bumb era china sul ragazzo, come lui con il viso sbiancato dalla paura. “Polso rotto”, la udì bofonchiare Harry. “Coraggio, mio caro … non è niente, alzati”. Poi si rivolse al resto della classe. “Nessuno si muova mentre io lo accompagno in infermeria. Lasciate le scope dove si trovano, o verrete espulsi da Hogwarts prima di avere il tempo di dire “a”. Andiamo, caro”.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.141 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA G

“Con te sono pronto a battermi in qualsiasi momento, da solo” disse Malfoy. “Se vuoi, anche stanotte. Un duello fra maghi. Soltanto bacchette …. niente contatto fisico… (considerate come integralmente riportato tutto il dialogo fra Malfoy, Harry, Ron ed Hermione sino a quanto riportato sotto,ndr)… Hermione lo ignorò e si rivolse ad Harry. Non ho potuto fare a meno di sentire quel che vi stavate dicendo con Malfoy…”. “E ti pareva?” bofonchiò Ron. “…e non dovete assolutamente andare in giro di notte per la scuola. Pensa ai punti che farete perdere ai grifondoro se vi beccano … e vi beccano di sicuro. E’ davvero egoista da parte vostra”. “E davvero non sono fatti tuoi” rimbecco Harry. “Ciao eh!” la salutò Ron.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.147 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA H

Doveva provarlo, e subito Scivolò dal letto e vi si avvolse dentro…..Con indosso il mantello, tutta Hogwarts gli si spalancava davanti. Si sentì invadere dall’eccitazione, mentre se ne stava lì, avvolto nel buoi e nel silenzio. Con quella protezione poteva andare dovunque senza che Gazza lo venisse a sapere…..Nella biblioteca era buio pesto e c’era un’atmosfera da brivido. … Il Reparto proibito era proprio in fondo alla biblioteca. Facendo molta attenzione e scavalcando il cordone che separava quei libri dal resto della biblioteca, Harry tenne alta la lampada per leggere i titoli.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.147 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA I

Nella confusione generale,Harry vide
Hermione sgattoiolare furtivamente fuori dall'aula.
Harry cercò di non scoppiare a ridere alla vista di Malfoy che si precipitava fuori con la testa che gli ciondolava in avanti sotto il peso di un naso diventato grande come un melone.

CUT

Harry vide Hermione tornare furtiva nell'aula: sotto gli abiti si intravedeva un grosso bozzo.
Da HP 2; pag. 169. Fornita da Aurora92. LETTERA L

"Che cosa ci faceva la tua testa a Hogsmeade, Potter?" disse Piton piano. "La tua testa non ha il permesso di andare a Hogsmeade.
Nessuna parte del tuo corpo ha il permesso di andare a Hogsmeade". "Lo so" disse Harry sforzandosi di non sembrare colpevole o spa

Deduzioni accusa: 1 (Clicca qui per leggere le deduzioni) Deduzioni difesa: 1 (Clicca qui per leggere le deduzioni)
 
Prova #11 : Piton cerca di mettere in difficolta harry ed altri - fornita da Alessandro, Sam Carter e altri (tratta da: "Harry Potter e la Pietra Filosofale e altro." - pag: 131/132 ed altre)

..."Siete qui per imparare la delicata scienza e l'arte esatta delle Pozioni" cominciò.
Le sue parole erano poco più di un sussurro, ma ai ragazzi non ne sfuggiva una: come la professoressa Mcgranitt, Piton aveva il dono di mantenere senza sforzo il silenzio in classe.
"Poiché qui non si agita insulsamente la bacchetta, molti di voi stenteranno a credere che si tratti di magia. Non mi aspetto che comprendiate a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane ammaliando la mente, stregando i sensi... Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte... sempre che non siate una manica di teste di legno, come in genere sono tutti gli allievi che mi toccano"
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.131/132 - A cura dell'Ufficio GIP - GUP (N) LETTERA A


“Per quanto alcuni alunni di questa classe siano senza dubbio deficienti,mi aspetto che strappiate un 'Accettabile' al vostro G.U.F.O., o incorrerete nel mio… disappunto". Il suo sguardo questa volta indugiò su Neville, che deglutì.
Libro 5 (Harry Potter e l'Ordine della Fenice); pag. 227 LETTERA B

Preside, mi permette una parola?’ La voce di Piton proveniva dall'angolo buio dove lui si trovava e i presentimenti di Harry si fecero ancor più cupi. Era sicuro che qualsiasi cosa avesse detto Piton non avrebbe certo giovato alla sua situazione.
‘Può darsi semplicemente che a Potter e ai suoi amici sia capitato di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato’ disse Piton con un sorriso che gli incurvava le labbra in una smorfia, come se dubitasse delle sue stesse parole. ‘Ma qui abbiamo una serie di circostanze sospette. Perché si trovavano nel corridoio del terzo piano? E perché non erano alla festa di Halloween?’
Harry, Ron e Hermione si lanciarono in una spiegazione circostanziata della Festa di Complemorte: "...c'erano centinaia di fantasmi; loro potranno dirvi che eravamo là..."
"Ma perché, dopo, non siete andati alla festa?" chiese Piton con gli occhi neri che brillavano alla luce delle candele. "Perché siete saliti fino a quel corridoio?"
Ron e Hermione guardarono Harry.
"Perché... perché..." cominciò lui con il cuore che gli martellava in petto; qualcosa gli diceva che se avesse raccontato che aveva seguito una voce disincarnata che soltanto lui aveva udito sarebbe parsa una spiegazione molto stiracchiata. "Perché eravamo stanchi e volevamo andare a letto" disse.
"Senza cena?" chiese Piton, e un sorriso trionfante gli guizzò sul volto ossuto. "Non sapevo che, alle loro feste, i fantasmi offrissero cibo commestibile per i vivi".
"Non avevamo fame" spiegò Ron, con lo stomaco che brontolava.
Sul volto di Piton il sorriso malevolo si fece ancora più largo.
"Preside, secondo me Potter non sta dicendo tutta la verità" disse.
"Sarebbe bene che egli venisse privato di certi privilegi fino a che non si decide a vuotare il sacco. Personalmente, ritengo che fintanto che non si sente disposto a essere sincero dovrebbe essere espulso dalla squadra di Quidditch di Grifondoro"….
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag.131/132 - Ufficio Gip-Gup S LETTERA C

Appena arrivato, durante il banchetto inaugurale, Harry aveva avuto l’impressione di non stare simpatico al Professor Piton. Alla fine della prima lezione, seppe che si era sbagliato. Non è che lo trovasse antipatico …. lo odiava.
…….. Come Vitious, anche Piton iniziò la lezione prendendo il registro, e sempre come Vitious, giunto al nome di harry si fermò. “Ah, vedo” disse con voce melliflua, “Harry Potter. La nostra nuova …. celebrità”.
….”Potter” disse Piton tutto d’un tratto. “Che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso di artemisia?” Radice in polvere di che cosa, in un infuso di che cosa? Harry lanciò un’occhiata a Ron, che appariva altrettanto sconcertato;..
…”Proviamo ancora. Potter, dove guarderesti se ti dicessi di trovarmi una pietra bezoar?”…Harry non aveva la più pallida idea di che cosa fosse un bezoar. “Non lo so, signore” .
…”E … Potter, qual è la differenza tra l’Aconitum napellus e l’Aconitum lycoctonum?”. “Non lo so” disse Harry tranquillamente. “Ma penso che Hermione lo sappia. Perché non prova a chiederlo a lei?”. Alcuni risero; Harry colse lo sguardo di Seamus e Seamus ammiccò. Ma Piton non lo trovò affatto divertente. “Sta seduta!” Ordinò secco ad Hermione. “Per tua norma e regola, Potter, asfodelo e artemisia insieme fanno una pozione soporifera talmente potente da andare sotto il nome di Distillato della Morte Vivente. Un Bezoar è una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da molti veleni. Per quanto riguarda l’Aconitum napellus e l’Aconitum lycoctonum, sono la stessa pianta, nota anche con il semplice nome di aconito. Be’? Perché non prendete appunti”Ci fu un improvviso rovistare in cerca di penne e pergamene. Sovrastando il rumore, Piton disse: “Ed al dormitorio di Grifondoro verrà tolto un punto per la tua faccia tosta, Potter”.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.131 - Ufficio Gip Gup S< LETTERA D

La vigilia della prima partita di Harry, si trovavano tutti e tre fuori dal cortile gelido, durante la ricreazione, e lei aveva fatto apparire per incanto un fuoco di un azzurro splendente, che si poteva trasportare tenendolo in un barattolo della marmellata. Ci si stavano scaldando tutti e tre la schiena, quando Piton attraversò il cortile. Harry notò immediatamente che zoppicava. I tre ragazzi si strinsero intorno al fuoco per impedirne la vista; erano sicuri che fosse proibito. Purtroppo, l’espressione colpevole che portavano dipinta in faccia attirò l’attenzione di Piton. Il professore venne avanti. Non aveva notato il fuoco, ma sembrava che stesse cercando un pretesto per rimproverarli. “Che cosa nascondi là dietro, Potter?” Era il volume Il Quidditch attraverso i secoli. Harry glielo mostrò. “E’ proibito portare fuori dagli edifici scolastici i libri della biblioteca” disse Piton. “Dammelo. Cinque punti in meno per i Grifondoro.”. Questa regola se l’è inventata” borbottò Harry risentito mentre Piton si allontanava zoppicando. “Mi chiedo cosa si è fatto alla gamba”. “Non lo so, ma spero che gli faccia molto male” commentò Ron amareggiato.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag. 174 - Ufficio Gip Gup S LETTERA E

"Cinquanta punti in meno per Grifondoro grazie al tuo ritardo, direi" cominciò Piton. "E, fammi pensare, altri venti per il tuo abbigliamento Babbano. Sai, non credo che nessuna Casa abbia mai avuto un punteggio tanto negativo in così poco tempo: non siamo arrivati ancora al dolce. Forse hai stabilito un record, Potter".
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 152 – Fornita da Alessandro LETTERA F

Harry rimase ancora in silenzio, anche se sentiva il petto scoppiargli. Sapeva che Piton era venuto a prenderlo per questo, per i pochi minuti in cui avrebbe potuto torturarlo e tormentarlo senza che nessun altro lo sentisse.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 153 – Fornita da sam carter LETTERA G

"Signore" disse Hermione, con la mano ancora a mezz'aria, "Il Lupo Mannaro è diverso da un vero lupo per molti dettagli. Il muso del Lupo Mannaro... "
"E' la seconda volta che parli non richiesta, signorina Granger" disse tranquillamente Piton. "Altri cinque punti in meno ai Grifondoro, per essere una insopportabile sotutto".
Da HP3; pag. 146. Inserita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA H
Deduzioni accusa: 1 (Clicca qui per leggere le deduzioni) Deduzioni difesa: 1 (Clicca qui per leggere le deduzioni)
 
Prova #7 : Piton maltratta neville - fornita da Stella e altri (tratta da: "Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban " - pag: 107/109 ed altre)

…Qualche paiolo più in là, Neville era nei guai. Le lezioni di Pozioni gettavano sempre Neville nel panico; era la materia in cui andava peggio, e il terrore che gli incuteva il professor Piton non faceva che peggiorare le cose. La sua pozione, che sarebbe dovuta essere di uno splendente verde acido, era diventata...
"Arancione, Paciock" disse Piton, pescandone un po' con il mestolo e facendola colare di nuovo nel calderone, in modo che tutti vedessero. "Arancione. Dimmi, ragazzo, non ti entra proprio niente in quel testone? Non mi hai sentito quando ho detto che bastava una sola milza di gatto? Non ho detto che bastava una spruzzata di succo di sanguisuga? Che cosa devo fare perché tu capisca, Paciock?"
Neville era rosso e tremava tutto. Sembrava sul punto di piangere."La prego, professore" disse Hermione, "per favore, mi permetta di aiutare Neville a sistemare le cose..."
"Non ricordo di averti chiesto di esibirti, signorina Granger" disse Piton gelido, e Hermione diventò rossa come Neville. "Paciock, alla fine della lezione daremo un po' della pozione al tuo rospo e staremo a vedere che cosa succede. Forse così imparerai a fare le cose per bene".
Piton si allontanò, lasciando Neville senza fiato per la paura.

"Aiutami!" gemette il ragazzo, rivolto a Hermione.
[CUT]
"Cosa diavolo stai dicendo?" esclamò Harry rabbiosamente.
Ma in quel momento Piton disse:
"Ormai dovreste aver finito di mescolare gli ingredienti. Questa pozione ha bisogno di cuocere prima che sia possibile berla. Mettete via tutto mentre bolle e poi proveremo quella di Paciock..."
Tiger e Goyle scoppiarono a ridere alla vista di Neville che sudava mescolando febbrilmente la sua pozione. Hermione gli suggeriva cosa fare a mezza voce, cercando di non farsi vedere né sentire da Piton.
Harry e Ron riposero gli ingredienti inutilizzati e andarono a lavare mani e mestoli nell'acquaio di pietra, nell'angolo.
"Che cosa voleva dire Malfoy?" mormorò Harry a Ron, ficcando le mani sotto il getto ghiacciato che sprizzava da una bocca di gargoyle. "Perché dovrei vendicarmi di Black? Non mi ha fatto niente, non ancora".
"Si sta inventando tutto" disse Ron furibondo. "Sta cercando di farti fare qualcosa di stupido..."
Ormai la lezione era quasi finita. Piton si avvicinò a Neville, rannicchiato accanto al suo paiolo.
"Tutti qui" ordinò Piton, con gli occhi neri che scintillavano, "e guardate che cosa succede al rospo di Paciock. Se è riuscito a preparare una Pozione Restringente, diventerà un girino. Se ha sbagliato, e non ho alcun dubbio in proposito, è probabile che il suo rospo finisca avvelenato".
I Grifondoro osservarono la scena intimoriti. I Serpeverde avevano l'aria eccitata. Piton prese il rospo e lo sistemò nella mano sinistra, immerse un cucchiaino nella pozione di Neville, che ora era verde, e ne fece colare alcune gocce nella gola di Trevor. Ci fu un attimo di silenzio, e Trevor deglutì. Poi si udì un piccolo pop, e Trevor il girino si contorse nella mano di Piton. I Grifondoro applaudirono. Piton, irritato, prese una bottiglietta dalla tasca del mantello e versò qualche goccia sul rospo, che ritornò della sua taglia adulta.
"Cinque punti in meno per i Grifondoro" disse Piton, cancellando in un attimo i sorrisi dalle facce dei ragazzi. "Ti avevo detto di non aiutarlo, signorina Granger... La lezione è finita".
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 107/109 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA A

I due giorni successivi trascorsero senza gravi incidenti, a parte il fatto che Neville fuse il suo sesto calderone a Pozioni. Il professor Piton, che nel corso dell'estate sembrava aver raggiunto
nuove vette di perfidia, lo punì costringendolo a sventrare un intero barile di rospi cornuti, e Neville tornò in uno stato di collasso nervoso….
Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag 182 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA B

"L'incantesimo per respingere un Molliccio" continuò Lupin, "è semplice, ma richiede una grande forza mentale. Sapete, ciò che sconfigge un Molliccio sono le risate. Quello che dovete fare è
costringerlo ad assumere una forma che trovate divertente. Ora proveremo l'incantesimo senza le bacchette magiche. Dopo di me, prego... Riddikulus!"
"Riddikulus!" ripeterono tutti in coro.
"Bene" disse il professor Lupin. "Molto bene. Questo però era il meno, temo. Vedete, la parola da sola non basta. Ed è qui che entri in campo tu, Neville".
L'armadio tremò di nuovo, anche se non tanto quanto Neville, che avanzò con l'aria di un condannato a morte.
"Bene, Neville" disse il professor Lupin. "Innanzitutto: qual è la cosa che ti fa `più paura al mondo?"
Le labbra di Neville si mossero, ma non ne uscì nulla.
"Scusa, Neville, non ho capito" disse il professor Lupin incoraggiante.
Neville si guardò intorno terrorizzato, come per chiedere aiuto, poi mormorò, poco più che in un sussurro:
"Il professor Piton".
Quasi tutti risero. Anche Neville sorrise a mo' di scusa. Il professor Lupin, invece, parve impensierito.
"Il professor Piton... mmm... Neville, tu vivi con la nonna, vero?"
[CUT]
"Quando il Molliccio uscirà dall'armadio, Neville, e ti vedrà, assumerà l'aspetto del professor Piton" disse Lupin. "E tu alzerai la bacchetta, così, griderai Riddikulus e ti concentrerai al massimo sugli abiti di tua nonna. Se tutto va bene, ci ritroveremo davanti il professor Molliccio Piton con tanto di cappello, avvoltoio, vestito verde e borsa grande rossa".
Tutti scoppiarono a ridere. L'armadio si agitò ancora più violentemente.
[CUT]
Si ritrassero tutti lungo le pareti, lasciando Neville solo di fronte all'armadio. Era pallido e spaventato, ma si era rimboccato le maniche del mantello e teneva pronta la bacchetta magica.
"Al tre, Neville" disse il professor Lupin, puntando la bacchetta verso la maniglia dell'armadio. "Uno... due... tre... Ora!"
Un getto di scintille sprizzò dalla punta della bacchetta di Lupin e colpì la maniglia. L'armadio si spalancò. Ne uscì il professor Piton, arcigno e minaccioso, gli occhi che lampeggiavano, puntati su Neville. Neville arretrò, la bacchetta levata, cercando invano di parlare. Piton si stava curvando su di lui, s'insinuava nei suoi abiti.
"R... r... riddikulus!" strillò Neville.
Si udì come uno schiocco di frusta. Piton barcollò; ora indossava un lungo abito orlato di pizzo, in testa aveva un alto cappello con sopra un avvoltoio mangiato dalle tarme, e agitava una grossa borsa scarlatta. I ragazzi scoppiarono a ridere; il Molliccio si fermò, confuso, e il professor Lupin urlò:
"Calì! Tocca a te!"…
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag.113/116 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA C

Si alzò e si allontanò, con il manto nero che fluttuava alle sue spalle. Giunto sulla soglia, si voltò e disse: "Forse nessuno ti ha avvertito, Lupin, ma in questa classe c'è Neville Paciock. Ti consiglio di non affidargli compiti troppo difficili. A meno che la signorina Granger non gli borbotti suggerimenti nell'orecchio".
Neville si fece paonazzo. Harry fissò Piton: era già abbastanza spiacevole che maltrattasse Neville durante le sue ore, figuriamoci davanti agli altri insegnanti.
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 112 – Fornito da Stella LETTERA D
Deduzioni accusa: 5 (Clicca qui per leggere le deduzioni) Deduzioni difesa: 3 (Clicca qui per leggere le deduzioni)
 
Prova #6 : Piton maltratta harry - fornita da Elaine marley e altri (tratta da: "Harry Potter e il Calice di Fuoco" - pag: 439/441 ed altre)

‘Tutta questa attenzione da parte della stampa sembra averti montato quella testa che peraltro avevi già piena di arie, Potter disse Piton piano, quando il resto della classe si fu rimesso al lavoro.
Harry non ribatté. Sapeva che Piton stava cercando di provocarlo; l'aveva già fatto in passato. Senza dubbio sperava di trovare un'altra scusa per togliere una bella cinquantina di punti a Grifondoro prima della fine della lezione.
‘Può anche darsi che tu continui a coltivare l'illusione di aver catturato l'interesse di tutto quanto il mondo della magia continuò Piton, così piano che nessun altro poteva sentirlo (Harry continuò a pestare i suoi scarabei, anche se li aveva già ridotti a una polverina finissima), ‘ma a me non importa quante volte la tua foto compare sui giornali. Per me, Potter, non sei altro che un ragazzino odioso che si considera al di sopra delle regole.
Harry versò gli scarabei polverizzati nel calderone e prese a tagliuzzare le radici di zenzero. Gli tremavano le mani per la rabbia, ma tenne gli occhi bassi, fingendo di non sentire.
‘Quindi ti avverto, Potter riprese Piton, con voce più suadente e minacciosa, ‘fama e gloria o no... se ti sorprendo un'altra volta a entrare nel mio ufficio...’
‘Non mi sono nemmeno avvicinato al suo ufficio!’ disse Harry rabbioso, dimenticando la pretesa sordità.
‘Non mentire’ sibilò Piton, gli impenetrabili occhi neri che perforavano quelli di Harry. ‘La pelle di Girilacco. L'Algabranchia. Vengono tutte e due dalle mie scorte personali, e io so chi le ha rubate.
Harry fissò Piton di rimando, deciso a non batter ciglio né ad assumere un'aria colpevole. In verità non aveva rubato nessuna di quelle due cose. Hermione aveva preso la pelle di Girilacco quando
facevano il secondo anno - serviva loro per preparare la Pozione Polisucco - e mentre all'epoca Piton aveva sospettato di Harry, non era mai stato in grado di dimostrarlo. E l'Algabranchia naturalmente l'aveva rubata Dobby.
‘Non so di cosa sta parlando mentì freddamente.
‘Non eri nel tuo letto la notte che il mio ufficio è stato violato!’ sibilò Piton. ‘Lo so, Potter! Ora, Malocchio Moody può anche essersi unito al tuo fan club, ma io non ho intenzione di tollerare il tuo
comportamento! Un'altra passeggiatina notturna nel mio ufficio, Potter, e la pagherai!’
‘Va bene disse Harry in tono sostenuto, tornando a occuparsi delle sue radici di zenzero, ‘me lo ricorderò se mai mi verrà voglia di entrarci.
Gli occhi di Piton lampeggiarono. Infilò una mano nella veste nera. Per un folle istante, Harry credette che Piton stesse per estrarre la bacchetta e scagliargli contro una maledizione: poi si accorse che aveva preso una bottiglietta di cristallo piena di un liquido completamente trasparente. Harry la guardò incuriosito.
‘Lo sai che cos'è questa, Potter?’ disse Piton, gli occhi accesi di nuovo da un luccichio pericoloso.
‘No’ rispose Harry, questa volta con assoluta sincerità.
‘E' Veritaserum: una Pozione della Verità così potente che solo tre gocce ti costringerebbero a rivelare i tuoi più intimi segreti davanti a tutta la classe disse Piton in tono maligno. ‘Ora, l'uso di questa pozione è regolato da severissime disposizioni del Ministero. Ma se non stai attento a quello che fai, può anche darsi che la mia mano scivoli e scosse leggermente la bottiglietta di cristallo ‘proprio sopra il tuo succo di zucca serale. E allora, Potter... allora scopriremo se sei stato nel mio ufficio o no’.
Harry non disse nulla. Tornò a guardare le sue radici di zenzero, brandì il coltello e cominciò ad affettarle di nuovo. Non gli piaceva affatto quella storia della Pozione della Verità, e non escludeva che Piton potesse propinargliene un po'. Represse un brivido al pensiero di ciò che sarebbe potuto uscire dalla sua bocca in quel caso...

(Questa prova è presente anche nell'imputazione 2, ma per motivi differenti)
Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag.439/441 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA A

Harry non scoprì mai se James avesse davvero tolto le mutande a Piton, perché una mano gli serrò il braccio come una morsa. Si voltò di scatto per vedere chi lo avesse afferrato e scorse con un brivido di terrore un Piton adulto, pallido di rabbia.
"Ti stai divertendo?"
Si sentì sollevare e la giornata estiva svanì; fluttuava verso l'alto attraverso una tenebra gelida, la mano di Piton sempre stretta attorno al braccio. Poi, con la sensazione di aver fatto una capriola a mezz'aria, atterrò in piedi sul pavimento di pietra del sotterraneo accanto al Pensatoio, nel cupo ufficio dell'attuale insegnante di Pozioni.
"Allora," ripetè Piton, stringendogli il braccio con tanta forza da fermargli la circolazione. "Allora . ti stavi divertendo, Potter?"
"N-no" disse Harry, tentando di liberarsi.
Era uno spettacolo spaventoso: Piton era pallidissimo, le labbra tremanti ritratte sui denti.
"Un uomo spiritoso, tuo padre, vero?" ringhiò, scrollandolo così forte da fargli scivolare gli occhiali sul naso.
"Io. non. "
Piton lo scagliò lontano con tanta violenza che Harry ruzzolò sui lastroni di pietra. "Non ripeterai mai a nessuno quello che hai visto!" ululò.
"No" balbettò Harry, rimettendosi in piedi e tenendosi più lontano possibile da lui. "No, certo che no. "
"Fuori! Fuori di qui! Non voglio vederti mai più qui dentro!"
Mentre Harry filava verso l'uscita, un vaso di scarafaggi morti esplose sopra la sua testa. Spalancò la porta e fuggì in corridoio, senza fermarsi finché non ebbe messo tre piani fra sé e Piton. Soltanto allora si appoggiò ansante alla parete, massaggiandosi il braccio indolenzito.
Non aveva voglia di tornare così presto nella Torre di Grifondoro, né di raccontare a Ron e Hermione quello che aveva appena scoperto. Perché a riempirlo d'orrore e infelicità non era l'essere stato rimproverato o l'avergli scagliato contro un vaso (questa è la traduzione corretta che corrisponde all'inglese: was not being shouted at or having jars thrown at him. Nel libro italiano è stata erroneamente tradotta con: ... non era stata la reazione rabbiosa di Piton. , omettendo completamente il riferimento al vaso) ma il fatto che lui, Harry, sapeva fin troppo bene che cosa si prova a essere umiliati davanti a tutti e perciò che cosa aveva provato Piton, Mentre James si faceva beffe di lui. E a ferirlo era anche il fatto che, a giudicare da quanto aveva appena visto, suo padre era davvero un presuntuoso arrogante, proprio come Piton gli aveva sempre detto.
Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag. 607/608 – A cura dell'Ufficio GIP-GUP (I) LETTERA B

Piton li divise in coppie e li mise a fabbricare una semplice pozione per curare i foruncoli.Intanto,
[CUT]
si aggirava di qua e di là per la classe,
[CUT]
muovando critiche a tutti tranne che a Malfoy, che sembrava stargli simpatico.
[CUT]
Non si sa come Neville era riuscito a fondere il calderone di Seamus
[CUT]
poi si girò verso Harry e Ron, che avevano lavorato accanto a Neville.
"E tu Potter... perchè non gli hai detto di non aggiungere gli aculei? Pensavi che se lui sbagliava ti saresti messo in luce, non è vero? E questo è un altro punto in meno per i Grifondoro"
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag. 134 – Fornita da Elaine Marley LETTERA C
Deduzioni accusa: 8 (Clicca qui per leggere le deduzioni) Deduzioni difesa: 12 (Clicca qui per leggere le deduzioni)
 
Prova #5 : Harry ed altri sono irrispettosi/prevenuti verso piton - fornita da Aurora92, Linda e altri (tratta da: "Harry Potter e il Calice di Fuoco e altro." - pag: 258/259 ed altre)

"Ricordi che stiamo praticando incantesimi non verbali, Potter?
"Si " rispose Harry, rigido
"Si, signore".
"Non c'è bisogno di chiamarmi signore, professore".
Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag 170 fornita da Aurora92 LETTERA A


Harry rimase a sedere con gli occhi fissi su Piton mentre la lezione cominciava, immaginandolo vittima delle cose più orribili. Se solo avesse saputo come scagliare la Maledizione Cruciatus... avrebbe avuto Piton lì disteso sulla schiena come quel ragno, a strillare e contorcersi...
‘Antidoti!’ annunciò Piton, volgendo intorno lo sguardo, i freddi occhi neri che brillavano di una luce sgradevole. ‘Dovreste aver tutti preparato le vostre pozioni, adesso. Voglio che le facciate distillare con cura, e poi sceglieremo qualcuno su cui sperimentarne una...’
Gli occhi di Piton incontrarono quelli di Harry, e Harry seppe che cosa si preparava. Piton aveva intenzione di avvelenare proprio lui. Immaginò di prendere il calderone, scagliarsi in avanti e rovesciarlo sulla testa unta di Piton...
Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag.258/259 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA B


Purtroppo la pozione era pronta solo per metà. Mancavano ancora il corno di Bicorno e la pelle di Girilacco, e l'unico posto dove reperirli era la dispensa privata di Piton. Personalmente, Harry avrebbe preferito affrontare il leggendario mostro di Serpeverde piuttosto che essere scoperto da Piton a rubare nel suo ufficio.
‘Quel che ci serve’ disse Hermione animatamente mentre si avvicinava la doppia lezione di Pozioni del giovedì pomeriggio, ‘è distrarlo. A quel punto, uno di noi sgattaiola nel suo ufficio e prende gli ingredienti’.
[CUT]
Harry scomparve rapidamente dietro al suo calderone, tirò fuori dalla tasca uno dei fuochi d'artificio Filibuster di Fred e lo colpì leggermente con la bacchetta magica. Quello cominciò a sibilare e a crepitare. Ben sapendo di avere soltanto pochi secondi, Harry si raddrizzò in piedi, si fece coraggio, lo lanciò in aria, e quello andò a infilarsi dritto dritto nel calderone di Goyle.
[CUT]
‘Piton non può dimostrare che sei stato tu’ Ron rassicurò Harry. ‘Che cosa può fare?’
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag. 169/170 – A cura di Ufficio Gip-Gup S LETTERA C


Aspetta un po'...’ mormorò Harry a Ron. ‘C'è una sedia vuota, al tavolo degli insegnanti... Dov'è Piton?’Il professor Severus Piton era l'insegnante meno simpatico a Harry. E si dava il caso che Harry fosse lo studente meno simpatico a Piton. Crudele, sarcastico e sgradito a tutti, tranne agli studenti della sua Casa (Serpeverde), Piton insegnava Pozioni.‘Forse è malato!’ disse Ron tutto speranzoso.‘Forse se n'è andato’ disse Harry, ‘perché ancora una volta non è stato nominato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure’.‘O magari è stato licenziato!’ suggerì Ron con entusiasmo. ‘Voglio dire, tutti lo detestano...’‘O forse’ disse una voce glaciale alle loro spalle, ‘sta aspettando di sapere perché voi due non siete arrivati con il treno della scuola’.
Harry Potter e la Camera dei Segreti, pag. 72/76 - A cura di Ufficio Gip-Gup S LETTERA D


Il prof. Raptor, con il suo assurdo turbante, parlava con un altro insegnante dai capelli neri ed untuosi, il naso adunco e la pelle giallastra. Accadde all’improvviso. L’insegnante dal naso adunco guardò dritto negli occhi di Harry, oltre il turbante di Raptor, ed un dolore acuto attraversò la cicatrice sulla fronte del ragazzo. “Ah!”, esclamò Harry, passandosi una mano sulla fronte. “Che cosa c’è?” chiese Percy. “N-niente”. Il dolore era svanito così come era venuto. Più difficile da scuotersi di dosso fu la sensazione che Harry aveva provato per via dello sguardo dell’insegnante …. la sensazione di non essergli affatto simpatico.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag. 122 - A cura di Ufficio Gip-Gup S LETTERA E


(Harry, ndr) “Sapete che cosa significa questo? Il giorno di Halloween, Piton ha cercato di eludere la sorveglianza del cane a tre teste! Ecco dove sta andando quando lo abbiamo visto … sta cercando di impadronirsi della cosa a cui il cane fa la guardia! E sono pronto a scommettere il mio manico di scopa che è stato lui a far entrare il mostro, per creare un diversivo!”. Hermione lo ascoltava con gli occhi sbarrati” No … non lo farebbe mai” disse. “Lo so, non è molto simpatico, ma non cercherebbe mai di rubare qualcosa che Silente tiene sotto stretta sorveglianza”. “Ma senti un po’, Hermione, credi davvero che tutti gli insegnanti siano dei santi, o roba del genere?” rimbeccò Ron. “Io sono d’accordo con Harry. Penso che Piton sia capace di tutto. Ma che cosa sta cercando? E a che cosa fa la guardia quel cane?”
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag. 175/176 - A cura di Ufficio Gip-Gup S LETTERA F


“Lo sapevo!” ansimò Hermione. “Piton …guarda!”. Ron afferrò il binocolo. Piton Stava sulla gradinata dirimpetto alla loro. Teneva gli occhi fissi su Harry e mormorava qualcosa sottovoce. “Sta combinandone qualcuna delle sue … sta facendo il malocchio alla scopa” disse Hermione. “Ed ora che facciamo?”. “Lascia fare a me.”.
…..”dai Hermione, sbrigati” mormorava Ron disperato. Hermione si era fatta largo tra gli spettatori per raggiungere il palco dove si trovava Piton ed ora stava correndo lungo la fila di sedili alle spalle di lui; non si fermò neanche per chiedere scusa al professor Raptor quando lo urtò facendolo cadere a faccia avanti. Una volta raggiunto Piton, si accucciò, tirò fuori la bacchetta magica e bisbigliò alcune parole scelte con cura. Dalla bacchetta sprizzarono delle fiamme blu che andarono a colpire l’orlo dell’abito di Piton. Ci vollero trenta secondi perché Piton si rendesse conto di aver preso fuoco (ammissione cap. 16, pag. 263, ndr).
…(nella capanna di Hagrid,ndr) “E’ stato Piton” spiegava Ron. “hermione ed io lo abbiamo visto; stava lanciando una maledizione sulla tua scopa, borbottava e non ti levava gli occhi di dosso”. “Stupidate”, disse Hagrid. “E perché mai Piton doveva fare una cosa del genere?”. Harry, Ron ed Hermione si guardarono l’un l’altro, chiedendogli che cosa dovessero dirgli. Harry decise per la verità. “Ho scoperto qualcosa sul suo conto” disse ad Hagrid. “Il giorno di Halloween, ha cercato di eludere la guardia del cane a tre teste. E quello lo ha morso. Crediamo che volesse rubare quello che il cane sorveglia, qualunque cosa sia.
…”Ma Piton sta cercando di rubarlo!” “Stupidate” tornò a ripetere Hagrid”. Piton è un insegnante di Hogworts, vuoi che faccia una cosa del genere?” E allora perché poco fa cercava di ammazzare Harry?” gridò Hermione. “Senti un po’ Hagrid, io lo capisco quando qualcuno sta facendo il malocchio; ho letto tutto sull’argomento! Bisogna mantenere il contatto visivo, e Piton non batteva neanche le palpebre. L’ho visto benissimo!”. “Ed io vi dico che prendete un granchio” disse Hagrid accalorandosi. Non so perché la scopa di Harry si è comportata in quella maniera, ma Piton non cercherebbe mai di ammazzare uno studente” Ed ora statemi bene a sentire tutti e tre: vi state immischiando in cose che non vi riguardano. E’ pericoloso”.
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.182/183 - A cura di Ufficio Gip-Gup S LETTERA G


Era vero che da quando Hagrid se l’era fatto sfuggire di bocca, avevano sfogliato i libri in cerca di quel nome, perché in quale altro modo avrebbero potuto scoprire che cosa stava cercando di rubare Piton?
Harry Potter e la Pietra Filosofale, pag.188 - A cura di Ufficio Gip-Gup S LETTERA H


“Ma volete piantarla di fare confusione?” strillò. “Questo è precisamente il genere di sciocchezza che ci farà perdere la partita! Stavolta, l’arbitro è Piton, che

Deduzioni accusa: 1 (Clicca qui per leggere le deduzioni) Deduzioni difesa: 8 (Clicca qui per leggere le deduzioni)